In versione arrosto, cotoletta, nuggets o petto cotto alla piastra: l'obiettivo è riportare in tavola il pollo evitando di rendere secca e stopposa la sua carne. Ecco trucchi e consigli.
Il pollo è uno degli alimenti più comuni in cucina: facile da preparare, si rivela sempre molto comodo e versatile, nonché un ottimo ingrediente da riciclo. Può capitare, per i motivi più disparati, di doverlo riscaldare: magari perché si è acquistato un pollo arrosto intero e ne è avanzato, così come avere in eccedenza dei petti o delle cotolette. Qual è il maggior rischio in questi casi? Quello di rendere il pollo secco e stopposo: cosa che, con i corretti accorgimenti, si può evitare.
È importante non dimenticare che questa carne è facilmente contaminabile da batteri come campylobacter e salmonella e che quindi deve essere cotta ad alte temperature e in modo omogeneo: il cuore deve raggiungere i 75 °C, al fine di debellare possibili danni alla salute. Non abbiamo quindi suggerito il riscaldamento al microonde, che può essere pratico, ma non del tutto sicuro, in quanto le onde elettromagnetiche non penetrano in profondità nel prodotto.
Riscaldare al forno è uno dei metodi migliori per far tornare appetitoso il pollo arrosto, soprattutto se le quantità sono abbondanti: per esempio, se ancora intero o metà. Per valorizzarlo al meglio si dovranno mantenere tenere le carni e croccante la pelle. Se il pollo era riposto in frigorifero, fallo tornare per prima cosa a temperatura ambiente per circa 10 minuti, il tempo di preriscaldare il forno a 180 °C – 190 °C. Mettilo in una pirofila e aggiungi dei cucchiai di acqua (o brodo se ne hai a disposizione) regolando la quantità in base alle dimensioni del contenitore: deve coprire tutto il fondo. Fodera con carta alluminio e inforna per 20 minuti. In questo modo il vapore generato dalla condensa creerà l’umidità necessaria per non seccarlo all’interno. Imposta il grill, togli la carta alluminio e lascia ancora il pollo per un minuto al massimo, così che la pelle riprenda la sua fragranza.
Il forno è una buona soluzione anche per scaldare le cotolette: si dispongono su una teglia, senza aggiungere grassi o liquidi, e si lasciano per 10-15 minuti a 150 °C, passandole solo alla fine al grill per farle dorare, tenendole monitorate per evitare che si brucino.
La padella velocizza i tempi di riscaldamento, ma il rischio che la carne si secchi è più alto del forno. Quando usarla? Per esempio per avanzi di pollo arrosto già disossato, quindi ridotto in pezzi più piccoli con o senza pelle, oppure per il classico petto di pollo cotto alla piastra, senza panatura: in padella, infatti, la copertura ha molta probabilità di staccarsi.
Questo elettrodomestico, ormai diffuso in molte cucine, viene in aiuto nel momento in cui bisogna rigenerare cotolette o nuggets, questo perché i brevissimi tempi di cottura e l’azione protettiva della panatura impedisce alla polpa di seccarsi: non è quindi consigliabile utilizzare la friggitrice ad aria per il petto di pollo alla piastra. Si posizionano le cotolette o i nuggets nella vaschetta, distanziati, quindi senza sovrapporli tra loro e si seguono le istruzioni del proprio modello: in generale basteranno 3-4 minuti a 180 °C, ma per raggiungere il risultato perfetto probabilmente sarà necessario qualche tentativo.