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10 Settembre 2024 15:00

Cosa si può mangiare al posto del cous cous? 10 alternative gluten free

Versatile, sfizioso, buonissimo: il cous cous è il piatto simbolo del Mediterraneo, amatissimo perché è possibile prepararlo nei modi più vari, seguendo le ricette tradizionali o la propria fantasia. Ma come fare se sei celiaco e quindi intollerante al glutine? Niente paura, puoi sostituire il cous cous con tutta una serie di alternative gluten free e ottenere piatti molti simili.

A cura di Martina De Angelis
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A tutti piace il cous cous: questo sfizioso piatto unico, a base di semola di grano duro lavorata con l’acqua per renderla granulosa, è un vero e proprio simbolo del bacino mediterraneo, originario del Nord Africa ma ormai diffuso in tantissimi paesi, Italia compresa.

Il bello del cous cous, infatti, è che può essere interpretato nei modi più vari: lo puoi preparare seguendo la ricetta tradizionale, lo puoi provare interpretato nelle sue varianti più celebri (per esempio il cous cous alla trapanese, classico della Sicilia), oppure puoi dare sfogo alla fantasia e prepararlo con gli ingredienti più vari.

Non tutti però possono mangiare il cous cous, per quanto sia buono. I grani, infatti, derivano dal frumento e quindi contengono glutine, motivo per cui il piatto non è adatto a chi è celiaco o a chi preferisce ridurre il glutine nella sua alimentazione. Non mangiare il cous cous, però, non vuol dire rinunciare a questo piatto buonissimo: devi solo sostituirlo con le alternative gluten-free che ti proponiamo.

1. Quinoa

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La quinoa è una pianta antichissima, le cui origini si attestano a più di 5.000 anni fa; sembra che già le civiltà precolombiane del Sud America usassero consumarla e che fosse definita “l’oro delle Ande” perché destinata alla nobiltà Inca. Oggi è diffusa in tutto il mondo, irrinunciabile per un’alimentazione sana. Viene definita uno pseudocereale perché viene usata proprio come un cereale pur avendo caratteristiche totalmente diverse, prima fra tutte l’essere completamente priva di glutine e avere un altissimo contenuto proteico. Puoi sceglierla gialla, rossa o nera e prepararla con tutti i condimenti che vuoi.

2. Miglio

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Il miglio invece è un vero e proprio cereale, anch’esso molto antico: veniva già consumato nell’antica Roma e spopolava nel Medioevo, epoca in cui sostituiva la carne per il suo essere un alimento estremamente nutriente. Oggi in Occidente non è più così tanto utilizzato, mentre viene ancora usato largamente in Africa, Asia e soprattutto in India perché ricchissimo di proprietà nutritive. Infatti è ricco di fibre e antiossidanti, ma completamente privo di glutine e con un sapore particolare, dal retrogusto di frutta secca che si rinforza se, dopo averlo cotto, lo tosti in padella per qualche minuto. Può essere utilizzato come condimento per insalatone ricche degli ingredienti più vari proprio come il cous cous, ma anche come base per decine di altre ricette.

3. Amaranto

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Se il miglio è caduto in disuso, l’amaranto è ancora uno sconosciuto. Eppure l’umanità lo usa da millenni: è ancora più antico della quinoa, ha 8.000 anni di storia e un passato glorioso come alimento base, rimedio curativo e protagonista di riti religiosi per le popolazioni del Sudamerica. Piano piano sta venendo riscoperto come pseudocereale utilissimo per l'organismo; tra i suoi tanti benefici è  perfetto per sostituire il cous cous: ha una consistenza simile ma nessuna traccia di glutine, mentre al gusto risulta più dolciastro e con note erbacee.

4. Riso

Insalata di riso alla greca

Sei talmente abituato a consumarlo che non ci pensi nemmeno più, ma il riso è il principale alleato di chi non può assumere glutine perché ne è naturalmente privo. Non a caso è l’alimento gluten-free più consumato al mondo, grazie anche alla sua estrema versatilità: esiste in decine di varietà diverse – dai risi per risotti come il Carnaroli ai risi orientali come il Basmati – e lo puoi utilizzare in decine di ricette, anche quelle che avrebbero come protagonista il cous cous.

5. Grano saraceno

mescolare e servire

Torniamo nel mondo degli pseudocereali con il grano saraceno, una pianta di origine asiatica che si è adattata benissimo al clima europeo, tanto da diventare protagonista di decine di ricette tipiche del Nord Italia, dal pane ai pizzoccheri. Il grano saraceno è totalmente privo di glutine ma ricco di carboidrati, motivo per cui è il sostituito ideale non solo del cous cous, ma anche di pane e pasta: ne sono perfetto esempi i celebri noodles orientali. Per renderlo il più simile possibile al cous cous usa i chicchi decorticati e cuocili in acqua bollente per 15-20 minuti.

6. Teff

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È il cereale più piccolo del mondo, ma è anche uno dei più nutrienti: si chiama teff, è originario dell’Etiopia e dell’Eritrea molto usato nell’alimentazione africana ma ancora poco conosciuto in Occidente, anche se sono in molti a definirlo uno dei cereali del futuro. Essendo totalmente senza glutine il teff spesso viene usato come farina (per esempio si usa per l’injera, il pane spugnoso portabandiera della cucina etiope), ma se cotto può essere consumato anche una specie di cous cous dal gusto tostato e maltato.

7. Sorgo

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Il sorgo è un cereale privo di glutine dai moltissimi usi: è il quinto cereale prodotto al modo e viene usato non solo per l’alimentazione umana ma anche per quella animale e come biocarburante. In cucina è un eccellente sostituto del cous cous perché è molto nutriente, ricco di proteine, magnesio e sostanze antiossidante. Tradizionalmente il sorgo viene consumato come porridge o trattato in maniera simile al riso e quindi è una base ideale per un cous cous gluten-free condito con gli ingredienti che preferisci.

8. Manioca

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La manioca è una radice tuberosa ormai diffusa in tutto il mondo, amatissima soprattutto per l’assenza di glutine e la versatilità che permette di usarla come base alimentare da cui ricavare una miriade di ricette diverse. In Sudamerica, suo paese di origine, è usata in modo simile alle patate oppure viene lavorata sotto forma di farina e usata per preparare di tutto, anche il pane. In alcune aree dell’Africa invece, dove è ugualmente molto diffusa, viene fermentata e ridotta in granelli, e usata per preparare un piatto molto simile al cous cous, l’attiéké.

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