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5 Marzo 2024 15:00

Consuma di più il forno o la friggitrice ad aria? Confronto e calcolo del prezzo

La friggitrice ad aria sulla carta sarebbe più cara rispetto al forno che, però, necessita di tempi di utilizzo più lunghi, tra preriscaldamento e cotture prolungate, diventando così più dispendioso.

A cura di Federica Palladini
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Il consumo di energia elettrica è strettamente legato all’uso degli elettrodomestici che si hanno in casa, dalla lavatrice al ferro da stiro, passando per quelli (numerosi) che riguardano la cucina, come il frigorifero, la lavastoviglie, il forno e la friggitrice ad aria. Quest’ultima si piazza come una delle new entry più comuni degli ultimi anni, che in poco tempo ha conquistato tantissimi estimatori. Confrontandola con un forno elettrico, in media la friggitrice ad aria consuma di più, ma per dare un giudizio complessivo di efficienza legata ai costi bisogna tenere conto di molteplici fattori, tra cui le tempistiche di permanenza dei cibi all’interno, che nel forno sono tendenzialmente più lunghe, visto che buona parte delle ricette prevede una fase di preriscaldamento e/o cotture prolungate.

Uno dei vantaggi certificati della friggitrice ad aria è, invece, proprio l’ottimizzazione dei tempi, che possono ridursi anche della metà. Questo elettrodomestico funziona con lo stesso principio di un forno ventilato – la tipologia che meglio si presta come metro di paragone in fatto di consumi – che sfrutta il circolo di aria calda propagato dalla ventola nella camera chiusa, assicurando agli alimenti una cottura uniforme e senza l’utilizzo di condimenti eccessivi, in un’ottica che unisce attenzione alla salute e praticità. Vediamo più nel dettaglio quale dei due elettrodomestici incide maggiormente sulla bolletta.

Conviene di più il forno o la friggitrice ad aria sulla bolletta?

Sulla carta, è la friggitrice ad aria a consumare di più, aggirandosi tra i 1,200 watt (Wh) e i 1,700 watt, mentre il forno elettrico si attesta attorno ai 900 Wh e 1,500 Wh. Entrambi fanno parte degli elettrodomestici più energivori, che hanno bisogno di un gran dispendio di energia per funzionare. Il fattore tempo di cottura, come visto in precedenza, però, penalizza in bolletta il forno che necessita di un utilizzo più lungo: la capienza della camera è maggiore (dai 50 litri per un modello standard ai 35 per uno più piccolo) rispetto a quella della friggitrice ad aria (dai 4-6 litri per 5 persone ai 6-8 per 6, ma ci sono anche da 2-3 litri per 2 persone): significa che la modalità ventilata del forno riscalda molto più lentamente di quella della friggitrice, che sfrutta al meglio la relazione tra velocità, potenza e calore.

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C’è da sottolineare che le airfryer per diventare buone alleate del portafoglio devono essere scelte a seconda delle necessità, usate e mantenute con cura: per esempio, non comprarne una di dimensioni eccessive se si è solo in due persone o calibrare bene le porzioni nella vaschetta, per evitare che questa risulti mezza vuota o troppo piena, alterando i tempi e i risultati di cottura. La friggitrice, come il forno, va sempre pulita, al fine che incrostazioni o residui di cibo non ostacolino la circolazione del calore.

Senza dubbio, per un maggior risparmio, bisognerebbe optare per la classe energetica più alta, visibile in etichetta, che condiziona gli sprechi in entrambi gli elettrodomestici: una classe A garantisce una migliore efficienza, contribuendo nel lungo periodo a calibrare la spesa in bolletta. Nonostante forno ventilato e friggitrice ad aria possano avere delle funzioni simili, uno non sostituisce l’altra: nel quotidiano, per ricette poco complesse e rapide, la seconda si rivela utile e conveniente.

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Quanto consumano la friggitrice ad aria e il forno in un'ora?

Stabilire il consumo in euro degli elettrodomestici all’ora è possibile facendo questo percorso di calcolo: si moltiplica la potenza in watt del macchinario (riportata sulla confezione) per le ore di utilizzo. Poi la si divide per 1000 – andando così a ricavare i kilowattora (kWh), ovvero la misura dell’energia di cui ha bisogno l’apparecchio per svolgere un determinato lavoro – e poi la si moltiplica ulteriormente per il prezzo dell’energia elettrica, che non è assoluto, ma dipende dalla tariffa dell'operatore scelto.

Per poter realizzare una valutazione approssimativa, ovviamente di media, si può fare riferimento alle stime dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), aggiornato per trimestri, e che a gennaio 2024 dava il costo di 0,12209 euro per kWh. Applicando la formula nel forno, usando come parametro il consumo di 1000 watt per un’ora di impiego, il risultato sarà di 12 centesimi, mentre facendo la media di 1500 watt per la friggitrice ad aria, la cifra è di 18 centesimi di euro.

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