Un'inchiesta sotto copertura di Essere Animali fa luce sugli allevamenti a Verona che producono il pollo per Kfc Italia. Gli uccelli vengono presi a calci, lanciati e lasciati agonizzare per giorni con le ferite aperte.
L'inchiesta di Essere Animali sugli allevamenti intensivi che forniscono i polli a Kfc Italia fa emergere un quadro davvero osceno della situazione con i poveri pennuti, abbandonati a se stessi con ferite ancora aperte e sanguinolente, pulcini lanciati senza pietà dall'interno di una scatola, altri ancora presi a calci e costretti in gabbie strettissime. L'associazione animalista ha realizzato un'indagine sotto copertura in quattro allevamenti intensivi del veronese che riforniscono la filiale italiana della multinazionale del fast food.
"Animali agonizzanti e con ferite aperte, violenze degli operatori, petto e zampe bruciate, diverse decine di polli morti ogni giorno: ecco cosa ritraggono alcune delle scioccanti immagini raccolte in quattro allevamenti di polli di un fornitore del marchio KFC in Italia situati nella provincia di Verona. Si tratta di enormi capannoni industriali, che a pieno ritmo producono circa 300 mila polli ogni 60 giorni" scrive sul proprio sito Essere Animali. Al momento Kfc, pur essendo stata contattata da numerose redazioni, ha deciso di non rilasciare dichiarazioni ma si è resa disponibile a chiarire la propria posizione nelle prossime ore.
Il report mostra le violenze perpetuate dai lavoratori sugli animali che vivono in condizioni davvero disumane. Raggiungono il peso "ideale" per la macellazione in tempi rapidissimi, così veloci che rendono impossibile il movimento degli animali perché l'ingrossamento eccessivo del petto e la deformazione degli arti porta agli animali numerose malattie oltre alle lesioni a tibia e metatarso. Lesioni che, neanche a dirlo, portano ulteriore dolore e non vengono minimamente curate dai veterinari. Sono i cosiddetti polli broiler.
Secondo Essere Animali i polli restano incastrati nelle mangiatoie perché sono troppo piccole per le loro dimensioni, questo porta gli animali a ferirsi per liberarsi con lesioni che restano aperte per giorni. Più di qualcuno non sopravvive a questa agonia: il report mostra centinaia di carcasse, anche in stato di decomposizione, la qual cosa porta ulteriori malattie ai polli in vita. La trasmissione di agenti patogeni e le condizioni in cui vivono i polli li spingono al cannibalismo: si mangiano tra di loro, acuendo la sofferenza e contribuendo ai rischi sanitari sia per gli animali sia per gli umani che poi mangiano le cose di Kfc. I cadaveri prima o poi vengono prelevati dai pollai: gettati in dei secchi e abbandonati per giorni all'esterno di un capannone.
"Kfc — scrive Essere Animali — si vanta da sempre dell'originalità della sua ricetta del pollo fritto, ma le immagini che diffondiamo oggi mostrano un ingrediente che è rimasto segreto per troppo tempo: la sofferenza dei polli. KFC Italia è infatti tra le aziende a non avere ancora sottoscritto lo European Chicken Commitment (ECC), una serie di criteri minimi di benessere animale che puntano a ridurre la sofferenza dei polli attraverso l’adozione di specifiche politiche aziendali. Tra queste, quella di evitare l’utilizzo di razze selezionate geneticamente per ottenere una crescita eccessivamente rapida. È ora che KFC faccia di più e si unisca alle oltre 300 aziende in tutta Europa ad aver già aderito all’ECC, come ha già fatto in Paesi quali la Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Svezia, Regno Unito e Irlanda". I menu completi a 10 euro vanno sostenuti in qualche modo e a rimetterci c'è sempre qualcuno. In questo caso a rimetterci le penne sono i polli.