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3 Ottobre 2021
13:00

Come scegliere la marmellata: consigli per gli acquisti

Tra le protagoniste indiscusse di colazioni e merende, la marmellata è un prodotto che non manca mai nelle nostre dispense. Più o meno zuccherata, con polpa, succo o purea di frutta: quali sono le regole per scegliere davvero una marmellata di qualità? Ecco o nostri consigli per acquistare una buona marmellata.

A cura di Rossella Croce
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C'è chi la ama sul pane croccante, chi la rende protagonista di crostate e dolci fatti in casa e chi la mangia semplicemente a cucchiaiate: qualunque sia il vostro gusto, siamo certi che la marmellata non manchi nella vostra dispensa. Se non avete ancora provato a farla in casa, sicuramente vi sarete imbattuti in una scelta decisamente vasta e variegata: in commercio troviamo marmellate e confetture più o meno dolci, con un diverso concentrato di frutta e con etichette spesso non troppo chiare. Come fare allora a scegliere una marmellata di qualità e portare a casa un buon prodotto? Ecco una guida semplice per acquistare una marmellata di qualità adatta a ogni gusto e tipologia d'uso.

Differenze tra marmellata e confettura

Iniziamo facendo un po' di chiarezza: anche se spesso vengono confuse, marmellata, confettura e composta non sono la stessa cosa. Nel dettaglio, infatti:

  • Marmellata: per essere chiamata tale, la marmellata deve essere composta da acqua, zucchero e succo, polpa, spicchi o purea di agrumi per un minino del 20% su un chilogrammo di prodotto. Secondo le direttive europee infatti la marmellata può essere solo a base di agrumi: limoni, arance, pompelmi, mandarini e affini, nulla di più;
  • confettura: si ottiene con acqua, zucchero e polpa o purea di frutta varia che deve essere presente per almeno il 35%;
  • composta: prodotto ad altissima concentrazione di frutta, con un bassissimo quantitativo di zuccheri sostituiti con un additivo scelto tra pectina, citrati di sodio, potassio o cloruro. La composta è un prodotto di grande qualità che però è quasi impossibile preparare in casa: necessita infatti di atmosfere produttive che difficilmente possono essere riprodotte nelle nostre cucine.
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Come scegliere una marmellata di qualità

Dal momento che in commercio esistono davvero molti (troppi) tipi di marmellata, che si differenziano per caratteristiche di vario tipo, è davvero difficile essere sicuri di star optando per un prodotto di qualità. In realtà basta fare attenzione ad alcuni elementi, per assicurarvi l'acquisto di un buon prodotto. Ecco quali sono.

1. Quanto zucchero?

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Lo zucchero è un ingrediente fondamentale per marmellate e confetture ma, come sempre, è importante non esagerare per non danneggiare la nostra salute. Lo zucchero, oltre a rendere deliziose le nostre marmellate, è necessario per contrastare la proliferazione di batteri e garantire una buona conservazione del prodotto. Prima di acquistare la marmellata, controllate l'etichetta, se è di buona qualità avrà una percentuale di zucchero che oscilla tra il 30% e il 35% e che in nessun caso deve superare il 50%: in questo caso potrete gustare una marmellata dolce al punto giusto e non eccessivamente calorica.

2. La frutta

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Qual è l'ingrediente principale di marmellate, confetture e composte? La frutta, naturalmente. Al momento dell'acquisto, controllate sull'etichetta l'origine della frutta utilizzata e, laddove possibile, optate per una marmellata che contenga frutta proveniente da agricoltura biologica: potrebbe costare un po' di più rispetto alle altre ma porterete a casa un prodotto di maggiore qualità.

3. Extra, normale o light?

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Extra, light o normale: in commercio troviamo confetture e marmellate che riportano diciture diverse e spesso non è facile capire quale sia la più adatta ai nostri gusti. Facciamo chiarezza:

  • Confettura "normale": deve contenere almeno il 35% di polpa e/o purea di frutta e il 45% di zuccheri;
  • confettura "extra": la percentuale di polpa di frutta sale fino a un minimo del 45% mentre la quantità di zucchero resta al 45%;
  • light: in questo caso parliamo di marmellate e confetture che non contengono zuccheri aggiunti (sono presenti cioè solo gli zuccheri della frutta). Il nostro consiglio è di non preparare confetture e marmellate light in casa perché solo a livello industriale è possibile sopperire con additivi all'assenza di zuccheri aggiunti, necessari per impedire la proliferazione di batteri.

Come conservare la marmellata

Potete portare a casa anche la migliore marmellata del mondo ma, se non sapete conservarla nel modo giusto, avrete perduto tutto il lavoro fatto. La prima cosa da fare è controllare, al momento dell'acquisto, che il tappo sia chiuso ermeticamente e che il barattolo non presenti lesioni; prima di aprirla, la marmellata può essere conservata in dispensa a temperatura ambiente ma, una volta aperta, indipendentemente dalla quantità di zucchero, la marmellata andrà riposta in frigorifero e conservata dalle tre alle quattro settimane. Fate attenzione a non contaminare la marmellata: usate sempre cucchiai e coltelli puliti.

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A cura di
Rossella Croce
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