Pavesini, biscotti secchi tipo Oro Saiwa, pan di stelle, Oreo, pan di Spagna e anche gli avanzi del dolci delle feste. Il tiramisù si può fare in tantissime varianti, restando sempre irresistibile.
Il tiramisù è probabilmente uno dei dolci italiani più conosciuti al mondo: ormai ne esistono così tante varianti che non è più un “reato di lesa maestà” realizzarlo come più piace. E non si tratta solo di optare per versioni stagionali alla frutta, come quello alle fragole, o puntare ad alternative ancora più golose (vedere alla voce tiramisù al cocco): in questo dessert anche i savoiardi da tempo non sono l’unica base che si può utilizzare, con buona pace dei puristi. In tante ricette casalinghe si trovano i biscotti, dai pavesini a quelli secchi. Oppure, in chiave “gourmet”, non è raro assaggiare un tiramisù con il pan di Spagna, che somiglia a una vera e propria torta. Per non parlare della possibilità che una preparazione semplice e con pochi ingredienti come questa si trasformi in un dolce del riciclo: vengono subito in mente i molteplici tiramisù al pandoro, panettone o colomba a seconda della ricorrenza. Vediamo cosa mettere nel tiramisù al posto dei savoiardi: a volte capita di sostituirli per necessità, ma per fortuna c’è sempre una soluzione a portata di mano.
Leggeri, friabili, digeribili: i pavesini sono la variante più gettonata. Si tratta, infatti, di biscotti dal gusto piacevolmente zuccherino, che si sciolgono in bocca. Il loro punto di forza è quello di reggere bene l’inzuppo: come i savoiardi, seppur più sottili, riescono nell’impresa di non spappolarsi nel caffè e si possono usare nello stesso identico modo. Gli altri ingredienti restano esattamente gli stessi: crema al mascarpone classica e cacao amaro in polvere da spolverare al momento di servire.
I biscotti secchi sono un’altra variante tra le più diffuse, specialmente se si usano quelli tipo Oro Saiwa. Rispetto ai savoiardi, se lasciati troppo nel caffè rischiano di diventare una poltiglia, in quanto lo assorbono molto velocemente. Per un tradizionale tiramisù rettangolare il consiglio è quello di non bagnarli troppo, oppure di fare un doppio strato, mettendone uno sull’altro prima di aggiungere la crema. Il risultato finale sarà meno “soffice” dell’originale, ma più compatto, stile mattonella. Scegliendo dei biscotti secchi vegani è possibile realizzare anche una versione adatta a chi segue questa dieta, con una farcitura a base di panna e yogurt di soia.
Questo tiramisù è una versione cioccolatosa pensata solitamente per i bambini. Si può realizzare in modo molto easy componendo i classici strati in coppette monoporzione, con la differenza di spennellare i frollini con del latte al posto del caffè. Altrimenti si può scegliere la via più scenografica, preparando un dolce senza cottura perfetto come torta di compleanno. Sfruttando la forma tonda dei biscotti si prende un classico stampo e si alternano i pan di stelle imbevuti nel caffè con una crema di mascarpone e panna montata. Il tutto viene messo in freezer come un semifreddo per circa 5 ore e tirato fuori poco prima di servirlo. Anche in questo caso, se è una festa tutta dedicata ai più piccoli, si sostituisce il caffè con dell’orzo.
Restando sempre in tema di biscotti, si può prendere in considerazione anche l’opzione Oremisù, ovvero il tiramisù fatto con i famosi frollini americani al cioccolato ripieni di vaniglia. Si tratta di un dolce sostanzioso, allegro e diverso dal solito come lo sono tutti quelli che prendono ispirazione da merendine, cioccolatini e snack commerciali. I biscotti si intingono nel caffè o nel latte e poi si ricoprono con una crema al mascarpone e panna montata aromatizzata con l’estratto di vaniglia, formando i soliti strati. Lascialo assestare per almeno 6 ore in frigorifero e poi decora a piacere con cacao amaro o con degli Oreo sbriciolati.
Si tratta di una versione elegante e raffinata del dolce. Può essere presentata sotto forma di torta al cucchiaio rotonda, sfruttando l’estetica dei dischi di pan di Spagna; nella tradizionale teglia rettangolare, privando il pan di Spagna della crosta, tagliandolo in sezioni spesse almeno 1 cm e della lunghezza pari a quella della pirofila; in porzioni singole, da ricavare con un coppapasta, facendo poi delle mini tortine, oppure in coppette o bicchieri. Insomma, spazio alla fantasia. Per la crema al mascarpone puoi scegliere quella classica o con la panna montata, a seconda dei gusti, mentre per il caffè della bagna usa un pennello da cucina, così da non eccedere nella quantità.
Il tiramisù è un dessert che si presta a essere interpretato anche in chiave antispreco. Una delle modalità più in voga è quella di utilizzarlo come dolce del riciclo per dare nuova vita ai lievitati tipici delle feste che non vengono consumati subito. Spazio quindi al tiramisù di panettone e al tiramisù di pandoro rettangolare, a stella e monoporzione da provare alla fine del Natale, e poi al tiramisù di colomba, con la specialità pasquale avanzata al posto dei savoiardi.