Avete voglia di sperimentare sapori nuovi utilizzando quel pacco di farina integrale che avete comprato e poi lasciato lì in dispensa? Avete finito la farina raffinata e non sapete come sostituirla per ottenere un impasto morbido, soffice e gustoso? Ecco una piccola guida per farlo nel modo corretto, in poche semplici mosse.
Per preparare pane, biscotti, focacce e dolci siamo abituati a pensare che la migliore e la più facile soluzione sia la farina raffinata, comunemente detta "bianca", eppure sempre più spesso troviamo sui banchi dei supermercati delle validissime alternative, prima fra tutte la farina integrale. Se vi state chiedendo come utilizzarla in cucina per sostituire la farina raffinata senza rinunciare a impasti equilibrati e ricette golose, siete nel posto giusto: ecco 5 semplici regole da seguire per usare nel modo giusto la farina integrale al posto della farina bianca o in un mix fra le due.
La farina integrale ha una consistenza diversa – meno raffinata, più densa e quindi più "pesante" – rispetto a quella bianca ed è per questo motivo che quando scegliamo di utilizzarla nelle nostre preparazioni dobbiamo calcolare bene le proporzioni: 100 gr di farina bianca corrispondono infatti a circa 75 gr di farina integrale. Per ottenere un impasto morbido, soffice e bilanciato, vi consigliamo di non sostituire completamente la farina bianca ma di utilizzare un quantitativo di farina integrale che non superi il 50% della farina totale.
Una volta considerate le proporzioni, per sostituire nel modo corretto la farina raffinata con quella integrale dovrete aumentare leggermente la componente liquida della vostra ricetta. La farina integrale, meno lavorata, ha un consistenza più densa e per questo motivo assorbe più lentamente l'umidità: per evitare che il vostro impasto risulti troppo asciutto, aggiungete circa 8 ml di liquido ogni 100 gr di farina integrale (latte, acqua o olio, in base alla ricetta che state seguendo).
Tra le caratteristiche della farina integrale troviamo anche un sapore molto deciso che, in alcuni casi, può tendere all'amarognolo. Per ovviare a questo problema, potete utilizzare un liquido dolce – per esempio del succo d'arancia – per sostituire 2/3 cucchiai della componente liquida prevista dalla ricetta.
Per quanto riguarda la lievitazione e il riposo degli impasti a base di farina integrale ci sono poche semplici regole da seguire per assicurarsi che avvengano nel modo corretto:
Il modo migliore per conservare la farina integrale, lasciandone intatte proprietà e caratteristiche organolettiche, è utilizzando un contenitore ermetico. Chiusa e conservata correttamente in un luogo asciutto e lontano da fonti di calore, come ad esempio la dispensa, la farina integrale si conserva per un periodo che va da 1 a 3 mesi.