Impasto semplice e non lievitato, farcitura che può essere ugualmente salata o dolce, e tante varietà diverse: è la coca, la pizza tipica della Spagna. È una specialità amatissima da gustare tutti i giorni, o in versioni particolari dedicate a occasioni di festa.
La pizza è il vanto dell’Italia, e su questo possiamo dirci tutti d’accordo. Ma questo non vuol dire che nessun altro Paese possa aver sviluppato la sua personale versione della specialità nostrana, e così troviamo per esempio la croccante flammkuchen dell’Alsazia o la corposa dip dish pizza diventata una specialità di Chicago.
In Spagna la versione locale di pizza si chiama coca, e no, non c’entra niente con la famosa bevanda: è una specialità diffusa soprattutto in Catalogna (ma si trova anche a Valencia, sulle isole Baleari e ad Andorra) simile alla nostra pizza ma non lievitata, e farcita con ingredienti sia dolci sia salati.
Secondo alcune teorie deve il suo nome al termine olandese kok come probabile eredità dei tempi dell’Impero carolingio, mentre secondo altre teorie il nome viene dal latino coquere, cuocere. Quel che è certo è che oggi la coca è molto diffusa, sia come specialità da gustare tutti i giorni sia da scoprire in varianti particolari proposte in occasioni di festività specifiche.
Colorata e gustosa, la coca è la versione spagnola della pizza italiana. Si tratta di una particolare ricetta diffusa soprattutto in Catalogna che prevede un impasto che non viene lasciato lievitare, una consistenza friabile grazie all’ampio impiego di grasso e olio e una farcitura varia e fantasiosa.
La coca è un prodotto da forno che generalmente si consuma freddo, e che nella sua versione salata viene servito tagliata a tocchetti o a spicchi come tapas negli aperitivi, oppure consumata come street food. Per quanto riguarda i condimenti, ce ne sono di ogni tipo: la coca più diffusa è quella con il pisto spagnolo, una sorta di ratatouille con zucchine, cipolle, peperoni, melanzane e tante erbe aromatiche.
Se vi trovate in Catalogna, però, non dimenticate di assaggiare le due versioni locali molto speciali: la coca de recapte, condita con verdure, di solito grigliate, e acciughe, e la coca de xulla, arricchita da vari tipi di carne come salsiccia, chorizo e pancetta.
Nella sua variante dolce, invece, la coca è meno sottile e più morbida perché al posto del sale nell’impasto si utilizza lo zucchero; a volte si usa anche un bicchiere di liquore aromatico, come fanno per esempio ad Andorra per la coca massegada.
Anche la guarnizione della coca dolce è molto varia e fantasiosa: spesso si usano persino tocchetti di frutta candita per creare dei veri e propri disegni sopra la pizza dolce; molto usati anche i pinoli (ma in generale tutta la frutta secca), marzapane, scorza di agrumi, zuccherini e crema.
Non solo street food o snack da aperitivo: la coca, soprattutto in Catalogna, è diventata un piatto tradizionale di tante festività. E non solo, per ogni celebrazione esiste una variante di coca diversa.
Nel periodo di carnevale, per esempio, si mangia la coca de llardons cosparsa con tocchetti di carne di maiale e pinoli, mentre nelle feste pasquali si prepara la mona de Pascua, una coca tipica della Settimana Santa che ha un impasto dolce ma viene guarnite con uova intere.
Una delle coca più famose delle festività è la coca de Sant Joan, preparazione tipica di una delle celebrazioni più amate della Catalogna, la festa di San Giovanni che coincide con l’inizio dell’estate. Tra scoppi di petardi e accensione di falò si prepara l’impasto del dolce: è aromatizzato con scorza di limone e ricoperto di uno strato di frutta candita in superficie e, in alcuni casi, anche da uno strato di marzapane.
Non solo in Catalogna, però: nelle isole Baleari, per esempio, c'è una variante chiamata coca de trampò, considerata una pizza estiva proprio per le verdure con cui si va a condire: pomodori, peperoni, cipolle, zucchine e così via.
La coca e la pizza potrebbero essere scambiati per la stessa cosa, ma in realtà hanno diverse differenze che le identificano come due ricette molto diverse. Per prima cosa, la coca non è lievitata mentre la nostra pizza lo è; inoltre, la coca si mangia quasi sempre fredda, mentre a noi piace mangiare la pizza appena sfornata.
La forma della coca è spesso quadrangolare oppure ovale, o addirittura può essere una lingua come nel caso della coca di Barcellona, mentre la nostra pizza è generalmente tonda. La consistenza della coca è più croccante perché viene fatta cuocere più a lungo, e poi usa raramente mozzarella o formaggio nel condimento.
Inoltre, come abbiamo già accennato, della coca esiste una variante dolce che è tanto diffusa quanto quella salata.
Di simile con la pizza la coca ha la semplicità degli ingredienti: la sua versione salata si prepara semplicemente con farina, acqua, lievito, un pizzico di sale e olio d’oliva, che spesso viene sostituito o accompagnato dal lardo per dare maggiore friabilità all’impasto.
Se invece si prepara la coca dolce di solito al posto del sale si usa lo zucchero, e si aggiungono diversi elementi in base al tipo di dolce che si vuole preparare, da un goccio di liquore alle scorze degli agrumi. Inoltre, spesso viene aggiunto un uovo alla ricetta dolce.
In entrambi i casi, la pizza spagnola si può farcire in due modi: con gli ingredienti inseriti all’interno (come si fa con la focaccia di Recco per intenderci) si chiama coca tapada, con l’impasto guarnito solo in superficie si chiama coca abierta.