Conosciuto anche come green coffee o caffè crudo, il caffè verde è una valida alternativa a quello tradizionale. Vediamo come si ottiene, quali sono le sue caratteristiche e come può essere consumato.
Quando si parla di green coffee, o caffè verde, ci verrebbe da pensare a una particolare tipologia di caffè: in realtà, si tratta semplicemente di caffè crudo. Per spiegarlo, occorre fare un piccolo passo indietro: il caffè, o meglio i chicchi di caffè, si ottengono dai semi di alcune piante del genere Coffea di cui ne esistono diversi tipi, ma le più conosciute sono l'Arabica e la Robusta. Al momento della loro raccolta, i chicchi si presentano piccoli e verdi: questi vengono poi sottoposti a un processo di tostatura che gli dona quel tipico colore marrone che noi tutti conosciamo. I chicchi vengono poi successivamente macinati per ottenere la miscela che servirà per preparare la classica bevanda che siamo soliti bere.
Il caffè verde quindi è un tipo di caffè che si caratterizza per la presenza di chicchi non sottoposti a nessun processo di tostatura, quindi, appunto, crudi. Ma vediamo nel dettaglio le caratteristiche e quali sono i suoi benefici.
Il caffè viene ottenuto attraverso un processo che si compone di diverse fasi: coltivazione, maturazione, raccolta, asciugatura e tostatura. Anche nel caso del caffè verde, tutte queste fasi sono ben rispettate, a eccezione ovviamente della tostatura. Quindi, una volta che il frutto viene essiccato, viene privato della polpa lasciando così soltanto il chicco che, nel caso del caffè tostato viene sottoposto al processo di torrefazione, mentre nel caso del caffè verde viene lasciato crudo.
Ma cosa comporta la tostatura del caffè sul risultato finale? Prima di tutto, ovviamente, il colore: il marrone, più o meno scuro, dei chicchi di caffè è proprio il risultato di questo processo. I chicchi vengono cotti a una temperatura che varia tra i 200 e i 230 °C – o, nel caso del caffè bianco, si mantiene a 170 °C – e ciò porta a una trasformazione in termini di peso, volume, umidità e aroma. Proprio quest'ultimo dipende dai gradi e dal tempo di tostatura, in modo da ottenere un caffè più o meno amaro, dolce, aspro e così via. La mancata tostatura, e quindi il delinearsi del sapore deciso e intenso tipico di questa bevanda, conferisce al caffè crudo un sapore molto più delicato e leggero.
Ciò che non viene intaccato da questo processo è la quantità di caffeina: quest'ultima infatti è naturalmente presente nel caffè – così come nel cacao o nelle foglie di tè – e quindi sarà presente allo stesso modo sia in quello tostato sia in quello crudo.
Il caffè verde, grazie all'elevata presenza di acido clorogenico e di polifenoli, è un ottimo antiossidante naturale e possiede notevoli proprietà antinfiammatorie, che contribuiscono alla prevenzione di alcune patologie e forme tumorali. Contiene poi una grande quantità di vitamine, è ricco di calcio, magnesio, fosforo, zinco e sali minerali. Inoltre, rispetto al normale caffè tostato, ha un pH meno acido e quindi è particolarmente consigliato per chi soffre di disturbi gastrointestinali, in quanto non va ad alterare la mucosa dello stomaco. Grazie alla presenza di caffeina poi, il caffè verde, così come quello tostato, aiuta a rimanere attivi e concentrati, può essere utilizzato per aiutare il processo digestivo e come cura contro l'emicrania.
Non ci sono particolari indicazioni sulle categoria di persone che dovrebbero evitare o preferire il caffè verde: nel prodotto finale c'è la stessa quantità di caffeina. Tuttavia, se consumato in dosi eccessive, ha le stesse controindicazioni del classico caffè tostato: la caffeina, nonostante i benefici che può apportare, in quantità elevate può rivelarsi dannosa per il nostro organismo, motivo per cui non è indicata per chi soffre di ansia, ipertensione, sindrome del colon irritabile e in generale di disturbi gastrointestinali. Può inoltre portare a un'alterazione dell'umore e a un peggioramento dei normali ritmi del sonno. È consigliato quindi non eccedere nel consumo di questa bevanda e soprattutto evitare di consumarlo insieme a quello tradizionale.
Il caffè verde, a differenza del caffè tostato, non viene solitamente venduto macinato. È possibile trovarlo in bustine o in chicchi e può essere acquistato in erboristeria, supermercato o in farmacia.