Il tema della raccolta differenziata è molto delicato: è una pratica importante che serve a tutelare l’ambiente in cui viviamo, ma che proprio per questo va attuata con cura. Ti sei mai chiesto come trattare bottiglie, cartoni e barattoli prima di gettarli via? Con la nostra guida ti spieghiamo tutto quello che devi sapere.
I rifiuti e il loro smaltimento sono un argomento sempre più importante nel mondo moderno: ti basta pensare che ognuno di noi produce in media circa 500 kg di rifiuti all’anno per capire la portata del problema.
In questa ottica la pratica della raccolta differenziata è fondamentale, perché permette di smaltire una parte dei rifiuti in modo sostenibile e di riutilizzare i materiali riciclabili. Ma affinché il procedimento della raccolta differenziata sia davvero utile è importante che ogni passaggio della filiera funzioni, a partire dal primissimo di tutti, quello casalingo.
Dividere e trattare i rifiuti in modo corretto, prima di gettargli negli appositi contenitori, è importantissimo per l’efficacia del riciclo, eppure è un argomento che crea ancora molta confusione.
A creare difficoltà, in particolare, è come trattare i rifiuti prima di gettarli nei vari secchi: il vetro va lavato? E con il cartone sporco di cibo, di preciso, cosa dovresti fare? In questa guida cerchiamo di fare chiarezza in merito al tema del trattamento dei rifiuti, specificando però che a volte le regole variano leggermente da comune a comune e che quindi è sempre bene consultare la guida alla raccolta differenziata della tua zona.
Iniziamo analizzando una delle categorie di rifiuti che crea confusione: il vetro. È convinzione diffusa che le bottiglie vadano lavate a fondo prima di essere buttate, e invece non è del tutto vero. In generale il contenitore di vetro va svuotato prima di essere gettato, sia nel caso contenga liquidi sia nel caso contenga resti organici (per esempio nel caso di sugo o marmellata). I recipienti devono essere quindi vuoti, ma non è necessario lavarli a fondo col sapone prima di gettarli via. E per quanto riguarda le etichette di carta sfatiamo un altro mito: fonti ufficiali assicurano che non è necessario separare le etichette dai barattoli, perché è una separazione che viene effettuata in impianto. Quello che devi fare, invece, è rimuovere ciò che può essere tolto facilmente a mano come il tappo. E ricorda: non tutto quello che credi sia fatto di vetro va smaltito in questa categoria.
La plastica è ovunque e proprio per questo è uno dei materiali a cui devi prestare più attenzione al momento dello smaltimento, perché è vero che può essere riciclata facilmente, ma a patto che lo smaltimento venga effettuato nel modo corretto. Vale un po’ la stessa regola del vetro: nel caso di bottiglie devi assicurarti di svuotarle da ogni liquido, per quanto riguarda i recipienti devi togliere i residui di cibo più grandi ma non c’è bisogno di lavare tutto alla perfezione. Altra questione che crea confusione è quella dei tappi, anche se ora escano dalla fabbrica direttamente uniti alla bottiglia. Il modo corretto di smaltirli è lasciarli attaccati, o al massimo avvitati alla bottiglia: l’importante è che non siano staccati e buttati singolarmente.
La carta, insieme alla plastica, è uno dei materiali più utilizzati e anche uno di quelli più facili da riciclare perché può essere usato interamente per creare nuovi oggetti e prodotti. Per questo è molto importante imparare a smaltirla nel modo corretto. In generale devi ricordare che nella carta vanno buttati solo imballaggi puliti, se invece sono molto unti o sporchi non possono fare parte della carta ma li dovrai smistare dell’indifferenziata. Facciamo un esempio pratico: se il cartone della pizza è pulito, per esempio nel caso delle pizze che non hanno condimento particolarmente unto o eccessivo, puoi tranquillamente buttarlo nel contenitore della carta. Se invece il contenitore o una parte di esso ha residui di cibo impossibili da rimuovere (per esempio pezzi di mozzarella, molto olio o sugo), va inserito nel bidone indifferenziato. Lo stesso discorso vale per i tovaglioli, che spesso buttiamo in carta quando invece andrebbero buttati separatamente (alcuni comuni li vogliono nell’umido, altri nell’indifferenziata).
La raccolta differenziata dell’alluminio, che sia in fogli o in vaschette, varia molto in base alle regole comunali: alcuni hanno dei secchi appositi per il suo smaltimento, altri invece lo vogliono gettato o con la plastica o con il vetro. Per quanto riguarda il trattamento del materiale, però, la regola è uguale e richiede che l’alluminio venga pulito dai resti di cibo, ma non è richiesto che sia lavato o sciacquato prima di essere gettato. Insomma, puoi differenziare l’alluminio anche se è sporco a patto che sia vuoto, perché come nei casi precedenti è importante evitare la presenza di materiali organici nella busta della spazzatura.