Risparmiare energia in cucina è molto più facile di quanto si possa pensare: ecco alcuni consigli per ridurre gli sprechi energetici, far bene all'ambiente, ma anche al portafogli.
Cercare di ridurre il più possibile gli sprechi in cucina è ormai una regola assimilata da molte persone: non solo un imperativo morale di cui beneficia l'ambiente, ma anche un metodo per pesare meno sul budget di casa. Se è vero che le cause di aumenti e rincari sul costo dell'energia spesso non dipendono dalle nostre abitudini, è altrettanto vero che non possiamo fare a meno di cucinare: a volte, però, non ci rendiamo neanche conto di quanto ogni piccolo gesto conti per perseguire questo obiettivo. Bastano dei piccoli accorgimenti, che poi diventano abitudini consolidate, per alleggerire bollette e impatto sull'ambiente.
Limitare i consumi, a partire dalle nostre mura di casa e dalle nostre cucine, è più facile di quanto si possa pensare. Come risparmiare dunque gas ed energia elettrica in cucina, senza rinunciare a pietanze gustose? Ecco trucchi e consigli per farlo al meglio.
Quando decidiamo di cucinare un piatto spesso non pensiamo a quale sia la tecnica di cottura più efficiente, ma scegliamo semplicemente quella che ci aggrada di più o quella che ci suggerisce la ricetta scelta. Ci sono però degli accorgimenti che ci permettono un uso più "furbo" delle tecniche di cottura: per esempio usando la cottura al vapore possiamo cuocere sfruttando i vari cestelli. Questo vale anche per il forno: inutile accenderlo per riscaldare una pietanza sola, si rivela invece utile se dobbiamo cucinare più piatti, perché il forno elettrico, ad esempio, impiega una certa quantità di energia per raggiungere la temperatura richiesta, ma per mantenerla ne occorre una quantità decisamente inferiore. Idem per le pietanze da riscaldare: se stai cucinando della pasta, per esempio, puoi riscaldare la pietanza che ti serve appoggiandola, avvolta da pellicola o adagiata su un piattino, sul coperchio della pentola in cui cuoci la pasta (fai solo attenzione a non scottarti quando la devi togliere dal coperchio).
Un'idea per ridurre i tempi di cottura è quella di usare la pentola a pressionee ilforno a microonde: per quest'ultimo, in particolare, raccomandiamo di usare sempre i contenitori con coperchio per mantenere il vapore all’interno e di non lasciarlo in stand by quando non lo usi, perché l’apparecchio continua a consumare energia, anche se minima.
Per gli amanti della pasta, simbolo della nostra tradizione italiana, potrebbe sembrare davvero curioso eppure è possibile cuocere la pasta anche a fiamma spenta: la cottura passiva della pasta è una tecnica che permette di risparmiare una buona quantità di gas. Il consiglio arriva da uno scienziato, il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, oltre che dallo scienziato Dario Bressanini. Se non ci credi basta provare: appena l'acqua comincia a bollire, butta la pasta, spegni la fiamma, copri con il coperchio e attendi il tempo riportato sulla confezione prima di scolare e servire. Non buttare l'acqua di cottura, può essere riutilizzata in tantissimi modi, dentro e fuori dalla cucina.
Quante volte hai messo a bollire dell'acqua in una pentola dimenticando il coperchio? Sappi che questo è un gesto che comporta uno spreco di energia notevole: per arrivare al bollore, con il coperchio, impiegheresti grossomodo la metà del tempo. Naturalmente, non sempre è possibile: per esempio quando dobbiamo far restringere un sughetto o qualcosa di simile è necessario levare il coperchio, anche perché in caso contrario impiegheremmo più tempo a ottenere il risultato desiderato. Si tratta dunque di una questione di opportunità e di convenienza. La regola vale anche per il piano cottura a induzione, che permettono già di ridurre notevolmente l'impiego di energia: anche in questo caso, però, quando serve, non dimenticare il coperchio.
Non è qualcosa che viene in mente subito, ma il materiale con cui è fatta la pentola o la padella che usiamo influisce molto sull'efficienza energetica della nostra cucina: esistono infatti materiali che conducono meglio il calore in valore assoluto e altri che riducono la sua dispersione. È il caso del rame e dell'alluminio, per esempio, ottimi conduttori, o della terracotta, perfetta per mantenere la temperatura per le cotture prolungate.
Anche le dimensioni di pentole e padelle hanno un peso nel ridurre o aumentare l'energia utilizzata in cucina, così come quella del fornello che decidiamo di usare. Usare recipienti e pentole della misura adatta, non troppo grandi rispetto alla quantità di cibo da cucinare, è un metodo per ridurre i consumi. Regola che vale anche per il fornello: a parità di condizioni, se una padella grande viene posizionata su un fornello piccolo ti occorrerà molto più tempo per arrivare alla temperatura desiderata.
