Fuori da Modena e dalla sua provincia non le conosce nessuno, ma nella terra di origine sono un piatto immancabile delle feste: le rosette modenesi sono tanto semplici quanto gustose, una pasta al forno particolare che conquista il palato di grandi e piccoli.
La cucina emiliana è nota per i suoi piatti squisiti, diventati icone ben oltre i confini della regione di appartenenza: ti basti pensare ai tortellini e alle lasagne, due ricette tra le tante diventate simbolo di italianità.
Ma oltre a preparazioni più famose come queste, la cucina emiliana nasconde delle chicche tutte da scoprire. Oggi ti facciamo conoscere le rosette modenesi, una speciale pasta al forno “segreta”: fuori dalla provincia di Modena è praticamente sconosciuta, mentre nella sua terra di appartenenza è un piatto immancabile sulle tavole festive, soprattutto nel periodo di Natale.
Al contrario di altre ricette tradizionali delle rosette modenesi si sa pochissimo riguardo alle loro origini, anche se la nascita di questa specialità è stata collocata più o meno all’inizio del Novecento. Nella variante più diffusa della ricetta, infatti, compare tra gli ingredienti il prosciutto cotto industriale, un prodotto che sappiamo essersi diffuso intorno a quell’epoca.
Semplici nel gusto e nella fattura, le rosette modenesi sono squisite, una preparazione da imparare per stupire i tuoi ospiti o per vivacizzare i tuoi pasti anche se non sei emiliano!
Le rosette modenesi vengono cotte al forno come una lasagna ma, al contrario della preparazione tradizionale, la pasta sfoglia all’uovo viene tagliata e modellata in un modo tutto particolare che ricorda, appunto delle piccole rose. Una volta preparata la sfoglia, o stesa quella già pronta se non hai tempo di farla in casa, stendi uno strato di besciamella, aggiungi una abbondante di parmigiano reggiano, poi uno strato di prosciutto cotto. A questo punto la sfoglia va arrotolata a cilindro e poi tagliata in tanti rotoli di uno spessore di circa 5/6 centimetri.
Le rosette devono essere poi sistemate “in piedi” una vicina all’altra in una teglia foderata con carta da forno. Per ottenere una crosticina croccante sulla superficie puoi cospargere un ulteriore strato di besciamella e parmigiano, per poi lasciare cuocere tutto in forno a 180 gradi per 20/25 minuti.
Ecco che dopo la cottura avrai ottenuto le tue rosette modenesi, un piatto in cui si ritrovano tanti sapori tipici dell’Emilia. A proposito, i locali hanno qualche piccolo segreto per una perfetta riuscita della ricetta: la besciamella deve essere rigorosamente fatta in casa, la sfoglia va sbollentata un paio di minuti in acqua bollente leggermente salata prima di essere farcita e le rosette devono riposare per 5 minuti dopo essere state sfornate.
Come la maggior parte delle ricette tradizionali, anche delle rosette modenesi esistono innumerevoli varianti, ancora di più nel caso di questa preparazione perché non è una ricetta depositata. Ognuno quindi la prepara in modo diverso a secondo della propria personalissima tradizione di famiglia.
La combinazione base più diffusa è prosciutto cotto, besciamella e parmigiano, ma tanti aggiungono anche fontina o Emmental nel ripieno, altri preferiscono inserire la panna per rendere l’interno ancora più cremoso o noci di burro sulla superficie per una crosticina ancora più golosa. Non manca anche chi prepara le rosette rosse, aggiungendo agli ingredienti anche il ragù, ovviamente quello bolognese.
Curiosamente in Romagna esiste una versione locale delle rosette modenesi: si chiamano nidi di rondine e sono praticamente identici tranne per il ripieno, che oltre a prosciutto cotto e besciamella prevede l’uso di funghi champignon ed Emmental. Non si sa quale delle due ricette sia stata inventata per prima – una questione protagonista di diverse dispute – ma in realtà poco importa: sono entrambe deliziose.