Pur non essendo pericolose per la salute dell'uomo, le tarme del cibo diventano un "incubo" quando proliferano all'interno della dispensa, contaminando gli alimenti. Con una pulizia profonda e qualche accorgimento si possono togliere e prevenire.
Le farfalline che compaiono nella dispensa sono piccoli insetti volanti che possono diventare un vero incubo in cucina. Conosciuta anche come tarma del cibo o tarma della pasta, il suo nome scientifico è Plodia interpunctella e si riferisce alla tignola fasciata del grano, un insetto di dimensioni ridotte che non è raro trovare nella propria dispensa, contaminando così prodotti come farina, riso, pasta, biscotti. Queste farfalline, infatti, si nutrono principalmente di alimenti secchi, in particolare cereali: quando si insediano all’interno del mobile possono rapidamente moltiplicarsi, creando una popolazione non sempre facile da debellare. Il ciclo di vita di questi parassiti dura circa 6 settimane durante le quali depongono uova microscopiche (fino a 400): una volta schiuse, le larve iniziano a nutrirsi del cibo circostante. Da ricordare che non sono tossiche, quindi anche se ingerite per sbaglio non risultano dannose per la salute: si consiglia di buttare gli alimenti per impedire ulteriore proliferazione.
Come si formano le farfalline nei cibi? Solitamente arrivano attraverso le finestre aperte, attratte dall’odore, sistemandosi nei sacchetti, nelle scatole e in altri contenitori che non sono chiusi in modo ermetico, oppure essere presenti nelle confezioni acquistate al supermercato, che risultano quindi già compromesse. Amano gli ambienti umidi ed esposti a fonti di calore, come solitamente sono quelli della cucina. Una volta che ti accorgi della loro comparsa è fondamentale intervenire subito.
Il primo passo per liberarsi delle farfalline è un'accurata pulizia della dispensa. Le farfalline e le loro larve tendono a nascondersi nelle fessure, negli angoli e negli spazi meno accessibili, quindi è essenziale svuotare completamente la credenza e ispezionare ogni confezione di cibo. Procedi così:
Le trappole per farfalline sono un metodo efficace e semplice per ridurre il numero di insetti adulti, che non funzionano per larve e uova. Si acquistano in molti supermercati o nei negozi di articoli per la casa e catturano i maschi attirandoli su una superficie adesiva attraverso l’emissione di feromoni. In questo modo, evitando l’accoppiamento, se ne limita la proliferazione. Hanno il vantaggio di essere facili da usare, sono innocue per gli esseri umani (non contengono sostanze chimiche) e servono anche a capire se la quantità di farfalline è sotto controllo o se è il caso di intervenire come descritto in precedenza. Solitamente si cambiano una volta ogni 3-6 settimane, ma ovviamente dipende da quante farfalline restano intrappolate.
Più che un metodo per eliminarle, si tratta di un modo per non farle tornare. Un po’ come le zanzare, anche le farfalline non sopportano determinati odori. Gli olii essenziali, tipo quello di lavanda, eucalipto o menta, agiscono come repellenti naturali per molti insetti, incluse queste tarme. Come impiegarli? Puoi bagnare un panno con alcune gocce di olio essenziale e riporlo nella dispensa o vicino agli alimenti secchi. Il profumo terrà alla larga i parassiti. Altrimenti, realizza uno spray in un vaporizzatore miscelando acqua e alcune gocce di olio essenziale. Spruzza la soluzione sugli scaffali della dispensa e nelle aree a rischio di infestazione, evitando di puntare direttamente gli alimenti. Come specificato, non eliminano le farfalle se già esistono, ma senza dubbio limitano il loro arrivo.
Mai detto fu più versatile: prevenire è sempre meglio che curare. Ecco qualche precauzione che da adottare per ridurre la possibilità che le farfalline contaminano il cibo, con la conseguenza di generare sprechi e fastidio.