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29 Gennaio 2025 15:00

Come scegliere un calice da vino? Le caratteristiche e le tipologie per bianchi, rossi e bollicine

Largo e panciuto per il vino rosso, lungo e affusolato per lo spumante, alto e poco capiente per il bianco: ecco una guida semplice per riconoscere e scegliere il calice giusto.

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Quando assaggi un vino ti sei mai chiesto quanto influisca la scelta del calice sulla tua esperienza di degustazione? La forma e le dimensioni del bicchiere possono esaltare o attenuare gli aromi e i sapori del vino, rendendo fondamentale la selezione del calice appropriato per ogni tipologia. La forma del calice non solo influenza l'aroma del prodotto, ma determina anche la quantità di vino che entra in bocca e il modo in cui si muove tra lingua e palato. Un bicchiere con un diametro maggiore ti porterà a sorseggiare quantità più abbondanti, mentre un calice più stretto concentrerà il vino al centro della bocca. Come scegliere il calice perfetto? Vediamo insieme tutti i segreti di quello che, a tutti gli effetti, è uno strumento della degustazione.

Perché è importante scegliere il calice giusto?

Il calice corretto non è scelto in base all'estetica o al vezzo del sommelier, è un dettaglio fondamentale che influisce direttamente sulla tua esperienza di degustazione. Il calice giusto esalta gli aromi, il sapore e persino la sensazione del vino in bocca. Ecco perché dovresti fare attenzione alla scelta del bicchiere ogni volta che versi un vino nel tuo calice.

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La forma del calice non è casuale: ogni curva, ogni dimensione ha un preciso scopo. Il bicchiere è composto da quattro parti essenziali: il bordo, la coppa, lo stelo e la base. Vediamo come ciascuna di queste componenti influisce sulla degustazione:

  • Il bordo: più è sottile, meno interferisce con la percezione del vino sulla lingua. Un bordo spesso può alterare la sensazione del liquido in bocca.
  • La coppa: la sua ampiezza determina l’ossigenazione del vino e la concentrazione degli aromi. Più è grande, più permette al vino di “respirare”, rilasciando profumi complessi.
  • Lo stelo: evita che il calore delle mani influenzi la temperatura del vino.
  • La base: garantisce stabilità e facilità di presa.

Il materiale del calice incide sulla qualità della degustazione e non va sottovalutato. I migliori calici sono in cristallo, che garantisce maggiore trasparenza e una sensazione più fine sulle labbra. Il vetro tradizionale è una scelta più economica ma può avere pareti più spesse, influenzando la percezione del vino. Se vuoi il massimo dalla tua esperienza, opta per calici in cristallo sottile e senza incisioni.

Calici per vino bianco e rosato

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Per questi tipi di vino consigliamo due tipologie di calici:

  • Per i vini bianchi giovani e freschi, caratterizzati da profumi fruttati o aromatici più o meno intensi, il calice Renano è la scelta ideale, un calice dall'apertura media. La sua forma, con una bocca leggermente più stretta rispetto al corpo, permette di concentrare gli aromi, guidandoli verso il naso. La capacità è generalmente contenuta, per mantenere il vino alla giusta temperatura e preservare la sua freschezza. Va bene anche per i vini rosati.
  • Per i vini bianchi strutturati e complessi, il calice Borgogna è la scelta ideale, un bicchiere molto comune ed estremamente versatile che infatti potresti usare per tutti i vini a disposizione alla bisogna. La sua forma, ampia e rotonda, con una pancia pronunciata e un'apertura leggermente ristretta, è stata studiata appositamente per valorizzare i vini bianchi più ricchi e corposi.

Calici per vino rosso

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Per questi tipi di vino consigliamo tre tipologie di calici:

  • Se ami i vini rossi giovani, fruttati e con tannini morbidi, il calice Ballon è quello che fa per te. La sua forma ampia e rotonda, simile a un pallone da football, permette al vino di ossigenarsi in modo ottimale, esaltando i profumi fruttati e floreali. La bocca larga ti consente di avvicinare il naso al vino e di apprezzare appieno la sua complessità aromatica. Anche il Borgogna va bene per questo tipo di vini.
  • Per i vini rossi strutturati, invecchiati in legno e con tannini importanti, il calice Borgogna è la scelta ideale. La sua forma ampia e rotonda, con una pancia pronunciata e un'apertura leggermente ristretta, è stata studiata appositamente per valorizzare i vini rossi più complessi. Se hai in cantina un Barolo Riserva o un Bordeaux Grand Cru, quindi un rosso molto invecchiato e molto strutturato, potresti voler optare per un calice ancora più ampio, come il calice Barbaresco. Questo tipo di calice, con un bordo leggermente svasato, è perfetto per i vini molto invecchiati, che tendono a sviluppare aromi più delicati e sfumati.

Calici da spumante

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Lo sappiamo, tutti pensano che per gli spumanti si usino flûte e coppe, d'altra parte si chiama "coppa da Champagne" non a caso, però noi sconsigliamo entrambe le opzioni. Per gli spumanti, soprattutto il metodo classico, il nostro consiglio cade solo sul Tulipano:

  • Perché il tulipano è così speciale? Innanzitutto, la forma a tulipano permette di concentrare gli aromi dello spumante. Immagina di versare uno Champagne in un calice: le bollicine, risalendo dalla base, portano tutti i profumi del vino, che vengono intrappolati nella parte più stretta del calice. Questo ti permette di percepire con maggiore intensità le note fruttate, floreali e agrumate che caratterizzano molti spumanti. Inoltre, la forma del calice a tulipano favorisce la formazione di una corona di schiuma persistente, il cosiddetto "colletto". Questa corona non solo è bella da vedere, ma ha anche una funzione importante: rallenta il rilascio delle bollicine, permettendoti di apprezzare più a lungo la sensazione frizzante e la complessità aromatica dello spumante. Infine, il calice a tulipano ti permette di osservare il colore dello spumante in modo più accurato. La parte trasparente del calice ti consente di ammirare le sfumature dorate o rosate del vino, un primo indizio della sua qualità e complessità.
  • Perché non il flûte? Il flûte, il classico bicchiere a forma di flauto, è stato a lungo considerato il bicchiere ideale per lo spumante per tantissimi anni. Questo calice, infatti, pur preservando a lungo la carbonatazione, tende a disperdere gli aromi dello spumante, limitando l'esperienza olfattiva.
  • Perché non la coppa di Champagne? Questo bicchiere era il simbolo dell'eleganza e dello sfarzo ma non è più utilizzato perché la forma larga della coppa favorisce una rapida dispersione degli aromi, impedendoci di apprezzare la complessità e le sfumature del vino. Inoltre le bollicine si disperdono molto facilmente in una coppa.

Manutenzione dei calici

Per preservare la qualità dei tuoi calici, è consigliabile lavarli a mano con acqua calda e una piccola quantità di detersivo neutro, eventualmente aggiungendo qualche goccia di aceto per eliminare residui di vino. Dopo il lavaggio, lasciali sgocciolare su un panno pulito e asciugali con un panno morbido, iniziando dalla coppa e procedendo verso lo stelo e il piede. Conserva i calici a testa in giù per evitare l'accumulo di polvere all'interno.

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