Siamo ufficialmente nel pieno della primavera, la stagione simbolo di rinascita e rinnovamento. Quale momento migliore, se non questo, per fare il carico della frutta e della verdura più ricchi di acqua e disintossicanti? Dalle erbe spontanee e amare fino ai fagiolini più teneri e fragranti, dalle fragole più dolci alle primissime albicocche, scopriamo insieme cosa comprare al banco del mercato. Con un occhio attento anche a quello che accade in pescheria.
Siamo nel pieno della primavera, la stagione più bella dell'anno, emblema di risveglio e rinascita dal lungo inverno. Le giornate si fanno più lunghe e luminose, le temperature decisamente più miti e anche sui banchi dei mercati la natura offre il meglio di sé. Dalle verdure a foglia verde, dalle proprietà disintossicanti e antinfiammatorie, ai legumi freschi, da sgranare e impiegare in ricette tipiche della tradizione popolare, fino alla frutta più dolce e colorata, come fragole, nespole e le primissime ciliegie.
Anche in pescheria la parola d'ordine è stagionalità, fondamentale per acquistare pesce freschissimo, ricco di sostanze preziose e anche più economico. In tarda primavera e in estate i mari sono molto più pescosi, e dunque generosi, quindi è tempo di fare il pieno di acidi grassi omega-3 con alici, sgombri, saraghi, sardine, naselli, cefali e gallinelle, da cuocere al forno o gustare in ricche e fragranti zuppe miste.
Questo è soprattutto il tempo delle uova, alimento simbolo di fertilità e rinnovamento vitale. Le galline le depongono in armonia con le ore di luce solare, motivo per cui da aprile a settembre ve ne sono in abbondanza. Ovviamente, stiamo parlando di uova da animali liberi e felici, cosiddetti "razzolanti", certamente non quelli allevati in gabbia. Per godere dei loro portentosi benefici, sceglietele biologiche (ancora meglio del contadino di fiducia), e cucinatele secondo metodi di cottura semplici, per preservarne l'ottima digeribilità, lasciando il tuorlo morbido e fondente: ben lontano dal causare ipercolesterolemia – ormai sono tantissimi gli studi che smentiscono questa falsa credenza – il colesterolo presente in esso svolge, invece, un ruolo fondamentale nell'assorbimento della vitamina D ed è importante al mantenimento di un buon equilibrio endocrino e metabolico. Il modo migliore per gustarle? Cuocetele al vapore, in camicia o à la coque e abbinatele ad asparagi o ad agretti, vegetali tipicamente primaverili e dalle straordinarie capacità detox.
Come dicevamo, la primavera non è solo il risveglio della natura, ma è soprattutto il rinnovamento a un livello molto più profondo, che riguarda ogni singola cellula del nostro corpo. In questa fase è importante prestare attenzione a fegato, organo detossificatore per eccellenza, stomaco, che tende a diminuire la sua funzionalità durante i cambi di stagione, polmoni, per i problemi di asma, e infine pelle.
Cosa fare dunque? Innanzitutto tenere alta l'idratazione, bevendo molto e mangiando tanti vegetali ricchi di acqua e poveri di calorie. Iniziare ogni pasto con un pezzetto di verdura cruda, per stimolare la digestione, e stimolare e sostenere questi organi consumando erbe spontanee, come l'ortica, la borragine e il tarassaco, e amare, come le cicorie, la rucola e la catalogna. Per le allergie stagionali, è preferibile limitare latticini, dolci e zuccheri semplici, aumentando il consumo di porri, aglio, cipollotti e zenzero. Ottime le centrifughe o gli estratti, a cui aggiungere una manciata di spinacini freschi e qualche carota, per preparare la pelle all'esposizione solare.
Il colore verde, in tutte le sue sfumature, continua a dominare i banchi dei mercati: insalatine da taglio, bietole, ma anche asparagi, agretti e gli ultimissimi carciofi della varietà mammola. Le abbiamo già gustate durante il mese di aprile, magari nelle primissime scampagnate al parco (insieme all'amato pecorino romano), ma non ci stuferemmo mai delle fave, legumi ricchi di fibre vegetali e proteine, protagoniste indiscusse di numerose ricette tipiche della tradizione contadina regionale.
Rimanendo in tema di legumi, impossibile dimenticare i piselli che, teneri e freschissimi, possono essere gustati anche crudi, oppure appena sbollentati per preservarne la piacevole croccantezza: ideali in minestre, risotti, paste brodose o contorni, possono essere abbinati anche a spezzatini, arrosti e omelette, a cui doneranno colore e dolcezza. Ricchi di acqua e particolarmente digeribili, sono ideali anche per chi soffre di meteorismo intestinale e non può esagerare con le leguminose in generale; fonte preziosa di vitamine, sali minerali e acido folico, contengono numerose sostanze antiossidanti, di cui è bene fare incetta proprio ora.
Sempre appartenenti alla famiglia delle leguminose, ma trattati più come vegetali, fanno capolino tra i banchi dei mercati i primi fagiolini: chiamati anche tegoline o cornetti, sono i baccelli ancora acerbi della pianta del fagiolo: leggeri e ipocalorici, sono diuretici e un'ottima fonte di fibre e sali minerali, insomma la scelta vincente per chi segue un'alimentazione sana ed equilibrata, al di là delle mode del momento o della fatidica, quanto temuta, "prova costume". Scottateli brevemente in acqua, per mantenerli leggermente croccanti e preservarne tutte le sostanze nutritive, e gustateli come contorno, magari in abbinamento alle patate novelle lesse, conditi con un'emulsione di olio, succo di limone e sale. Un piccolo trucchetto: una volta bolliti, passateli sotto un getto di acqua e poi lasciateli raffreddare in una ciotola con acqua fredda e ghiaccio; in questo modo manterranno il loro bel colore verde brillante e una consistenza molto piacevole.
