Si entra ufficialmente nella top 7 dell'undicesima edizione di Masterchef. L'altra sera prove complicatissime, all'insegna della tecnica e del gusto. Con Massari la classica "strage" di pasticceria, poi arriva lo "scienziato" Giacomello e la sua cucina alla portata di tutti. Una dolorosa eliminazione.
Continua la scrematura all'interno della classe di Masterchef. Si inizia a scorgere in modo nitido il traguardo finale e tutti i concorrenti, chi più chi meno dichiaratamente, si vedono con la giacca da chef nella puntata conclusiva. Ieri sera due prove difficilissime e altrettante eliminazioni (una dolorosa). Protagonisti Iginio Massari e Terry Giacomello: tecnica la parola chiave, per la simpatia meglio vedersi su YouTube qualche vecchia puntata di Zelig.
La classe entra ufficialmente nella top 9 di questa undicesima edizione di Masterchef. I giudici iniziano a far venire l'acquolina in bocca ai concorrenti parlando già di finale, e c'è chi in modo più o meno esplicito ammette di voler puntare alla tanto agognata giacca bianca. "Inizio a dubitare di me stessa" confessa, dopo gli scivoloni della scorsa puntata Tracy, e se lo dice lei chissà cosa dovrebbero Polone e Nicky, due che probabilmente si chiedono come abbiano fatto ad arrivare fin qui. Il ragazzotto romano trapiantato a Londra però in questi due episodi saprà riscattarsi, e senza l'aiuto del suo cinghiale portafortuna dedicato alla ragazza (che sia stato forse questo il segreto?).
Nei primi minuti si registra il record di raccomandazioni per Federico, chiamato (quasi supplicato, anzi) a non esagerare nell'utilizzo di ingredienti e preparazioni. L'argentino, che con la sua camicia luccicante pare appena uscito da un dj set al Pacha di Ibiza, dimostrerà però di non avere memoria a lungo termine. O, semplicemente, di non saper ascoltare i consigli altrui.
Sotto la Mistery Box un ingrediente nuovo: acqua di mare, da poter utilizzare liberamente nella preparazione del piatto. Parola d'ordine: tecnica.
Passa il tempo e notiamo con piacere come le fuoriuscite lacrimali siano decisamente calate, e con altrettanto piacere la puntata scorre liscia senza che Christian giuri guerra al suo arcirivale Carmine. Il 18enne di Salerno affronta ogni prova come se dovesse riscrivere la storia della cucina: mentre tutti sono impegnati tra zuppe di pesce, gnocchetti e animelle, il nostro favorito di questa edizione realizza un'acqua di pomodoro con un velo di seppia, uva marinata e maionese di cozze e vongole. Semplicità.
"Fede devi usare solamente tre ingredienti" ammonisce Barbieri, "Va bene ne utilizzerò tre", ammette l'argentino. Più altri tre, tra i quali le ciliegie. Cogliere i consigli.
Nicky, intanto, in confessionale promette sempre scintille, poi si ritrova come ogni fine prova a non capire dove abbia toppato nella realizzazione del suo piatto. Ed è subito disperazione e rimorsi: disco rotto.
Dopo le cadute della scorsa settimana Carmine torna tra i migliori, assieme a lui Mime e, incredibile ma vero, Federico, il quale si è limitato a utilizzare solamente sei ingredienti (comunque il doppio di quelli raccomandati da Barbieri). La prova se l'aggiudica però Carmine, il cui piatto viene definito da Cannavacciuolo "Da ristorante stellato". Anche Christian si aggiunge ai complimenti, che tra i due stia nascendo del feeling?
Non si sa perché però Lia non sembra prenderla particolarmente bene, e difatti scoppia a piangere. Ma sono le prime lacrime da inizio puntata, quindi siamo buoni e sorvoliamo.
Probabilmente la prova più temuta di tutto Masterchef: la pasticceria. L'entrata in aula di Iginio Massari è degna di quella di Darth Vader in Guerre Stellari: Una nuova speranza. Il Maestro si presenta con la stessa simpatia ed empatia di un funzionario di Equitalia, e sembra non apprezzare particolarmente gli outfit di Federico e Nicky. La prova non è ancora iniziata e Massari sembra già contrariato. Lo sarà ancor di più al termine del test.
L'obiettivo è realizzare una perfetta glassa a specchio, su tortine dalla differente forma e dalle diverse difficoltà di realizzazione. Il passaggio in abbattitore rappresenta una tragedia per tutti quanti, la disperazione è totale e la gara, di fatto, è tra chi è riuscito a fare meno peggio degli altri. La prova dell'assaggio assume i contorni di un vero e proprio patibolo e a emergere è il concorrente che non ti aspetti: Nicky convince, così come Lia, ma è il ragazzo romano a spuntarla, nonostante una camicia che non sarebbe proprio tra le prime scelte di Massari in un negozio di abbigliamento.
Tra i peggiori Christian, Federico e Polone e a cadere, stavolta definitivamente, è il buttafuori romano. Dopo Mery saluta anche lui: meglio che Chris non si trovi più migliori amici all'interno della classe. Sentenza.
Seconda puntata all'insegna dello Skill Test e di una cucina dall'impronta domestica davvero alla portata di tutti: quella di Terry Giacomello, considerato tra gli chef più fantasiosi del panorama gastronomico italiano con alle spalle 4 anni al El Bulli di Adrià. In quanto a simpatia, però, meglio orientarsi altrove.
Filo conduttore della prova la capacità di trasformare le materie prime in nuove forme e consistenze attraverso tecniche (distribuite sui classici 3 step) come la liofilizzazione, l'osmosi e la denaturalizzazione.
Nicky, ancora lui, è il primo a salire in balconata, mentre la povera Mime si ritrova a dover aggiungere al suo vocabolario italiano nuove, difficili, tre parole. Sembra però non aver perfettamente chiare le rispettive tecniche. La giapponese si ritrova all'ultimo step dello Skill Test assieme a Elena e Federico (entrati a gara in corso), il quale preso dalla foga e dalla voglia di dimostrare si ritrova a maneggiare una quantità infinita di ingredienti. Barbieri trasalisce e cerca di riportarlo sulla retta via, ma senza risultato.
Alla fine, però, il dj si salva nuovamente per il rotto della cuffia, con Mime costretta ad abbandonare la cucina di Masterchef tra il dispiacere generale. Se ne va però con il sorriso, e diventa anche il primo concorrente a richiedere esplicitamente a Cannavacciuolo una pacca sulla schiena. Con l'uscita della guida turistica si entra quindi nella top 7: la finale è sempre più vicina e la posta in gioco, così come la pressione, è sempre più alta.
Ma che cosa abbiamo imparato da questa serata di Masterchef? Che le persone con cui lega maggiormente Chris stanno inesorabilmente cadendo una dopo l'altra, che Massari "non batte mai gli occhi" e che forse, sotto sotto, Nicky è il Monir di questa edizione. Soprattutto, però, date la giacca bianca a Carmine e speditelo direttamente in finale. Agli altri il compito di raggiungerlo. Anche perché non vorremmo che nelle prossime settimane Christian inizi a considerarlo come suo nuovo miglior amico…
Foto screen da Sky Uno