Pasta, pane, parmigiano e perfino la pizza: la dieta dei calciatori per Euro 2024 curerà la pancia e la testa degli atleti guidati da mister Luciano Spalletti.
Per prepararsi al meglio a un importante evento sportivo è fondamentale non lasciare nulla al caso. Per questo motivo l'alimentazione gioca un ruolo fondamentale negli atleti, ancor di più se devono prepararsi a grandi eventi e gare ravvicinate come in occasione delle Olimpiadi o proprio degli Europei di calcio. Lo chef della nazionale è Claudio Silvestri, diventato famoso nel 2008 grazie a un iconico spot di una crema spalmabile, con lui ci sarà Matteo Pincella in qualità di nutrizionista: sono due veterani di questo tipo di competizioni, trovandosi nello staff della nazionale rispettivamente da venti e da otto anni. Vediamo insieme cosa prevede la dieta della nazionale.
La dieta degli atleti varia molto a seconda della propria nazionalità perché non dobbiamo mai dimenticare che è sì importante mangiare bene ma è altrettanto importante prendersi cura della propria psiche e che stare a tavola deve essere un "farmaco" naturale per il corpo e la mente. La tabella nutrizionale dei nostri calciatori ha al suo interno alcuni capisaldi della dieta mediterranea e della nostra cultura gastronomica: pomodori, pasta, pane, olio extravergine d'oliva, prosciutto crudo, parmigiano. Tutte cose che per gli italiani sono irrinunciabili: non devono rinunciarci neanche i ragazzi di Spalletti.
La Figc non prevede contaminazioni a tavola: i calciatori, scrive Men's Health, "mangeranno come se fossero in Italia, in maniera bilanciata, digeribile e gustosa al tempo stesso". La pasta avrà condimenti leggeri, sarà soprattutto pasta al pomodoro, ci sarà poi tanta carne bianca, pesce poco lavorato, verdura e frutta stagionale. Prima di un match le cose cambiano (e questo succede anche in campionato): a tavola ci si siede circa quattro ore prima e il menu prevede pasta lunga al pomodoro e parmigiano per avere un buon apporto di proteine e grassi buoni. Per il nutrizionista della nazionale è fondamentale tenere alto il morale del gruppo perché "si mangia prima con la mente e successivamente con lo stomaco", per questo motivo Spalletti e i suoi ragazzi provano a fare gruppo seduti a tavola, tra una chiacchiera e uno scherzo, senza alcun tipo di stress. Una regola non scritta del calcio prevede un pranzo di almeno 40 minuti: ci si alza tutti insieme da tavola e solo se lo dicono il mister o il capitano. La tradizione è mantenuta anche in nazionale, soprattutto perché il tecnico toscano ci tiene tantissimo a questo tipo di aggregazione.
Speriamo tutti che il cammino dell'Italia sia lungo e fruttuoso quindi Pincella e Silvestri hanno inserito anche gli "sgarri": una volta a settimana pranzo in libertà, la pizza per tutti dopo ogni vittoria.