Se stai cuocendo qualcosa, soprattutto durante la bollitura, la quantità di acqua che usi è importante: per esempio, il rapporto tra acqua e pasta dovrebbe essere di 1 litro di acqua ogni 100 grammi di pasta. Un altro suggerimento è quello di non riempire mai completamente la pentola, ma fino ai 2/3 della capienza. Una considerazione che vale anche per le cotture per assorbimento, dove la quantità di acqua corretta è fondamentale per la buona riuscita del piatto – pensa ad esempio al risotto – ma anche per le lunghe cotture, in cui rischi di far diventare carne o pesce eccessivamente duri.
Se stai scaldando o cucinando qualcosa che stava in frigo, metterlo a temperatura ambiente qualche minuto prima ti permette di ridurre i tempi sui fornelli: questo vale in particolare per alcuni tipi di alimenti come la carne, a cui lo shock termico freddo – caldo non fa bene.
Una delle più grandi fonti di spreco è la spesa: cosa c'entra con l'energia? C'entra eccome: un frigo eccessivamente affollato impiegherà maggiore energia per raffreddare i cibi. Probabilmente dovrai anche abbassare leggermente la temperatura, così da evitare che alcuni prodotti ne risentano (un classico esempio è il burro che si ammorbidisce). Fare una spesa ragionata e non troppo abbondante, dunque, ti fa risparmiare in diversi modi: direttamente, perché sprecherai meno cibo evitando di farlo andare a male, e indirettamente, perché eviterai che i tuoi consumi energetici lievitino oltremodo.
Per alcune ricette puoi scegliere se utilizzare gli elettrodomestici oppure lavorare manualmente: per esempio se devi preparare un soffritto non troppo abbondante è sempre meglio evitare di accendere il mixer, preferendo il coltello. Stessa cosa per ricette come le salse pestate che, a dispetto del nome, molti preparano con il frullatore elettrico anziché con il mortaio: in questo caso ne va della consistenza finale della ricetta. Attenzione anche alle: per creare dei rösti perfetti è meglio grattugiarle, in questo modo perderanno meno amido e si compatteranno prima.
Molti cercano di ridurre i tempi di ammollo dei legumi secchi per una questione di praticità, ma prolungarlo, invece, potrebbe aiutarti a risparmiare energia, perché permette di ridurre i tempi di cottura. Un altro trucco per ridurre i tempi di cottura, in questo caso dei cereali e in particolar modo di quelli integrali, è quello di bagnarli prima di metterli in pentola: sciacquandoli, inoltre, eliminerai anche eventuali impurità.
Optare per pietanze crude, come le insalate, o marinate, come per esempio i carpacci, può aiutarti a ridurre i consumi in cucina e massimizzare i nutrimenti degli alimenti: in alcune stagioni come per esempio d'estate, inoltre, con i cibi crudi farai anche il pieno di acqua, che evapora in gran parte durante la cottura. Naturalmente è una regola che non vale per tutto: esistono infatti alcuni alimenti da non mangiare mai crudi, per una questione di sicurezza alimentare (come nel caso della carne di pollo) o di assimilazione dei nutrimenti (come nel caso delle carote).
Usare in modo intelligente il frigorifero vuol dire risparmiare più energia di quanto si possa pensare: come già detto, è bene evitare di riempirlo troppo, ma anche di mettere dentro avanzi ancora caldi, anche in questo caso non solo per una questione di risparmi ma anche di sicurezza alimentare. Pulisci regolarmente il frigorifero e il freezer, perché l'eventuale presenza di residui di cibo, sporcizia o ghiaccio può comprometterne l'efficienza. Controlla spesso anche le guarnizioni, fondamentali per garantire un'ottima refrigerazione e quindi un impiego di energia adeguato. Evita, infine, di aprire lo sportello continuamente: per esempio quando metti a posto la spesa accumula vicino al frigo gli alimenti da refrigerare e sistemali al suo interno tutti insieme.
Non sempre è una questione di budget: scegliamo elettrodomestici meno efficienti e meno costosi perché pensiamo di risparmiare. In realtà gli elettrodomestici di ultima generazione sono anche quelli a minor consumo: considera che un elettrodomestico con classe energetica A (anche se ora abbiamo anche A+++) può arrivare a consumare meno di un terzo di quanto consuma un elettrodomestico di classe G. Quello che risparmi sul costo dell'elettrodomestico, in sintesi, lo pagherai poi in bolletta.