Ci piacciono i coni, ci piace mangiarli d'estate, a casa e prevalentemente al gusto cioccolato. Questo è quanto dice la ricerca dell'Istituto del Gelato Italiano.
Tutti, o quasi, amano il gelato a prescindere dalle stagioni e dai gusti disponibili. In Italia abbiamo alcuni dei più importanti maestri gelatieri al mondo, che grazie alla propria arte portano il gelato artigianale a livelli di assoluta grandezza, ma possiamo vantare anche una solidissima tradizione sul gelato confezionato. Proprio su questo prodotto si basa la ricerca BVA-Doxa commissionata dall'Istituto del Gelato Italiano: che tipo di gelato confezionato mangiano i nostri concittadini?
L'accezione moderna del gelato confezionato è abbastanza negativa: l'81% degli intervistati pensa che contenga tanti conservanti, percentuale di diffidenti che sale ulteriormente tra i più giovani. In realtà questa convinzione è del tutto errata: il gelato confezionato è sempre senza conservanti. L'Unione Europea non autorizza alcun tipo di additivo nel gelato, la conservazione è data dalla continuità della catena del freddo. Le basse temperature sono le uniche "sostanze conservanti" di questo tipo di prodotto.
La storia d'amore tra l'Italia e il gelato industriale ha, in realtà, radici molto profonde. Lo vediamo quasi come un'americanata ma il primo gelato confezionato della storia è il Mottarello, nato nel 1948. Questo è anche uno dei prodotti industriali alimentari più longevi della storia: dalla sua nascita non è mai cambiato, con un cuore di panna e un guscio sottile di cioccolato croccante. L'ideatore è quel genio di Angelo Motta, fondatore dell'omonima azienda che ha rivoluzionato il mondo dei dolci. Motta acquista dei macchinari americani durante la guerra e riesce a "costruire" qualcosa di buono sullo stecchetto di legno. Penserai che in poco tempo gli americani possano aver acquisito le conoscenze necessarie, ma non è così. Non solo il Mottarello risulta essere il primo gelato confezionato di sempre, ma italiani sono anche il secondo, terzo e quarto in classifica. Nel 1955 arriva la Coppa del Nonno, sempre della stessa marca, nel 1958 arriva il Cornetto, creato in una gelateria artigianale di Napoli e poi acquistato da Algida, per terminare con il Barattolino di Sammontana nel 1959, il primo pensato per essere consumato direttamente a casa, con i primi freezer arrivati in Italia.
La ricerca dell'IGI, pubblicata nel 2022, ci offre spunti molto interessanti: ben il 98% degli italiani mangiano questo tipo di gelato in estate, ma la maggior parte ha ammesso di consumarlo anche in primavera e qualcuno in inverno. Preferiamo gustarcelo di pomeriggio (66%), ma quasi il 50% lo apprezza anche a fine cena. Il gelato confezionato preferito è con il cono: nonostante sia visto come uno street food, il suo consumo avviene quasi sempre tra le mura domestiche.
I ricercatori hanno chiesto perché preferiscano il gelato industriale e ben il 33% degli italiani ha citato la "porzionatura" come principale vantaggio: a ognuno il proprio gelato, con la propria etichetta, così da conoscere esattamente i valori nutrizionali assunti e la qualità dell’alimento. Al secondo posto un'altra apprezzata caratteristica: la costanza. Il gelato possiamo acquistarlo a Trento o a Pantelleria, il gusto resterà lo stesso e questo è fondamentale per il 28% degli intervistati. Al terzo posto un altro tema molto dibattuto: il 15% degli italiani compra il gelato confezionato per gli alti standard igienico-sanitari a cui è sottoposto. Molte di queste risposte hanno sorpreso gli statistici ma alla domanda sul gusto preferito dagli intervistati la risposta è stata invece più che mai scontata: il 27% predilige il cioccolato, in tutte le sue declinazioni; seguono il pistacchio al 14% e la nocciola all'11%.