Con il pane in cassetta non si preparano solo gustosi toast farciti, ma può essere impiegato in tantissime ricette diverse sotto il segno della semplicità e della praticità, come sfiziosi involtini e pizze rivisitate.
Il pancarré, conosciuto anche come pane in cassetta, è spesso presente in dispensa, usato principalmente per preparare i classici toast. Il nome – pain carré – deriva proprio dalla sua forma quadrata e si narra sia stato messo a punto nella Torino dell’800, nonostante le sue origini non siano accertate, visto che potrebbe derivare da un’invenzione americana novecentesca. Quel che è certo, è che è diffuso praticamente ovunque e reperibile al supermercato anche se, con un po’ di pazienza e attenzione, lo si può realizzare home made (anche in versione integrale). Rispetto al “cugino” pan bauletto si caratterizza per essere meno soffice e squadrato, ideale da consumare principalmente caldo. Lo si trova alla base del celebre croque monsieur o dei canapé da antipasto, ma i suoi impieghi in cucina sono molteplici, in quanto si rivela un prodotto versatile. Qui ti suggeriamo 8 modi, classici e creativi, tutti facili.
L’uso più pratico del pancarré: tenerlo a portata di mano in casa per preparare toast farciti e fragranti, con il pane che fa una piacevole crosticina esterna rimanendo morbido all’interno. Con pochi ingredienti si possono portare in tavola ricette sfiziose da tutto il mondo, molto più che salvacena o pranzo veloce. Qualche esempio? Il grilled cheese sandwich americano, ovvero il tipico toast con il formaggio cheddar, oppure dalla Francia arrivano gli iconici croque monsieur e croque madame. Probabilmente meno conosciuti, ma super golosi, sono la francesinha portoghese, il panino più famoso (e sostanzioso) di Porto, con salsiccia, wurstel, vitello, prosciutto, fonduta di formaggio e uovo fritto, e il Monte Cristo sandwich, con cui torniamo negli Stati Uniti, da riempire tradizionalmente con gli avanzi di tacchino del Ringraziamento. Se ami la cucina asiatica, invece, punta sul toast di gamberi, il classico antipasto cinese realizzato con un ripieno a base di gamberi frullati e una panatura croccante ai semi di sesamo.
Gli involtini sono tra le preparazioni che più portano allegria e buonumore, grazie al loro aspetto giocoso che piace molto ai piccoli di casa. Le fette di pancarré ben si prestano a diventare degli sfiziosi rotolini per creare ricette facili, originali e appetitose: basta appiattirle con il matterello. Un’idea semplice e ghiotta è quella degli involtini di pancarrè ripieni di prosciutto cotto e formaggio emmental, arricchiti da una copertura con uova e pangrattato: falli fritti, così da esaltare al massimo il lato crunchy, oppure al forno, in una versione “leggera”. Altrimenti, puoi provare una rivisitazione salata dei cannoli, realizzandoli con il pancarré al posto della tradizionale cialda, per poi farcire con una crema di ricotta, prosciutto e parmigiano.
Il pancarré è un ottimo alleato per realizzare le cosiddette “ricette furbe”, preparazioni che semplificano la vita (almeno in cucina) e che danno molta soddisfazione. È il caso della pizza di pancarré, una versione decisamente più veloce e in chiave super casalinga dell’originale. Si fa come una pizza in teglia, con alla base le fette disposte sul fondo e condite con passata di pomdoro, mozzarella e basilico, formando due strati. Si inforna per circa 20 minuti a 190 °C e la ricetta è pronta.
La “fake” pizza appena vista apre le porte per una serie di libere interpretazioni di altre pietanze che hanno come protagonisti strati golosi e filanti, come la lasagna o la parmigiana, da cui prendere ispirazione. Ti consigliamo di provare due piatti unici che hanno come asso nella manica ingredienti reperibili, facilità di esecuzione e un tocco di creatività. Il primo è la parmigiana di pancarré, composta da strati di prosciutto cotto e scamorza, con le fette di pane imbevute in un miscuglio di uova e latte, mentre il secondo è una torta di pancarré che si assembla con lo stesso principio, risultando più saporita, grazie all’uso di prosciutto crudo, formaggio tipo edamer, erbe aromatiche (timo e prezzemolo) e spezie (paprika e noce moscata
Il pancarré si utilizza come braccio destro per creare ricette appetitose e poco impegnative. La regolarità delle fette e il loro essere morbide ed “elastiche”, facilmente lavorabili, le rendono delle sostitute perfette della pasta sfoglia nel momento in cui si vogliono realizzare dei graziosi cestini finger food, da farcire secondo i proprio gusti. Come nella nostra ricetta dei cestini di salame, il pancarrè viene inserito esattamente così com’è (quindi con la crosta, senza bisogno di rifilarlo) all’interno delle singole cavità degli stampi per muffin, e si inforna per circa 10-15 minuti. A questo punto si passa alla fase dell’imbottitura, usando ciò che si preferisce.
Fantasia e praticità: quando si tratta di antipasti questa è la combinazione vincente. Il pancarré viene senza dubbio in aiuto dato che dalla sua mollica si possono ricavare una moltitudine di forme diverse, avvalendosi di classici stampini per biscotti. Via libera quindi a stelline o fiori dalle guarnizioni più diverse, tipo quelle dei nostri canapé, con prosciutto cotto, salmone affumicato, zucchine, formaggio spalmabile, scorza di limone ed erba cipollina.
In mancanza del pane tradizionale, il pancarré si rivela utile per ammorbidire gli impasti delle polpette, di carne, di pesce o di verdure. Lo si può impiegare con o senza la crosta, bagnandolo con un po’ di latte e poi strizzando per eliminare il liquido in eccesso, così da formare un composto molliccio e facilmente lavorabile con le mani. Un metodo non solo funzionale, ma anche antispreco.
Simbolo del riciclo, con il pancarré è possibile realizzare anche il pangrattato. Non optare, però, per quello comune, ma scegli di fare il panko giapponese, che vede proprio il pane in cassetta la sua materia prima d’elezione. Prepararlo è molto facile: frulla nel mixer la mollica (privata della crosta, per avere la caratteristica nuance chiara) in briciole piuttosto grossolane. Mettile in forno ventilato a 120 °C e falle seccare per 10 minuti: attenzione, non devono scurirsi troppo o abbrustolirsi. Una volta ritirate, lasciale raffreddare completamente e poi passale di nuovo nel frullatore per ottenere una grana fine.