Sapere come si apre una bottiglia di vino in modo corretto non solo previene incidenti e permette di gustare appieno l’aroma e il sapore del vino, ma aggiunge anche un tocco di eleganza e professionalità alla degustazione. Scegli il giusto cavatappi, esegui i passaggi con calma e assicurati di versare e servire il vino con cura. Con un po' di pratica, aprire una bottiglia di vino sarà semplice e piacevole.
Aprire una bottiglia di vino è un'arte che molti amanti del fermentato d'uva desiderano padroneggiare, ma non tutti conoscono le tecniche migliori per farlo in modo sicuro e senza danneggiare il prezioso contenuto. Come stappare una bottiglia di vino? Per i vini fermi il passaggio è molto semplice: rimuovi la capsula in carta, inserisci la lama del cavatappi al centro del tappo facendo attenzione a non scendere troppo in profondità e poi tira indietro con delicatezza. Per gli spumanti i passaggi sono più complessi e da fare rigorosamente a mano, senza l'ausilio di strumentazioni (lo sappiamo che c'è qualche sciabolatore tra i lettori). In questa guida scopriremo passo dopo passo come si apre una bottiglia di vino da veri professionisti sommelier.
"Per fare un albero ci vuole il seme" e per aprire un vino serve un cavatappi. Semplice no? Senza lo strumento adeguato non possiamo fare nulla. Tutti noi in casa abbiamo quel classico cavatappi "a omino", un modello ideato da Dominick Rosati nel 1930 anche se leggermente diverso da quello che abbiamo oggi. Il modello moderno è stato inventato dal designer italiano Tullio Campagnolo realizzato nel 1966 che con l'avvento del tappo a corona per le bottiglie di vino casalingo e di birra ha integrato la funzione di apribottiglie nell'anello in alto. Questo tipo di cavatappi ("con le ali" si dice nel gergo) è una "dotazione base" di tutte le case italiane. Non è il male assoluto e lo puoi usare senza problemi ma c'è di meglio.
Lo consigliamo più che altro per vini giovani e di pronta beva perché tende a distruggere il tappo e quindi a rovinare il vino. Il nostro consiglio è di farlo sparire da casa se vuoi aprire bottiglie di pregio, se invece sei un appassionato novello che acquista solo vini giovani, puoi continuare ad usarlo senza farti troppi problemi. È comunque molto pratico e semplice da usare.
Il nostro consiglio è di usare un cavatappi professionale: è facile da usare una volta capito il sistema, comodo, perfetto per stappare tutti i vini ed esteticamente elegante. Se pensi che costi uno sproposito possiamo rassicurarti perché la maggior parte dei cavatappi con estrattore hanno lo stesso prezzo di quello a omino. Ha un manico leggermente ricurvo che aiuta nella presa, una piccola lama per rimuovere la capsula dal tappo, la vite (chiamata anche verme) per penetrare facilmente nel sughero e un estrattore a leva a due scatti, che sarebbe la parte metallica al lato. Il "due scatti" non è un qualcosa da sottovalutare: esistono dei cavatappi senza scatti che rendono molto più difficile l'estrazione del tappo, costringendoci a fare forza sull'esterno del cavatappi. Oltre ad essere una faticata è pure un rischio per la rottura del tappo: a questo punto tanto vale usare l'omino che almeno è più semplice.
Assodato che stiamo usando un cavatappi professionale, utilizziamo quel coltellino per incidere la capsula. In linea di massima puoi prendere e stracciare tutto, nessuno te lo impedisce, però se vogliamo farlo in maniera professionale dobbiamo aver cura di incidere solo la parte superiore intorno al becco della bottiglia. L'incisione va quindi fatta poco sotto l'imboccatura. I sommelier solitamente incidono la capsula senza ruotare la bottiglia perché una regola aurea del servizio è mostrare sempre l'etichetta al cliente. Ovviamente a casa puoi girare la bottiglia come vuoi.
Una volta liberato il tappo comincia a ruotare la punta al centro del tappo: servono 5 o 6 giri, non troppi così da non perforarlo facendo cadere briciole di sughero nel liquido e non pochi perché non riusciresti ad aprire la bottiglia. Una volta fatti i giri devi far perno sui due segmenti della leva, poi estrai il tappo verso l'alto delicatamente così da evitare il botto che è un po' cafone (ma se vuoi festeggiare, fa pure). Il nostro consiglio è quello di effettuare tutta l'operazione tenendo poggiata la bottiglia sul tavolo per due motivi: è più elegante ed è anche più pratico. Fare tutti questi gesti tenendo la bottiglia sotto l'ascella rischia di far rovesciare il vino in caso di un brusco "stappaggio".
Per aprire un vino effervescente senza fare il botto e quindi in maniera professionale ci sono dei passi specifici da seguire che con un po' di pratica ti sembreranno naturali e molto facili da compiere. Questo tipo di bevanda viene ottenuta dalla prima o dalla seconda fermentazione di uve fresche, mosto e vino. C'è un vero e proprio processo di fermentazione che sviluppa la pressione dell'anidride carbonica.
Per prima cosa bisogna rimuovere la capsula utilizzando la lama del cavatappi oppure tirando via la linguetta presente in alcune bottiglie, che consente di staccare facilmente la parte esterna dell'involucro. A questo punto inizia ad allentare la gabbietta, senza toglierla del tutto. Nel frattempo afferra il collo della bottiglia con una mano e con il pollice trattieni il tappo, così da evitare che questo schizzi via involontariamente. Ora puoi togliere la gabbietta e cominciare a estrarre il tappo.
Il vero segreto di tutta l'operazione sta in un cambiamento di percezione a cui non pensiamo, se non siamo addestrati come sommelier: non devi tirar via il tappo, devi invece tenerlo fermo mentre fai ruotare la base della bottiglia. A ciascuna rotazione della bottiglia deve corrispondere un movimento verso l'alto, per far uscire il tappo poco alla volta finché non sarà estratto del tutto. Poco prima della completa rimozione del tappo, la pressione comincerà ad allentarsi: te ne accorgerai dal leggero fischio che fuoriuscirà dal collo della bottiglia. Quando senti questo rumore non smettete di ruotare la bottiglia, attendi che il suono si fermi continuando a tenere il tappo per far sì che la pressione fuoriesca lentamente. Terminata questa operazione avrai il tappo in una mano, la bottiglia nell'altra e lo spumante pronto per il brindisi.