L'anguilla è un prodotto diffuso da Nord A Sud, soprattutto nel periodo natalizio: ma qual è la differenza con il capitone? Ecco tutto quello che devi sapere sulle differenze fra anguilla e capitone.
Anguilla e capitone: due nomi, un solo pesce. Spesso utilizzati come sinonimi, questi termini in realtà indicano due stadi di sviluppo dello stesso esemplare: l'anguilla europea (Anguilla anguilla). Ma quali sono le differenze tra questi due nomi? E perché è nata questa distinzione?
L'anguilla è un pesce teleosteo della famiglia dei Anguilliade, si tratta di particolari pesci dotati di uno scheletro osseo, caratterizzati dal corpo a sezione rotonda, serpentiforme, e da una pelle scivolosa composta da squame piccolissime. Ma qual è la vera differenza tra anguilla e capitone? In realtà si tratta dello stesso pesce: gli esemplari maschi vengono chiamati anguilla e sono più piccoli, mentre gli esemplari femmina, sono chiamati capitone e sono decisamente più grandi. Vediamo nel dettaglio tutte le differenze.
L‘anguilla è un pesce dalla forma allungata e serpentiforme, molto particolare e affascinante. Appartiene alla famiglia delle Anguillidae e comprende diverse specie, tra cui l'anguilla europea (Anguilla anguilla), la più diffusa nei nostri mari e fiumi. Ha un aspetto particolare che, come dicevamo, lo fa somigliare a un serpente: ha un corpo cilindrico, la pelle è liscia e lucente, il colore varia dal verde oliva al marrone scuro sul dorso e dal giallo al bianco sul ventre. Può raggiungere dimensioni notevoli, soprattutto le femmine, che possono superare il metro di lunghezza e i 6 kg di peso. I maschi sono generalmente più piccoli.
L'anguilla vive in acque dolci, salmastre e marine, come fiumi, laghi, lagune e mari. È un pesce eurialino, ovvero capace di adattarsi a diverse salinità dell'acqua. Il suo ciclo vitale dell'anguilla è molto particolare e complesso e anche per questo si tratta di una specie a rischio estinzione. Nasce nell'Oceano Atlantico, nel Mar dei Sargassi, e poi intraprende una lunga migrazione verso le acque dolci europee, dove cresce e si sviluppa. Raggiunta la maturità sessuale, torna nell'Oceano per riprodursi e morire. In Italia l'anguilla viene pescata soprattutto nelle lagune Venete e di Comacchio e nel lago di Bolsena: si tratta di uno dei pesci più cucinati a Natale, soprattutto a Napoli.
Ma, allora, qual è la differenza con il capitone? Si tratta dello stesso pesce, ma a due stadi diversi di crescita. Spesso questa differenze combacia anche con la differenziazione di genere.
Perché questa distinzione? In passato, in alcune regioni d'Italia, soprattutto in quelle dove la pesca dell'anguilla era più diffusa, si è consolidata questa distinzione tra i due sessi, attribuendo loro nomi diversi. Un'altra differenza ravvisabile a posteriori è il costo: il capitone, per le sue dimensioni maggiori e la sua carne più pregiata, è generalmente più ricercato sul mercato e ha un prezzo più elevato.
L'anguilla che troviamo solitamente sulle nostre tavole è il capitone, gli esemplari femmina più grandi. Viene venduta viva, in apposite vasche riempite con acqua dolce: ma non è indispensabile acquistarla viva.
Sebbene in passato fosse più comune trovare l'anguilla viva nei mercati ittici, oggi è possibile trovarla anche:
Sia che tu scelga l'anguilla viva o già pulita, assicurati che la carne sia soda ed elastica, gli occhi brillanti e le branchie di un rosso vivo: evita esemplari con odore sgradevole o pelle secca. Se possibile, scegli anguilla di provenienza locale o da zone note per la qualità del prodotto. Il periodo migliore per acquistare l'anguilla è l'autunno e l'inverno, quando i capitoni sono più grassi e saporiti.
Una volta acquistata l'anguilla va conservata in frigo per 12 ore al massimo, oppure puoi congelarla e consumarla entro 2 mesi.
L'anguilla è considerata un alimento prelibato e viene cucinata in umido, alla brace, fritta, in base alle diverse tradizioni regionali. A Napoli, la sera della Vigilia di Natale non può mancare il capitone in umido oppure fritto, che poi viene riproposto il giorno successivo "alla scapece", cioè con una marinatura a base di aceto. In quest'ultimo caso, il capitone si taglia in tranci di circa 10 cm, si infarinano bene e poi si friggono in olio bollente: infine vengono insaporiti con foglie di alloro e serviti calde.
Una versione particolare del capitone in umido è quella romana: in questa ricetta il capitone viene cotto a fuoco lento in un sugo di pomodoro, con l'aggiunta di cipolle, pinoli, uvetta e spezie. se cerchi un modo semplice per gustare la carne delicata dell'anguilla basterà grigliarla: condisci i tranci con olio, sale, pepe e rosmarino, cuocili sulla griglia ben calda fino a doratura. Puoi anche cucinarla in forno, condendola con olio extravergine ed erbe aromatiche. Tipica del Veneto è l'anguilla in tecia, una ricetta in cui l'anguilla viene tagliata a pezzi, infarinata e rosolata in padella con aglio e prezzemolo.