Cosa si mangia ad Acireale durante il caratteristico Carnevale cittadino? Quali sono le preparazioni tipiche di questa festività particolarmente sentita, nata nel lontano 1500? Alla scoperta dei dolci acesi più identitari di questo periodo dell'anno.
Prosegue questo viaggio tra i dolci tradizionali e le ricette tipiche del Carnevale. Dopo aver metaforicamente toccato due tra le maggiori mete italiane di questo periodo come Viareggio e Venezia, ci spostiamo in Sicilia, precisamente ad Acireale. Qui il Carnevale è una festa particolarmente sentita e, accanto a sfilate in maschera, coriandoli e balli non poteva mancare tanto, tanto cibo.
Cosa si mangia nel Comune in provincia di Catania in questo periodo dell'anno? Quali sono le ricette tipiche e i dolcetti caretteristici del Carnevale acese?
Il Carnevale di Acireale (gemellato, tra l'altro, con quello di Viareggio) è considerato tra i più caratteristici di tutta Italia, sicuramente uno dei maggiori in Sicilia nonché uno dei più antichi. Le sue origini, infatti, risalgono già al 1500 e in paese è una festa a dir poco sentita. Le vie cittadine si popolano di bande, carri, gruppi in maschera che sfilano per Acireale rendendo la città un tripudio di colori e musica. E il cibo? Ovviamente il tanto amato food ricopre un ruolo di prim'ordine: quali sono i dolci più tipici della zona e durante il Carnevale?
Chiamate anche crispelle o sfinci, sono un dolce fritto a base di acqua, farina e lievito. Vengono farcite solitamente con cioccolata o con una crema di ricotta, guarnite con pistacchi e frutti canditi. In alcune versioni sono pure cosparse di zucchero e miele. Originariamente legati al 19 marzo, festa del papà, erano (e sono) conosciuti anche come sfinci di San Giuseppe.
Si tratta probabilmente della ricetta più nota del Carnevale, dolce diffuso in tutta Italia e conosciuto pure con il nome di frappe. Sono fascette di pasta frolla, cotte al forno oppure fritte, ricoperte con zucchero a velo o miele.
Dolce tipico siciliano (e a Palermo conosciuto come pignoccata) composta da un insieme di palline di pasta fritte e ricoperte di miele e zuccherini colorati. Una preparazione nota anche col nome di impannuccati.
Biscotti decisamente adatti per gli amanti del miele, son conosciuti localmente anche come ramuzzi, rami o rapi. Cambiano i nomi ma non la preparazione, povera e semplice negli ingredienti in cui è grande protagonista il miele del territorio.