Un corso di studi, di durata triennale, incentrato sulla cucina e sulle tradizioni gastronomiche di montagna. A promuovere il progetto, presso l'Università di Bolzano, lo chef tristellato Norbert Niederkofler.
La cucina di montagna diventa oggetto di un nuovo, innovativo, corso di studi. Presso l’Università di Bolzano, tra le più attente alle tematiche legate ad ambiti gastronomici, pochi giorni fa è stato promosso un progetto che pone il cibo d’altura al centro dell’attenzione dell’Ateneo.
Merito è, anche, di Norbert Niederkofler, chef del ristorante tre stelle Michelin St. Hubertus (a San Cassiano, in provincia di Bolzano), che storicamente, e coerentemente con il luogo in cui opera, ha messo i prodotti di montagna al centro della sua idea di cucina. La laurea triennale si pone lo scopo di “… insegnare quanto la natura ci offre, per onorare quanti con fatica la custodiscono per produrre materie alimentari. Solo poi, in terz’ordine conta la bravura nell’elaborazione gastronomica. Senza l’apporto prioritario della natura e il ruolo determinante dei contadini, la cucina non riuscirebbe ad esprimersi”, come ha detto lo chef in fase di presentazione del nuovo corso di studi in partenza nel prossimo autunno.
Il progetto vede la luce dopo circa 5 anni, serviti a tradurre in chiave pratica le idee, le iniziative e i programmi che ruotano attorno alla cucina di montagna. Il corso sarà a numero chiuso, riservato a 30 studenti.
Il corso triennale si terrà in inglese, italiano e tedesco, e ha l’obiettivo di formare professionisti ed “… esperti di enogastronomia in grado di conferire agli alimenti uno status culturale basato sulla filosofia “Cook the Mountain” dello chef tristellato Norbert Niederkofler e di Paolo Ferretti, e così attribuire loro una nuova identità”, come si legge sul sito dell’Ateneo trentino nella pagina dedicata al corso.
Il progetto si pone l’obiettivo, oltre a valorizzare la gastronomia di montagna e riscoprire la biodiversità del posto, anche di esaltare i piccoli produttori e con loro la cultura locale, con tutte le tradizioni e gli usi che si “celano” dietro la cucina autoctona.
Una grande soddisfazione, in primis, proprio per lo chef Niederkofler, il quale da anni si sta battendo per riuscire a promuovere degnamente i prodotti montani e la cucina d’altura. Una filosofia in cui è centrale anche la lotta allo spreco alimentare, tramite l’utilizzo di tutta la materia prima a disposizione. Alla fine del percorso universitario gli studenti avranno sviluppato strategie gestionali, capacità di critica enogastronomica, skills in ambito di economia agroalimentare e di promozione alimentare.
Il corso di studi triennale non è concentrato esclusivamente sul territorio sud tirolese e alpino, ma ci sarà spazio anche per la gastronomia di montagna di altri Paesi. Al chilometro zero, insomma, viene preferito il chilometro “alto” e ampio, per regalare alla tradizione culinaria montanara lo spazio che merita all’interno di un piano di studi completamente dedicato. Il progetto, ha specificato il rettore dell’Università, è un unicum nel suo genere in tutta Europa. Alla fine del corso gli studenti potranno effettuare uno stage presso AlpiNN – Food Space & Restaurant, il ristorante di Norbert Niederkofler e Paolo Ferretti a Plan de Corones.
Tutte le info sul corso di studi sono disponibili sul sito ufficiale dell’Università.