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13 Dicembre 2023 10:41

Cosa sono i puoti di Santa Lucia: la bellissima leggenda sul dolce veronese

Sono i dolcetti tipici della provincia di Verona: si preparano tra il 12 e il 13 dicembre in onore di Santa Lucia e si regalano a tutti i bambini buoni.

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Foto di lapeara.it

Il 13 dicembre si festeggia Santa Lucia e a Verona c'è una tradizione attesa da tutti i bambini: mangiare i puoti di Santa Lucia. In dialetto veneto "puoto" significa "bambolotto" e infatti questi dolcetti ricordano la forma di un bambino o, se vuoi, dell'omino di pan di zenzero. La tradizione tramandata alle nuove generazioni dice che nella notte del 12 dicembre Santa Lucia porterebbe questi dolci insieme ai doni ai bambini buoni. Vediamo insieme la leggenda legata a questa tradizione e cosa sono i puoti di Santa Lucia.

Cosa sono i puoti di Santa Lucia

puoti (o frolle) di Santa Lucia sono dei biscotti tradizionalmente consumati nella provincia di Verona in occasione della festa della santa del 13 dicembre. La ricetta più comune vede farina, burro, zucchero, scorze di limone, acqua, sale, zucchero a velo tra gli ingredienti ma le versioni cambiano molto a seconda della città in cui vengono fatti: si possono trovare morbidi o duri, conditi con cannella o senza, c'è chi preferisce i confettini e non mette lo zucchero a velo. Una tipica tradizione italiana in cui la ricetta di base e la forma del prodotto è comune, ma gli ingredienti cambiano di volta in volta come un golosissimo telefono senza fili.

La leggenda dei puoti di Santa Lucia

A Verona questi dolci si trovano tra fine novembre e Natale. Sono dei lievitati o dei biscotti che ricordano la forma stilizzata di un bambino. Non c'è una ricetta univoca e all'interno della stessa regione si trovano tante versioni anche molto diverse tra loro: i puoti possono avere una consistenza simile al pan brioche o a un biscotto di pasta frolla. A seconda della città in cui ti trovi puoi vedere delle piccole o grandi differenze.

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Foto da Facebook

A questa tradizione è legata una bellissima leggenda che attesta la creazione dei puoti alla santa in persona, apparsa sotto forma di un'anziana che aveva chiesto ospitalità a una povera famiglia di Badia Calavena. Secondo Verona Sera l'anziana fu sorpresa da una bufera in piena notte: ad accoglierla solo una famiglia povera che condivise con la donna il poco cibo a disposizione. I bambini della casa erano in trepidante attesa: era la notte del 12 dicembre e sapevano che il giorno dopo avrebbero trovato dei dolci in casa, anche se avrebbero voluto dei giocattoli. Purtroppo la loro famiglia non aveva i soldi per comprare i giochi, ma quando i bambini andarono a dormire l'anziana donna scrisse la ricetta dei puoti e la diede alla loro mamma, facendo con la povera donna una prima prova. I bambini si svegliarono e trovarono proprio i dolci tanto desiderati con la forma di un bambolotto.

La mamma capì che si trattava proprio di Santa Lucia perché i primi puoti avevano un po' di magia al loro interno: la farina era poca ma l'anziana continuava a tirarne fuori a manciate, come se fosse infinita. Le uova non c'erano e così Santa Lucia prese le nespole e le ruppe come se fossero uova e ne ricavò tre tuorli. L'anziana trasformò anche l'acqua in latte e da una pentola ormai vuota prese un panetto di burro. Impastò il tutto e creò tre bambolotti. Dopo averli cotti Santa Lucia uscì di casa e prese un po' di neve, trasformandola in zucchero a velo. Infine l'ultimo "miracolo": i puoti cotti erano tre ma, al mattino, si moltiplicarono a decine. Tutta la famiglia si potè sfamare con quei dolci, mentre l'anziana, passata la tempesta, era già andata via.

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