Le uova sode possono essere preparate in anticipo e conservate: il frigorifero è il luogo più adatto, ma in caso di necessità si possono anche congelare, oppure mettere sottaceto. Vediamo come si fa e per quanto tempo si hanno a disposizione.
Le uova sode sono un alimento gustoso e versatile, tanto che si possono trovare sia nei piatti per tutti i giorni, tra insalate e pasti veloci, oppure farcite come antipasto nei giorni di festa, dal Natale alla Pasqua. A volte, è vero, la loro preparazione viene sottovalutata, soprattutto quando si vuole puntare sulle diverse consistenze del tuorlo. Capita anche di non consumarle subito, ma di dover posticipare: in questo caso, entra in gioco la conservazione con o senza guscio, che dev’essere fatta al meglio onde evitare di non sprecare cibo e di non incorrere in potenziali intossicazioni alimentari. Il consiglio è quello di assicurarti di compattare bene il rosso (quindi lasciale cuocere 8-9 minuti), e poi scegli tra il frigorifero – l’opzione più pratica e sicura -, il congelamento, più macchinoso perché si deve escludere l’albume, e infine, sottaceto, che le trasforma in una specialità molto popolare nei pub e nei bar anglosassoni come stuzzichino “galleggiante” in barattoli big size. Scopriamole tutte e tre.
Preparare le uova in anticipo per organizzarti al meglio la giornata è possibile. Procedi così: dopo aver bollito le uova, immergile subito in acqua fredda per fermare il processo di cottura e velocizzare il raffreddamento, ci vorranno circa 10 minuti. Asciugale bene con un panno pulito o della carta assorbente. A questo punto riponile all’interno di un contenitore con chiusura ermetica in uno dei ripiani del frigorifero, evitando lo sportello che, aprendosi e chiudendosi, potrebbe far subire alle uova continue variazioni di temperatura. Non avvicinarle ad alimenti che hanno forti odori (tipo il formaggio), dato che potrebbero assorbirli. Compi questa operazione nel giro di due ore dalla cottura, perché le uova sode poi iniziano a deteriorarsi se tenute a temperatura ambiente, con il rischio di nuove contaminazioni batteriche – compresa la salmonella – che possono portare anche a disagi per la salute.
Le hai sgusciate ma non puoi più mangiarle? La situazione è più delicata e richiede attenzione per non doverle buttare: trasferisci le uova in una ciotola con acqua fredda, cambiandola ogni giorno, così da mantenere il livello di umidità e non farle seccare.
Sappiamo che le uova crude intere sono uno dei pochi alimenti che non possono essere messi nel congelatore, in quanto il guscio potrebbe rompersi a causa dell’aumento di volume all’interno. Vale lo stesso per quelle sode? La risposta è “ni”, perché anche in questo caso il congelamento non è suggerito: il punto critico risulta l’albume, che perde la sua consistenza dopo lo scongelamento, diventando gommoso e granuloso, quindi poco piacevole da mangiare. Si potrebbe fare con il solo tuorlo: lessare un uovo intero per eliminarne una parte sarebbe uno spreco, ma in caso di necessità valuta di fare sodi esclusivamente i rossi. Come? Il metodo migliore per non romperli è quello di farli bollire in un sacchetto per alimenti adatto alla cottura (un po’ come si fa con il sous vide): sigilla tutto e immergi nella pentola quando l’acqua bolle fino a che non raggiungono la giusta consistenza (conta circa 10-12 minuti). Fai raffreddare e poi chiudi in un contenitore ermetico adatto al congelamento. Ricorda: non eliminare gli albumi avanzati, perché si possono conservare in frigo fino a tre giorni e preparare diverse ricette dolci e salate.
Hai uova in quantità? Realizza una classica conserva, come faresti con frutta e ortaggi. Si tratta di un metodo che arriva dalla campagna, diffuso quando si avevano i pollai per il consumo casalingo e le galline producevano una grande quantità di uova di cui si faceva provvista: in particolare, è una ricetta molto popolare nei paesi anglosassoni, conosciuta come pickled eggs, da servire nei pub. Munisciti quindi di barattoli e sanificali prima di usarli facendoli bollire in acqua o mettendoli nel forno assieme ai coperchi. Rassoda le uova, falle raffreddare e togli il guscio. In una pentola dedicati alla salamoia: mescola l'acqua (circa 1 litro per 6-8 uova, dipende dalle dimensioni), l’aceto (350 g, così da fare una proporzione di circa 3:1, ma puoi anche optare per metà e metà) mezzo cucchiaino di sale e spezie (pepe in grani, cardamomo, semi di senape, chiodi di garofano, peperoncino), qualche foglia di alloro e uno spicchio d’aglio a piacere per insaporire. Porta il tutto a ebollizione, poi riduci il calore e lascia sobbollire per circa 5-10 minuti. Togli dal fuoco. Trasferisci le uova sbucciate nei barattoli e ricoprile completamente. Chiudi bene e capovolgi fino al raffreddamento totale per creare il sottovuoto. Conserva in frigo e lascia riposare da 3 giorni a una settimana prima di consumarle.
Ricapitolando: abbiamo visto le modalità di conservazione, ma non i tempi. Di seguito, ecco quanto durano a seconda dell’opzione scelta.