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25 Ottobre 2024 13:00

Come pulire le sarde: la guida per trattarle al meglio

Pulire le sarde non è un'operazione così complessa come potrebbe sembrare: ecco una guida semplice per imparare a farlo, con qualche consiglio per trattarle e usarle al meglio in cucina.

A cura di Redazione Cucina
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Buone, versatili e nutrienti: sono le sarde, piccoli pesci azzurri molto diffusi nelle acque del Mediterraneo ricche di nutrimenti. Corpo affusolato con colori che oscillano tra l'argento e l'azzurro, carni semigrasse e sapore deciso, le sardine possono essere protagoniste di tantissimi piatti, dall'antipasto al secondo: l'importante è che siano fresche. Da non confondere con le acciughe, le sarde non sono così difficili da pulire come potrebbe sembrare: ecco una guida semplice che ti spiegherà come pulire e trattare le sarde al meglio, così da usarle in maniera semplice nelle tue ricette.

Come pulire le sarde

Dopo esserti rassicurato della freschezza del pesce, inizia con la pulizia delle sarde. Procurati uno scolapasta in cui riporre le sarde, così che le viscere e gli scarti non finiscano nel lavandino, apri l'acqua fredda corrente e sciacqua i pesci. Quindi procedi con la pulizia vera e propria.

  • Per prima cosa taglia via la coda.
  • Se hanno ancora la testa, staccala con un movimento deciso e tirala via delicatamente, facendo scorrere la carne fino alla coda: in questo modo tirai via anche parte delle viscere, attaccate alla testa.
  • A questo punto, aiutandoti con il pollice (se preferisci puoi anche fare un piccolo taglio utilizzando le forbici) fai una leggera pressione nella parte interna e apri la sardina "a libro": in questo modo avrete ben visibile le restanti viscere e la piccola lisca.
  • Elimina la lisca delicatamente facendo attenzione a non rompere le carni, quindi risciacquale sotto l'acqua fredda per esser sicuro di averle pulite del tutto. Sistema le sardine pulite su un foglio di carta assorbente e tamponale delicatamente, asciugandole prima di iniziare la tua preparazione.
Bucatini al pesto di finocchietto e sarde

Consigli

Ecco alcuni suggerimenti aggiuntivi che ti permetteranno di agevolare l'operazione di pulizia delle sarde.

  • Freschezza. Più le sarde sono fresche, più facile sarà pulirle. Controlla sempre le branchie, che devono essere di un rosso vivo, e la pelle, che deve essere lucida e senza macchie.
  • Strumenti. Oltre al coltello, puoi utilizzare delle forbici affilate per tagliare la testa e le pinne. Un tagliere di plastica è l'ideale per evitare che le squame si attacchino.
  • Acqua fredda. Tieni sempre a portata di mano una ciotola con acqua fredda per sciacquare le sarde durante la pulizia.
  • Eliminazione delle interiora. Quando rimuovi le interiora, fai attenzione a non romperle: l'obiettivo è non rompere per la precisione la cistifellea, che è amara, anche se è difficile da individuare.
  • Lisca: La lisca centrale può essere rimossa con un coltello affilato o, per le sardine più piccole, con le dita.
  • Conservazione. Le sarde pulite vanno consumate fresche. Se vuoi conservarle, puoi congelarle avvolte in carta da forno.
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Come usare le sardine in cucina

Una volta pulite correttamente, avrai solo l'imbarazzo della scelta: le sarde possono arricchire ed essere protagoniste di tantissimi piatti. Ottime semplicemente fritte, passate prima nella farina o nell'uovo e nel pangrattato, ti consigliamo di provare anche la ricetta delle sarde a beccafico, un piatto di origini siciliane (anche se ogni città ne rivendica i natali, come sempre succede per le ricette tradizionali). Un primo piatto? Perché no: freschissime sono perfette per condire dei bucatini, perfezionati con pinoli, uvetta e finocchietto selvatico. Se passi da Venezia poi, non perdere le sarde in saor: un antipasto semplice e genuino, a base di solo aceto e vino bianco, facilissimo da fare anche a casa.

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Quello che i piatti non dicono
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