L'apertura è stata ritardata di oltre un anno a causa dell'emergenza sanitaria: anche Milano però dal 2 settembre ha il "suo" Mercato Centrale. Dopo Firenze, Roma e Torino il grande hub gastronomico rivalorizza uno spazio altrimenti abbandonato della principale stazione meneghina. Da Bastianich a Perdomo: i nomi di spicco e cosa si mangia nelle botteghe presenti.
Il Mercato Centrale finalmente ha aperto il 2 settembre a Milano, dopo un rinvio di oltre un anno, a causa dei problemi legati alla pandemia. Uno spazio espositivo di 4500 metri quadrati dislocato su due piani, quasi 30 botteghe presenti, grande rilevanza data al pesce (a Milano è presente uno dei mercati ittici maggiori d’Europa) e la rappresentanza, oltre che di buona parte della cucina italiana, anche di culture gastronomiche estere. Un format, ideato da Umberto Montano, che negli anni ha conquistato Roma, Firenze e Torino e che ora viene replicato a Milano. Mercato Centrale ha un nuovo insediamento presso la principale stazione meneghina, Milano centrale.
Doveva aprire all’inizio dell’estate del 2020 ma l’emergenza Covid ne ha ritardato i tempi. È stato quindi inaugurato ieri 2 settembre il nuovo spazio gastronomico milanese e l’attesa per il quartier generale numero quattro era altissima. Tanta la curiosità di cittadini o semplici passeggeri che si sono ritrovati a transitare presso lo scalo centrale di Milano, con il nuovo Mercato che rappresenta anche un importante esempio di riqualificazione urbana. La sua realizzazione, infatti, ha visto il recupero di una grande porzione di stazione abbandonata da anni.
Ma nel nuovo hub milanese, in attesa del proprio treno o tra una coincidenza e l’altra, da chi e cosa si può mangiare?
Quelli che fino a pochi mesi fa erano vecchi spazi lavorativi, uffici, abbandonati e in disuso ora sono piccoli ristoranti in cui potersi fermare per una pausa all’insegna del cibo di qualità. Non solo location in cui mangiare, ma anche botteghe e negozi in cui acquistare cibo come se si fosse, per l’appunto, in un mercato tradizionale. Sono diversi i nomi di spicco (tra i più noti al grande pubblico Joe Bastianich) per quanto riguarda sia i ristoranti che le botteghe presenti.
Curiosi, gastroturisti e viandanti possono trovare tra gli oltre 4000 metri quadrati di spazio dedicato sia la pizza di Crosta che il laboratorio del pane di Davide Longoni. Meritano una sosta le empanadas realizzate da Matias Perdomo o i ravioli cinesi firmati Agie Zhou, già rappresentante di spicco della cucina d’oriente in quel di Milano.
Arricchiscono l’offerta gastronomica le proposte della pasticceria Martesana, quasi un’istituzione in città, oppure il gelato di Mara dei Boschi, direttamente da Torino. La Campania è rappresentata dalla bottega di Sabato Sessa, che porta al nord le sfogliatelle napoletane, le focacce ripiene di U Barba tengono alto il vessillo genovese. Da Firenze arriva il panino al lampredotto della famiglia Bambi mentre un salto negli Stati Uniti lo “offre” Joe Bastianich, con il suo BBQ American Style e le spicy balls che si candidano già tra gli street food di maggior successo. Non solo cibo sui due piani di Mercato Centrale, c’è spazio anche per il buon bere. Tannico permette di degustare grandi etichette tra vini e champagne, mentre Flavio Angiolillo (tra i maggiori bartender italiani) propone drink e aperitivi d’autore.
Tutte le info e l'elenco completo delle botteghe presenti sono consultabili sul sito ufficiale di Mercato Centrale.
Foto dalla pagina Facebook di Mercato Centrale Milano