Leggero, semplice e versatile, il petto di pollo è un alimento passepartout che si adatta a diverse preparazioni: ecco come renderlo morbido e saporito in tutte le occasioni, evitando che si rovini seccandosi.
Il petto di pollo è spesso considerato un ingrediente da scegliere quando si vuole preparare qualcosa di semplice e veloce, senza badare alla gratificazione. Eppure, questo taglio così popolare può diventare protagonista di ricette creative e saporite altrettanto facili e rapide da realizzare, coniugando gusto e praticità. Il petto di pollo, oltre a essere versatile, si abbina con salse, spezie ed erbe aromatiche che danno maggiore personalità alla carne, migliorandone anche la consistenza, spesso punto dolente in quanto tende a seccarsi in cottura. Vediamo come si valorizza in cucina, partendo da un acquisto di qualità e seguendo alcuni trucchi e consigli per renderlo appetitoso.
Prima di mettersi ai fornelli è bene sapere le caratteristiche dell’alimento che abbiamo di fronte. Il petto di pollo è il taglio più magro e pregiato del volatile, è ricco di proteine e povero di grassi: la sua carne bianca ha un sapore delicato ed è molto digeribile, tanto che è una delle più usate nelle diete dei più piccoli e degli anziani, di chi pratica sport e di chi opta per un’alimentazione light. Per questo si rivela una base passepartout per molteplici piatti, facendo attenzione a due dettagli in particolare, strettamente legati tra loro: deve essere sempre cotto alla perfezione (vietato mangiare pollo crudo) e allo stesso tempo non deve asciugarsi, risultando altrimenti secco e stopposo, poco piacevole mentre lo si mastica.
Non servirebbe neppure dirlo: sulla realizzazione finale della ricetta scelta influisce molto la qualità della carne che si compra. I polli sono tra gli animali più soggetti alla piaga degli allevamenti intensivi, con impiego di mangimi artificiali che ne forzano la crescita al fine di avere a disposizione esemplari pronti alla macellazione in tempi ridotti: è il caso dei polli broiler, che finiscono nei piatti degli ignari consumatori. Per questo, è consigliabile puntare su una materia prima biologica, dove il benessere animale si lega a quello della salute umana. Non diciamo che dovremmo optare per i costosissimi polli di Bresse, che difficilmente rientrano nei conti economici di una famiglia, ma senza dubbio porci delle domande se il prezzo è molto basso rispetto alle quantità e preferire un pollo ruspante quando possibile. Per risparmiare, al supermercato scegli il petto intero e non già tagliato a bocconcini o straccetti (si fa facilmente da sé), mentre il colore non sempre influisce sul livello: giallo o rosa, con marezzatura assente o appena accennata.
Regola fondamentale: non va mai consumato crudo, così come la carne del pollo in generale, che è soggetta a contaminazioni batteriche tra cui la salmonella. In termini di sicurezza alimentare, quindi, la temperatura interna del petto deve oscillare tra i 73 °C e i 75 °C. Cuocere bene significa però rischiare di prolungare troppo la cottura, eliminando sì i microrganismi potenzialmente dannosi, ma anche succosità e morbidezza. Come comportarsi? Ecco alcuni suggerimenti:
Marinare la carne prima della cottura, inoltre, è un’ottima strategia per mantenerla morbida e, specialmente nel caso del pollo, aiuta anche a insaporirla. Lasciare qualche ora il petto in frigorifero tagliato a tocchetti e mescolato in una ciotola con yogurt, senape, spezie (tipo paprika o curcuma) e limone, per esempio, si rivela una modo efficace per dargli tenerezza; più semplice e leggera la marinatura a base di olio extravergine d'oliva, succo di limone (o arancia) ed erbe aromatiche.
Il petto di pollo può essere considerato alla stregua di una tela bianca pronta per essere dipinta. Le spezie come paprika, curry, cumino e zenzero regalano un tocco esotico, mentre le erbe aromatiche tipo rosmarino, timo e salvia sono perfette per piatti mediterranei. Come visto, usare lo yogurt e la senape è un espediente per conferire tenerezza, ma anche cremosità: stessa funzione assolvono la panna fresca o il latte di cocco, da unire in cottura, con quest’ultimo che aggiunge un’interessante aromaticità (provalo nella Tom Kha Gai, una squisita zuppa thailandese). Se ami le panature, il petto di pollo si presta a giocare con le consistenze non solo del trio farina-uovo-pangrattato, ma anche di mandorle, noci, pistacchi, cornflakes, sotto il segno della croccantezza. Gli abbinamenti, in conclusione, spaziano dalle verdure grigliate o in padella alle insalate fresche, passando per patate fritte o arrosto: immagina un contorno, vedrai che combacerà.