Cosa non può mancare in una cucina da campo? A seconda che sia itinerante o stanziale, la parola d'ordine è organizzazione. In questa mini guida, ecco quello che serve per colazione, pranzo e cena.
Preparare colazione, pranzo e cena senza avere a disposizione una comoda cucina fornita potrebbe sembrare difficoltoso, ma in realtà mangiare in campeggio è più semplice del previsto. A seconda della durata e della tipologia di esperienza che si decide di fare, bisogna munirsi degli strumenti giusti, dal fornello al frigo, così come optare per cibi facili da portare in viaggio, quindi pratici e semplici da utilizzare, tipo i cibi in scatola. Programmare prima della partenza è una buona pratica: si può prevedere un menu di piatti da consumare subito o già pronti, da completare con quelli da mettere a punto al momento, magari approfittando di qualche ingrediente fresco locale, dalla verdura ai latticini.
La regola fondamentale è quella di organizzarsi in anticipo, così da non trovarsi impreparati. Ecco qualche consiglio su come gestire i pasti in campeggio, ricette comprese.
Lo spirito di adattamento è uno dei requisiti fondamentali per affrontare questo tipo di vacanza, perché le esigenze sono diverse tra chi sceglie di munirsi di tenda e zaino in spalla, per un viaggio itinerante, rispetto invece a chi sarà stanziale nella stessa piazzola tutto il tempo di soggiorno. Così come sono differenti per chi il campeggio lo passa in camper o roulotte. Vediamo quali sono gli strumenti necessari che non possono mancare in una cucina da campo:
Sempre in base al campeggio che si vuole organizzare, è utile prendere in considerazione i seguenti accessori da cucina:
Organizzare il primo pasto della giornata è facile, in quanto ci sono diversi prodotti già pronti da poter utilizzare. Biscotti, fette biscottate e pane in cassetta si conservano per un discreto periodo di tempo dopo l’apertura. Da gustare con marmellata, burro di arachidi e crema alla nocciola tipo Nutella: spesso al supermercato sono disponibili in monoporzioni, una buona soluzione nel caso i vasetti risultassero troppo pesanti o eccessivi in quantità da portare in giro.
Da bere si può scegliere tra tè, caffè, tisane, ma anche il latte, da arricchire con i cereali preferiti. A seconda della disponibilità di spazio e di negozi di alimentari, si opta per il latte a lunga conservazione o quello fresco. Durante le colazioni iniziali ci si può coccolare con un classico dolce da credenza portato da casa, come il ciambellone che, preservato nel porta torta, resiste circa 4-5 giorni.
Il pranzo in campeggio molto spesso è un intermezzo tra le attività che si svolgono nel corso della giornata. Per questo la logica è la stessa del pranzo al sacco: si punta su piatti leggeri, ma completi, come insalatone, insalata di riso e cous cous, così come piatti di pasta fredda. Pratici, economici e da preparare in anticipo. Nulla vieta di cucinare anche un piatto di pasta da mangiare caldo. Per chi ha solo un piccolo fornello, la pasta in genere non è la scelta migliore, in quanto l’acqua per bollire e cuocere necessita di molto tempo: al massimo si può provare la cottura a fuoco spento, così da consumare meno gas. Il riso, specialmente basmati o per piatti freddi, invece, si trova in vendita anche in versioni che necessitano solo di pochi minuti di cottura in padella, con un filo d’olio: ideali in questa situazione.
Per i condimenti, i cibi in barattolo sono un grande alleato: sugo al pomodoro, pesti vari, tonno, mais, legumi, ortaggi sott’olio, sono tutti ingredienti da sfruttare per dare gusto e colore al menu. Spazio anche ai panini, da comporre facilmente con affettati e formaggi, particolarmente indicati per chi è attrezzato solo per pasti frugali.
Per chi vive il campeggio come un punto d'approdo giornaliero, pranzo e cena non variano di molto, cercando di equilibrare i due pasti con i corretti nutrienti. Al contrario, per chi considera il campeggio il proprio campo base, la sera è sinonimo di barbecue: molte strutture hanno regolamenti che vietano di fare rumore durante le ore diurne, specialmente dalle 13 alle 16, e quindi allestire una grigliata nella fascia oraria destinata al silenzio non è rispettoso per gli altri ospiti.
Al tramonto, via libera alla carne (compresi i suoi sostituti vegetali), al pesce (magari pescato fresco) e alle verdure da cuocere sulla griglia: una volta usata è necessario pulirla accuratamente per averla sempre al massimo della sua efficienza. Da presentare anche qualche antipasto senza cottura, come prosciutto e melone o un'insalata caprese, così come concludere con una fetta di anguria o una macedonia di frutta.
I piatti da campeggio sono ricette semplici, non elaborate, pensate per sporcare meno utensili possibili. In più, se si ha un frigo piccolo o non lo si possiede, bisogna ideare preparazioni utilizzando il cibo in scatola. Qualche idea? Il cous cous alle verdure, comodo perché i grani di semola sono precotti e basta farli rinvenire in acqua bollente e condirli con ortaggi di stagione facilmente reperibili. Così come l’insalata di fagioli e tonno è un piatto estivo e completo. Per la colazione, il porridge d’avena risulta molto nutriente (e si può fare anche con l’acqua), mentre l’insalata di pollo e anguria è un’idea sfiziosa per riciclare gli avanzi di pollo e di anguria rimasti dal barbecue della sera precedente. Se mancano il tempo o i mezzi per cucinare, allora è meglio affidarsi a pasti in busta o in barattolo da riscaldare: dalle zuppe al chili, passando per i noodles, la scelta di piatti espressi è davvero vasta.
Last but not least, il dettaglio da non trascurare è quello di avere subito disponibili gli ingredienti base per realizzare qualsiasi piatto: sale, olio d’oliva, aceto, eventuali spezie ed erbe aromatiche, da travasare in contenitori e boccette salva spazio. Se le giornate saranno particolarmente impegnative, è bene rifornirsi di frutta secca e barrette, perfette da portare con sé per affrontare ogni avventura con energia.