Il mattarello è un utensile da cucina molto utile per stendere ogni tipo di impasto. Se avete in mente di preparare una pizza, una focaccia, o un impasto per biscotti, frugate in dispensa, potrebbe essere in qualche angolo dimenticato della cucina. Se invece proprio non ne avete uno a casa, ma non volete rinunciare a stendere i vostri impasti, potete sostituire il mattarello con alcune valide alternative.
Il mattarello è un utensile da cucina molto utile per stendere ogni tipo di impasto. Se avete in mente di preparare una pizza, una focaccia, o un impasto per biscotti, frugate in dispensa, potrebbe essere in qualche angolo dimenticato della cucina. Se invece proprio non ne avete uno a casa, ma non volete rinunciare a stendere i vostri impasti, potete sostituire il mattarello con alcune valide alternative.
Non ci sono regole specifiche a riguardo, basta trovare in cucina utensili e oggetti che ne ricordino la forma. Occhio all'igiene: se state utilizzando ad esempio una bottiglia di vetro, ricopritela di pellicola, per non portare germi o batteri sul vostro impasto. Ecco allora qualche suggerimento e consiglio su cosa usare al posto del mattarello in cucina.
L'alternativa più valida al mattarello, è senza dubbio un rotolo di carta da cucina. Poco importa se si tratta di carta da forno, di pellicola trasparente o di alluminio. L'importante è che sia un rotolo rigido che non tenda a piegarsi, che potete facilmente impugnare per stendere con energia il vostro impasto.
Fate attenzione all'igiene: per sicurezza, tagliate il primo strato superficiale di carta, potrebbero esserci residui di sporco o di polvere.
Se non avete a casa un mattarello e nemmeno rotoli di carta da cucina che potete utilizzare, sostituite il vostro utensile con un bicchiere di vetro. Ricordatevi di lavarlo, poi passate a stendere il vostro impasto. L'ideale è un bicchiere largo e alto, come quelli da birra, ma se ne avete uno normale da tavola va bene comunque, armatevi di pazienza e stendete il vostro impasto poco alla volta.
Fate attenzione a non esercitare troppa pressione sul bicchiere. I bicchieri da tavola in genere, tendono ad essere piuttosto fragili. Se vi si dovesse rompere, il vostro impasto rischierebbe di riempirsi di schegge e sarebbe da buttare.
L'ideale per sostituire un mattarello, può essere anche una bottiglia vuota. Innanzitutto, se possibile scegliete una bottiglia di vetro, che sia da vino oppure una di quelle in cui conservare l'acqua minerale. La bottiglia di vetro è molto più rigida di quelle di plastica e nella maggior parte dei casi è anche più liscia. Ricordatevi di lavare bene la bottiglia prima di passarla sull'impasto o al limite, di ricoprirla con della pellicola aderente.
In alternativa usate una normale bottiglia di plastica, ricordandovi di togliere l'etichetta di plastica prima. Scegliete la bottiglia con meno solchi e dalla forma più liscia possibile. Riempitela d'acqua per renderla più maneggevole.
Tarel è il termine dialettale con cui in genere si indica il tradizionale bastone di legno, che serve per rigirare la polenta nel paiolo di rame. Solitamente ha un diametro di circa 3-4 cm e una lunghezza che va dai 50 ai 70 cm. In sostanza, ha una forma davvero molto simile al mattarello. Pulitelo bene, quindi utilizzatelo per stendere il vostro impasto.
Potete fare lo stesso con ogni altro genere di utensile che trovate in cucina, che ricordi la forma del mattarello.
Usare la mani per impastare è sempre un'ottima idea in mancanza di un mattarello. In molti preparati, tra l'altro, il calore che si produce massaggiando la pasta con le mani è fondamentale per la lievitazione. Il consiglio è quello di utilizzare le mani soprattutto per l'impasto di pane, pizze e focacce.
Appoggiatevi su un tagliere di legno, o su un piano di lavoro di marmo che sia ben pulito e iniziate a lavorare la pasta, prima amalgamando gli ingredienti, poi formando una palla, facendo pressione e continuando a dargli forma. Questo processo creerà le condizioni per un impasto poroso e ben lievitato.
Impastare la pasta con le mani è probabilmente l'alternativa migliore per i lievitati, ma ad alcune condizioni e con specifici movimenti. Ricordatevi innanzitutto di lavarvi le mani e di sfilarvi ogni genere di anello o bracciale, per evitare che la pasta rimanga attaccata.
Se l'impasto è molto appiccicoso, cospargete della farina sul piano di lavoro, oppure infarinatevi leggermente le mani e continuate ad impastare.
Date dei piccoli pugni all'impasto. Premete i palmi spingendo in avanti e continuate fino ad ottenere una pasta quasi elastica. Questo processo aiuterà l'impasto ad attivare il glutine.
Piegate l'impasto in due e premete coi palmi per appiattirlo e ripetete l'operazione per una decina di minuti, in maniera decisa, ritmica e costante. Fatelo piuttosto rapidamente e senza fermarvi.