Per nutrire le nostre piante, pulire pentole e stoviglie, far lievitare bene gli impasti: dopo aver cotto il riso, non buttate assolutamente l'acqua, potete riutilizzarla in tantissimi modi. Vediamoli nel dettaglio.
Avete preparato un'insalata di riso o degli arancini dal cuore filante? Non buttate l'acqua di cottura del riso, per carità. Potrà sembrare uno scarto povero e inutile ma in cucina tutto può avere una seconda vita e l'acqua di cottura del riso non fa eccezione: parliamo infatti di un composto ricco di sali minerali, vitamine e amido che, con un riutilizzo consapevole, può aiutarci in modo completamente naturale e sostenibile, dentro e fuori la cucina. Proprio come quella della pasta, l'acqua di cottura del riso ha un effetto benefico e nutritivo sulla pelle e sui capelli, ma anche sulle piante che coltiviamo in casa: ecco otto modi furbi ed efficaci per riutilizzare l'acqua di cottura del riso.
In piccole quantità, l'acqua di cottura del riso può essere impiegata nella realizzazione di pane, pizze, rustici e torte salate. Tenendo conto della quantità di sale necessaria alla vostra preparazione, possiamo usare l'acqua di cottura del riso come componente liquida dell'impasto: otterrete lievitatati elastici e facilmente lavorabili oltre che gustosi e nutrienti.
A pranzo un risotto e per cena una zuppa di legumi? Non buttate l'acqua di cottura del riso, lasciatela raffreddare e utilizzatela per l'ammollo di ceci, lenticchie e fagioli che risulteranno idratati e pronti all'uso. Fate attenzione però: l'acqua di cottura del riso è utile per l'ammollo ma non è adatta alla cottura.
Per giocare con i più piccoli, potrete impiegare l'acqua di cottura del riso per preparare la pasta di sale: tutto quello che dovrete fare è aggiungere farina e olio e, in poche mosse, la pasta di sale sarà pronta per un pomeriggio di divertimento a costo zero.
L'acqua di cottura del riso può aiutarvi nella cura dei vostri capelli: grazie alla buona presenza di amido infatti, l'acqua di cottura riuscirà a rendere morbidi e lucenti i capelli, in particolare se secchi e sfibrati. Per ottenere un risultato immediato vi basterà usare l'acqua di cottura del riso per preparare un impacco, farlo agire per 15-20 minuti e poi, semplicemente, procedere con uno shampoo delicato e risciacquare.
Problemi di acne o pelle secca? Non buttate assolutamente l'acqua di cottura del riso, può diventare una preziosa alleata della vostra cura quotidiana del viso. L'amido del riso ha un effetto lenitivo e agisce naturalmente contro il sebo in eccesso della pelle: preparate un semplice impacco da applicare sul viso, lasciatelo agire per qualche minuto e risciacquate con acqua tiepida, in pochi giorni otterrete una pelle liscia e ben idratata.
Ancora calda, l'acqua di cottura del riso può rivelarsi un ottimo detersivo naturale per piatti, pentole e stoviglie: l'amido del riso rilasciato nell'acqua ha infatti il potere di attirare lo sporco e scioglierlo in pochi secondi, ottenendo così un effetto sgrassante. Se in cucina preferite eliminare sporco e cattivi odori senza l'ausilio di prodotti chimici, l'acqua di cottura può rivelarsi incredibilmente utile: potete anche preparare un detergente fatto in casa mettendo l'acqua di cottura in un flacone spray e usarlo per eliminare aloni e macchie da vetri e superfici.
A patto che non abbiate usato sale durante la cottura, l'acqua del riso può diventare un eccellente fertilizzante naturale per le piante e le erbe aromatiche del vostro giardino. Una volta raffreddata, versate l'acqua di cottura del riso direttamente nel terriccio: le piante gioveranno della presenza di sali minerali e vitamine e cresceranno in modo sano e naturale, senza bisogno di ricorrere a fertilizzanti chimici.
Non solo in cucina, ma anche in bagno l'acqua di cottura del riso può sorprenderci, in questo caso per un pediluvio rigenerante e rilassante. Se soffrite di gambe gonfie e pesanti, versate l'acqua di cottura del riso ancora calda in una bacinella, aggiungete qualche goccia di olio essenziale e godetevi un meritato momento di relax e cura di sé.