video suggerito
video suggerito
22 Gennaio 2025 16:00

Cos’è il canuccio romano: il cornetto a tre punte della tradizione laziale

Il canuccio romano è una variante del cornetto all'italiana: ha tre punte e una sfoglia con meno pieghe rispetto al classico prodotto nazionale.

14
cannucci
Foto di Faleria Distribuzione

Non lo conosce quasi nessuno fuori dalla regione in cui è nato e perfino a Roma, sua città natale, è sempre più raro da trovare: parliamo del canuccio romano, un cornetto a tre punte derivante dal classico cornetto all'italiana. Fa parte delle molteplici sfaccettature della cultura gastronomica romana, spesso sottovalutata perché fagocitata dai primi piatti iconici, carbonara su tutti. Il canuccio romano si distingue per alcune caratteristiche che lo rendono unico nel panorama dolciario italiano. L’impasto è soffice e meno sfogliato rispetto al croissant francese, ma non per questo meno invitante. Questo dolce, più vicino per consistenza a una brioche, viene preparato con  farina, uova, zucchero e un’aggiunta di burro che conferisce una morbidezza inconfondibile. Rispetto al cornetto tradizionale, il canuccio presenta una struttura meno complessa ma più avvolgente, ideale per accogliere una vasta gamma di farciture. Vediamo insieme tutti i segreti di questo prodotto e la sua storia.

Alla scoperta del canuccio romano

Le origini del canuccio romano si intrecciano con la storia della pasticceria artigianale della capitale. Roma, pur essendo una città dalle influenze gastronomiche molteplici, ha sempre mantenuto viva una tradizione legata alla semplicità e alla qualità degli ingredienti. In questa tradizione il canuccio trova il suo spazio come protagonista indiscusso delle colazioni nei bar e nelle pasticcerie storiche della città. A differenza di altre città italiane, dove il cornetto si caratterizza per una maggiore ricchezza di burro o una sfogliatura più pronunciata, il canuccio romano si propone come una versione più essenziale, ma non per questo meno golosa.

canuccio-romano
Foto di Lutigel

Una delle particolarità del canuccio romano è la sua versatilità. Può essere gustato nella sua versione semplice, dove la delicatezza dell’impasto emerge in tutta la sua purezza, o arricchito con farciture che variano dalla classica crema pasticcera o da una crema al cioccolato, fino a marmellate o, nelle interpretazioni più moderne, farciture salate che ne esaltano il lato gastronomico. Questo lo rende un dolce estremamente versatile, capace di adattarsi ai gusti di un pubblico sempre più esigente.

Un altro aspetto interessante del canuccio è il suo legame con il territorio e la cultura romana. Consumare un canuccio, magari accompagnato da un cappuccino schiumoso, non è solo un momento di piacere, ma un rituale che richiama l’anima conviviale e rilassata della Città eterna. Nei quartieri storici di Roma, dalle strade acciottolate di Trastevere ai mercati vivaci di Campo de' Fiori, il profumo di questi dolci appena sfornati è un invito irresistibile a fermarsi e godersi un momento di pura dolcezza.

Dal punto di vista dell’impatto culturale, il canuccio romano si inserisce in una tradizione che valorizza la pasticceria artigianale, contrapponendosi alle produzioni industriali che hanno invaso il mercato negli ultimi decenni. Sempre più pasticcerie e laboratori artigianali stanno riscoprendo l’importanza di realizzare prodotti autentici, seguendo ricette che rispettano i tempi e le modalità della lavorazione tradizionale. Il canuccio rappresenta un esempio perfetto di come sia possibile preservare l’eredità culinaria, soddisfacendo al contempo le esigenze di un pubblico moderno e sempre più frenetico.

Immagine
Quello che i piatti non dicono
Segui i canali social di Cookist
api url views