Storia, archeologia e natura si fondono in questo tratto di litorale romano, sede un tempo prima di insediamenti etruschi e poi romani. Oggi si tratta di una meta turistica particolarmente battuta, con l’iconico castello sul mare a fare da sfondo ai bagni della gente.
L’iconico castello adagiato sulla riva che si getta nel mare, la fortezza a comparire in numerose cartoline (un tempo) e scatti social (oggi) in grado di rendere questo tratto di litorale romano facilmente riconoscibile, tra i più celebri del Centro Italia, ma non solamente. Ci troviamo a Santa Severa, frazione del comune di Santa Marinella (denominato la Perla del Tirreno), a una cinquantina di chilometri a nord di Roma, dove la natura e la mano dell’uomo si fondono creando uno scorcio paesaggistico di rara bellezza.
Meta estiva particolarmente battuta da turisti ma anche da locali in cerca di un giorno di relax, desiderosi di contrastare le calure di questi giorni con un tuffo nel Tirreno, Santa Severa negli ultimi tempi è diventata una destinazione tra le più in voga anche in una fascia di giovani attratti sia dal borgo medievale, sia dalla possibilità di godersi una giornata al mare in totale relax, lontano dal trambusto tipico delle mete balneari più affollate.
Impossibile non dedicare una visita al castello di Santa Severa. Un’antica fortezza a tuffo nel mare costruita nel corso del Medioevo, quando sorse un borgo sul territorio un tempo culla di una cittadina romana chiamata Pyrgi, a sua volta nata sulle rovine di un insediamento etrusco precedente. La prima testimonianza scritta di questa costruzione risale al 1068 e oggi rappresenta un patrimonio di enorme valore storico e culturale aperto tutto l’anno, con all’interno ben cinque musei, tra i quali quello del Castello e quello del Mare e della Navigazione Antica.
Oltre all’area archeologica e monumentale di Pyrgi gli appassionati di storia antica possono visitare, a poca distanza da qui, anche l’antico centro etrusco di Cerveteri, con annessa necropoli. A pochissimi chilometri da Santa Severa, inoltre, ci si può immergere nella natura all'interno della Riserva Naturale di Macchiatonda con i suoi 250 ettari di pianura costiera, luogo ideale per chi pratica il birdwatching.
Come non passare poi per l’affascinante borgo di Santa Marinella, con il suo lungomare diventato negli anni anche un luogo del cuore per Roberto Rossellini e Ingrid Bergman.
Dopo il consueto mini tour alla scoperta delle bellezze naturali, paesaggistiche e storiche del posto, andiamo ora a tuffarci nella gastronomia locale. Cosa si mangia a Santa Severa e Santa Marinella? Quali sono i piatti tipici di questo tratto di litorale romano? Ricette a base di pesce, ovviamente, ma anche qualche contaminazione cicciosa della vicina Roma.
Un grande classico della cucina di località di mare: gli spaghetti con le vongole (o frutti di mare in generale), per chi desidera anche con una grattugiata di bottarga a dare un ulteriore tocco sapido e marino in più.
Linguine o spaghetti, purché siano accompagnati dai ricci di mare. Un'altra ricetta per gli amanti dei primi piatti dal sapore marino al quale difficilmente, una volta letto in menu, si riesce a dire di no.
Probabilmente la regina delle tavole di ogni località di mare: la frittura mista. Calamari, gamberi, pesci di paranza vari, il tutto condito con una bella spruzzata di limone e poi servito tradizionalmente sulla tipica carta paglia marrone.
Tartare di tonno, ostriche, gamberi, scampi, carpacci vari e in base al pescato del giorno, che arriva fresco ogni mattina a rifornire le cucine dei ristoranti. Per gli amanti dei crudi di pesce c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
Fresco, estivo, sfizioso. L’antipasto perfetto o il secondo ideale per un pasto light e veloce. Una bella insalata di polpo con le patate, magari con un bicchiere di bianco in abbinamento, e la vista del sole che tramonta all’orizzonte regalando al castello di Santa Severa quella luce così suggestiva che sa un po’ di nostalgia.
Come detto l’influenza della cucina romana è considerevole. La Capitale dista appena una cinquantina di chilometri e anche se ci troviamo in una località di mare possiamo trovare pure piatti a base di carne. Tra questi sicuramente la coda alla vaccinara, uno dei simboli gastronomici di Roma riproposta anche nei locali di Santa Marinella e Santa Severa.
Se si parla di cucina capitolina non si possono non citare i saltimbocca alla romana. Questi involtini sono un concentrato di gusto e sapore, adatti in qualsiasi situazione, anche con una suggestiva vista mare.