A maggio possiamo trovare anche i primissimi pomodori e zucchine che, con il loro sapore dolce ed esplosivo, preannunciano l'arrivo della stagione estiva. E se parliamo di zucchine, vanno citati i fiori di zucca (o di zucchina per l'appunto), tra gli ortaggi più tipici della stagione primaverile. Sfiziosi e scenografici, si caratterizzano per il sapore delicato e l'aroma tenue, ma persistente, esaltato dagli ingredienti a cui sono accostati e dai metodi di cottura con cui vengono trattati. La "morte loro"? Farciti con mozzarella e alici, passati in una pastella corposa e poi fritti in olio bollente fino a doratura: l'antipasto più tipico della cucina romana.
Se tra marzo e aprile le abbiamo viste sbucare, timidamente, tra i banchi del nostro fruttivendolo di fiducia, questo è il mese ideale per farne incetta. Parliamo delle fragole, il frutto simbolo della stagione, che in queste settimane sono particolarmente rosse, succose e zuccherine. Servitele al naturale, o in una meravigliosa tagliata di frutta mista, e gustatele a fine pasto o come spuntino appagante e leggerissimo: ricche di acqua e povere di calorie, sono una fonte preziosa di fibre, vitamina C e sali minerali, come potassio, calcio e fosforo. Dall'aspetto romantico e di grande effetto, si prestano a dare vita a torte, tiramisù e dolci al cucchiaio golosi e perfetti per le occasioni di festa più speciali.
Maggio è anche il periodo giusto per assaporare le prime nespole, in particolare quelle della varietà giapponese (ma l'origine, in realtà, è cinese); dalla polpa succosa e dal gusto dolce, a piena maturazione, è un frutto ricco di fibre, in particolare di pectina, vitamina A e sali minerali importanti, come calcio, fosforo e soprattutto potassio. Versatili e gustose, il loro impiego d'elezione è sicuramente quello che le vede protagoniste di marmellate, torte e plumcake, ma nulla vi vieta di impiegarle in ricette salate creative e sfiziose. Tagliatele a fettine e fatele saltare in una padella con un filo di olio, sfumando con un goccio di aceto; aggiungete un filo di miele, frullate e servite insieme a un filetto di maiale o a un arrosto di vitella.
A fine mese, invece, possiamo trovare le primissime ciliegie, in particolare quelle della varietà Bigarreau Moreau, di grandi dimensioni e dalla polpa soda e di colore rosso intenso. Da sempre tra i frutti più amati, sono non solo irresistibili, ma anche una fonte preziosa di vitamina A e C, ferro, calcio, magnesio e potassio; contengono inoltre melatonina, fondamentale per regolarizzare il ritmo sonno-veglia che, proprio durante i cambi stagionali, può subire qualche alterazione. Fresche e succose, si dimostrano molto versatili in cucina: sempre pronte ad esaltare qualunque crostata, strudel o clafoutis vogliate, vi sorprenderanno in abbinamento a risotti, secondi di carne e fresche insalate.
Gli amanti della tintarella potranno iniziare a preparare la pelle con le albicocche: tra le varietà precoci, troviamo la Pindos, disponibile dalla fine del mese, e la Thyrintos, tipica dei territori del Nord Italia, che matura la prima settima di giugno; ancora la Precoce Cremonini, di origine romagnola, e la Caldesi, una nuova varietà di buona diffusione che, come tutte le precoci, si caratterizza per un gusto meno intenso.
Tanto quanto la frutta e la verdura, anche il pesce ha la sua stagionalità. In questo periodo in particolare, dalla fine della primavera a tutta l'estate, i mari sono estremamente pescosi e generosi. Cosa possiamo acquistare nella nostra pescheria di fiducia? Intanto, scegliete sempre delle specie ittiche di piccola pezzatura e meno note: altrettanto gustose di quelle più "blasonate", vi assicurano le giuste sostanze nutritive e un bel risparmio anche a livello economico. E salute e portafoglio ringraziano.
Il nostro mar Mediterraneo ci fa soprattutto dono dell'ottimo pesce azzurro, cosiddetto "povero", ma ricchissimo in realtà di acidi grassi omega-3; tra questi, alici, acciughe e sarde che, con le loro carni sode e un sapore deciso, sono perfette da abbinare alla pasta, cuocere al forno, friggere o per dare vita a piatti tipici della tradizione italiana (leggi le sarde in saor o alla beccafico). Ma non finisce qui: oltre al pesce spada, da preparare alla griglia o farcito con pecorino, pangrattato, uvetta e pinoli, per ottenere dei gustosi involtini, scegliete sugarelli, fragolini, naselli, cefali, gallinelle e triglie, con cui realizzare gustose zuppe di mare. Potete anche sbizzarrirvi con gamberetti rosa, seppie, vongole e cozze: con quest'ultimi preparare un bel sauté, da servire in occasione di una cena in terrazza con gli amici. Obbligatoria la scarpetta con del pane casereccio, tagliato a fettine e tostato in forno.