In una cittadina immersa tra i monti del Giappone le vespe sono una vera specialità gastronomica, al punto da essere utilizzate per la realizzazione di particolari biscotti. Che cosa sono gli ibachi senbei, i crackers con tanti insetti al loro interno.
Nella cittadina di Omachi, in Giappone, sembra abbiano un legame molto stretto con gli insetti in generale e in particolar modo le vespe. Talmente stretto, da farne una delle prelibatezze della cucina locale. Nel piccolo centro del Paese del Sol Levante, a 700 metri d'altezza immerso nelle Alpi nipponiche, infatti è una pietanza tipica niente meno che un biscotto a base di vespe, chiamato jibachi senbei. E non si tratta di un dolcetto realizzato con farina di insetti, (a proposito, alcuni di questi stanno per arrivare anche in Italia), ma letteralmente con al suo interno delle vespe intere. In un primo (ma anche secondo) momento si potrebbe inorridire, ma da queste parti è un’autentica specialità per la quale molti locali vanno particolarmente ghiotti.
Vespe a parte, si tratta in tutto e per tutto di un biscotto normale, come molti altri se ne trovano in commercio e vengono consumati. Un impasto a base di farina, zucchero, uova, bicarbonato di sodio, sale e oli vegetali. Poi quel tocco di stranezza e, evidentemente, di gusto in più: vespe intere apparentemente finite nell’impasto stesso quasi per caso, intrappolate come nella tela di un ragno dalla quale non sono più riuscite a liberarsi. Finite nel forno assieme a tutto il resto.
Questi biscotti deriverebbero dai ben più classici senbei, loro equivalenti ma con il riso soffiato al posto dei poveri insetti. Non si tratta, tra l’altro, di comuni vespe, ma per lo più di esemplari appartenenti alla specie Vespula flaviceps e Kurosuzume bachi, appositamente allevate nei pressi di Omachi per scopi alimentari umani e, di conseguenza, anche per finire dritte a comporre la farcitura dei biscotti. Sembra, comunque sia, che pure alcuni esemplari di api, cacciate nelle vicine foreste, siano utilizzati per la realizzazione dei senbei. In ognuno di questi crakers ci sono, come minimo, circa 5-6 insetti interi e ben visibili.
Le vespe dopo essere catturate vengono bollite e, dopo una fase di asciugatura, sono amalgamate con l’impasto prima dell’infornata finale. Un alimento, di certo particolare, per il quale gli anziani del luogo sembrano essere particolarmente ghiotti ma che, dall’altra parte, non pare incontrare parere favorevole da parte dei più giovani. Anche da altre Regioni del Giappone, però, hanno iniziato a importare questo speciale snack.
Ma c’è un motivo particolare per cui in questa cittadina si consumano le vespe? Sembra che in passato in questa regione, particolarmente montuosa, fosse piuttosto difficile trovare molti cibi nutrienti, quindi i locali hanno dovuto fare di necessità virtù, rivolgendo le proprie attenzioni (e i propri stomaci) verso il consumo di insetti vari. Tra i quali, quindi, anche le vespe, da sempre praticamente considerate un alimento e spesso anche utilizzate nella realizzazione di piatti a base di riso.
In tutto ciò, che sapore hanno i biscotti con le vespe? Chi ha avuto il privilegio, e l’ardore, di assaggiarli afferma come il gusto degli insetti sia simile a quello dell’uvetta, ma più tendente all’acidulo e con note maggiormente amare. Quanto si spende per questa prelibatezza tutta orientale? Una confezione da 20 biscotti costa su per giù 370 yuan, equivalenti a 2,50 euro.