Lo smaltimento dei rifiuti è un tema sempre più importante nella società attuale e per questo bisogna imparare bene tutte le regole per farlo nel modo corretto. Tra gli alimenti che creano più confusione a riguardo ci sono i gusci di cozze e vongole: dove vanno buttati? Scopriamolo insieme e vediamo anche qualche soluzione alternativa per riutilizzarli.
Hai appena gustato un abbondante piatto di spaghetti alle vongole, oppure hai appena spazzolato un’infornata di irresistibili cozze gratinate e proprio ora sorge un problema: cosa fare con i gusci avanzati? Cozze e vongole sono tra i frutti di mare più buoni da mangiare, ma anche tra i più difficili da smaltire. Siamo sicuri, infatti, che almeno una volta ti è capitato di chiederti in quale bidone andassero smaltiti secondo la raccolta differenziata.
Non hai tutti i torti a porti questa domanda, perché la risposta non è né semplice né scontata: d’istinto potrebbe venirti da gettare questi scarti nell’umido, ma in realtà non è corretto perché questi gusci sono un rifiuto alimentare molto particolare che presuppone un tempo di smaltimento abbastanza lungo.
Vediamo come smaltirli nel modo corretto e dove buttarli per una raccolta differenziata efficace e rispettosa dell'ambiente, ma scopriamo anche come puoi riciclare i gusci di cozze e vongole senza doverli necessariamente buttare.
Nonostante siano alimenti, i gusci di cozze e vongole rappresentano un caso particolare nell’ambito della raccolta differenziata. In realtà, infatti, contengono un alimento ma sono composti soprattutto da carbonato di calcio, una sostanza che li rende non biodegradabili e difficilmente compostabili.
Proprio per questo motivo i gusci di cozze e vongole – ma tutti i gusci in generale, anche di cannolicchi, capesante e simili – non vanno buttati nell’umido. La regola generale prevede invece che siano smaltiti nel bidone dei rifiuti indifferenziati secchi, ma esistono alcune eccezioni.
Oggi sono state inventate, infatti, alcune particolari tecniche di smaltimento che permettono ai gusci buttati tra i rifiuti biodegradabili di dissolversi nel processo di compostaggio, e quindi di poter essere utili e funzionali allo smaltimento dei rifiuti organici. Non tutti, però, hanno a disposizione questi nuovi macchinari.
Come fare a sapere con precisione se i gusci vanno tra l’umido o tra l’indifferenziato? Il modo migliore è consultare le regole del tuo comune e scoprire se dove abiti è previsto che i gusci possano essere smaltiti insieme ai rifiuti biodegradabili (scarti di cucina, fondi del caffè, cibi scaduti o avariati) o sei invece vanno nel bidone dell’indifferenziato.
Smaltire i gusci di cozze e vongole non è l’unico modo di riutilizzarli: il riciclo, infatti, è un modo altrettanto valido di aiutare il pianeta e ti permette anche di dare nuova vita a qualcosa che avresti invece buttato. Forse potrebbe sorprenderti, ma uno dei modi più comuni di riciclare gusci di cozze e vongole è utilizzarli nel giardinaggio. Proprio come i gusci delle uova, infatti, sono un eccellente fertilizzante per piante e fiori. Puoi tritarli e ridurli a pezzetti oppure li puoi interrare vicino alla vegetazione da concimare: in entrambi i casi andranno ad arricchire il terreno di sali minerali e tante altre sostanze nutritive.
Se hai uno spirito artistico, ti piace il fai-da-te e ami particolarmente gli arredi in stile marino, puoi usare i gusci di cozze e vongole per realizzare composizioni di arredamento. Dovrai solo lavarli e pulirli accuratamente e poi potrai dare libero sfogo alla fantasia e creare segnaposto, centrotavola, cornici per le foto e contenitori per servire il cibo. E per dare un ulteriore tocco di creatività prova a dipingerli o a scriverci sopra con pennarelli o tempere.
Al di là dell’ambito casalingo, anche a livello industriale i gusci di cozze e vongole possono essere molto utili in pratiche inimmaginabili. Per esempio nel mondo dell’agricoltura sono usati sia per il controllo dell’acidità del suolo sia come integratori nei mangimi per le galline, poiché sono ricchissimi di carbonato di calcio. Il carbonato di calcio rende preziosi questi scarti anche nell’ambito dell’edilizia. Proprio per questo i gusci trovano una seconda vita in particolare nel campo della bioedilizia, che sfrutta la loro incredibile resistenza per rinforzare piastrelle e mattoni.