Un mollusco dai tanti nomi: viene chiamato lepre o monaca di mare, così come ballerina spagnola. È un animale misterioso, non così conosciuto e un tempo ritenuto velenoso. Si diceva che facesse cadere i capelli solo toccandolo.
Il nome è di certo peculiare, e attira l’attenzione di appassionati o semplici curiosi di biologia, nello specifico di creature subacquee. La lepre di mare è un mollusco gasteropode, della grandezza massima di 30 centimetri, dotato di un guscio trasparente e fragilissimo. All'occhio sembra quasi un grosso lumacone subacqueo, ma all'aspetto non proprio affascinante abbina una particolare capacità di movimento in mare.
Si tratta di un esemplare poco noto al grande pubblico, chiamato anche monaca di mare o ballerina spagnola (nome scientifico Aplysia depilans). Cosa la rende così speciale? È caratterizzata da una particolare abilità legata al suo modo di muoversi. Più che nuotare sembra infatti volare nell’acqua, grazie all’utilizzo di due pinne simili a delle ali che con eleganza agita fluttuando nel grande blu.
Esemplari si ritrovano nelle zone più ricche di vegetazione del Mediterraneo così come dell’oceano Atlantico, di cui è originaria. È più solito trovarle attaccate alle rocce dove, brucando i fondali, si cibano soprattutto di alghe verdi e di altra flora marina.
Si tratta di fatto di una specie aliena dei nostri mari: così come il granchio blu, arrivato da noi dalle acque tropicali a largo di Cuba e Messico, la ballerina spagnola ha volteggiato nel mare giungendo dall’oceano a ridosso delle coste mediterranee. La prima segnalazione legata al suo avvistamento risale al 2003, nei pressi di Lampedusa.
Si tratta, quando lavorata in modo corretto, di una specie commestibile, per quanto in antichità si credesse come la lepre di mare fosse pericolosa per l’uomo. Circolava una diceria, di fatto una fake news ante litteram, secondo la quale chiunque toccasse questo mollusco avrebbe poi perso peli e capelli (da qui il depylans nel suo nome scientifico).
La convinzione derivava dalla capacità dell'animale di sprigionare una sostanza tossica in situazioni di pericolo, con la quale allontana i predatori pronti a mangiarla. Se trattata adeguatamente, come detto, anche questo mollusco può essere utilizzato tra i fornelli, soprattutto come base per condimenti di pasta una volta spurgato del loro inchiostro tossico. Una ricetta? Delle gustose pappardelle con polpa di lepre di mare e pomodorini.