Come si calcolano le calorie? In passato c'erano esami di laboratorio, oggi è ormai desueto e anche l'industria fa i calcoli mettendo insieme le dosi di proteine, grassi, carboidrati, fibre e alcol. Questo metodo può essere ripetuto anche a casa e possiamo ottenere un risultato abbastanza preciso.
Siamo tutti un po' ossessionati dalle calorie ma ti sei mai chiesto com'è che si calcolano? Perché 100 grammi di piselli hanno 72 kcal, tanto per fare un esempio? Le chilocalorie misurano l'energia che il cibo libera quando "bruciato". Il suo calcolo può essere fatto in laboratorio e si ottiene letteralmente bruciando una quantità di alimento in un contenitore sigillato chiamato bomba calorimetrica. Il calore che si sviluppa in questa conduzione viene ceduto all'acqua che circonda la bomba: più la temperatura dell'acqua si alza, maggiore sarà il contenuto calorico del cibo. Questo metodo non è utilizzato da tutti anche perché ci sono molti dubbi sull'effettiva efficacia della tecnica ma fino a qualche anno fa era lo strumento più usato. In realtà oggi i calcoli vengono effettuati mettendo insieme le dosi di proteine, grassi, carboidrati, fibre e alcol. Questo calcolo può essere ripetuto anche a casa e ci fa ottenere un risultato abbastanza preciso. Vediamo come fare.
Tutto questo calcolo si può ricavare in maniera agevole, dobbiamo però conoscere il contenuto dei nutrienti. Bisogna usare la moltiplicazione:
La somma dei tre numeri è il valore calorico del prodotto. Ovviamente il risultato ottenuto con questo metodo è meno preciso rispetto allo studio in laboratorio ma ci dà un'indicazione abbastanza verosimile di ciò che stiamo mangiando. Abbiamo comunque detto che neanche il calcolo con la strumentazione è affidabile al 100%. Molte industrie utilizzano un metodo molto simile a quello casalingo ma utilizzando dei parametri in più.
Secondo il National Data Lab la maggior parte dei valori calorici indicati sulle etichette si basano su una stima delle calorie utilizzando proprio il sistema Atwater: questa tecnica non prevede la combustione degli alimenti ma una schematizzazione molto simile ad addizioni e moltiplicazioni sopracitate. Le aziende calcolano le calorie fornite dai nutrienti energetici: proteine, carboidrati, grassi e alcol. I carboidrati però contengono alcune fibre che non vengono digerite dal nostro organismo e quindi, automaticamente, sottraggono il loro peso a quello del carboidrato totale prima di tirare le somme. Il principio è lo stesso del calcolo casalingo e secondo molti scienziati è più preciso rispetto alla bomba calorimetrica, per questo motivo l'industria alimentare sta utilizzando sempre più spesso il sistema Atwater, abbandonando la combustione del cibo.