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15 Novembre 2024 16:00

Come pulire la moka: i consigli per farlo nel modo giusto

La caffettiera è un oggetto prezioso: mantenerlo "sano" significa avere a disposizione sempre un buon caffè. Ecco i consigli per lavarlo e gli errori da evitare, come metterlo nella lavastoviglie.

A cura di Federica Palladini
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Se non ci fosse, bisognerebbe inventarla. Per fortuna, ci ha pensato l’imprenditore Alfonso Bialetti, che nel 1933 mette a punto quello che sarebbe stato l’accessorio da cucina must have degli italiani: perché anche se il caffè non si beve, sicuramente si offre ai propri ospiti. Stiamo parlando della moka, che oltre ad aver conquistato le mura domestiche è diventata un oggetto di design, con tanto di esposizione al MoMA di New York. È artefice di “miracoli” quando usata a regola d’arte in tandem con la giusta miscela, senza contare che è un oggetto duraturo e resistente se mantenuto correttamente. Un ruolo cruciale è quello della pulizia, che si rivela molto semplice, ma con alcune regole da rispettare, per esempio, niente detersivo e niente lavastoviglie: ecco come farla al meglio.

Come pulire la moka esternamente

Iniziamo dalla parte più facile, ovvero l’esterno della caffettiera, che non necessita di particolari attenzioni: dopo ogni utilizzo basta passarla sotto l’acqua corrente e asciugarla con un panno da cucina, per evitare che si formino aloni. A lungo andare la parte più in basso a contatto con il calore della fiamma potrebbe annerirsi: a questo punto puoi strofinarla con un panno umido imbevuto in una soluzione di acqua e bicarbonato di sodio, che rimuove le macchie senza essere aggressivo. Quando la superficie è tornata a splendere asciuga perfettamente. In alternativa fai affidamento sull’aceto di vino bianco – ne basta pochissimo diluito in acqua – che si rivela un ottimo sgrassante naturale.

Come pulire la moka all'interno

La moka si compone di tre parti principali: la caldaia, il filtro e il raccoglitore superiore. Ognuna richiede una cura specifica, sia ordinaria sia straordinaria, per evitare la formazione di calcare e l'accumulo di residui che potrebbero influenzare il gusto del caffè perché ossidati o bruciati. In più, occhio a un dettaglio che di solito viene dimenticato e che nasconde dello sporco praticamente invisibile.

Pulizia della caldaia

Partiamo dal basso, ovvero dalla caldaia, che è la parte inferiore della moka che viene riempita d’acqua. Dopo ogni utilizzo è importante risciacquare con sola acqua, per poi asciugare bene con un panno pulito: in questo modo non si corre il rischio di sviluppare la muffa sul fondo e sulle pareti. Se noti del calcare, vietato munirsi di detersivi o di prodotti specifici, ma prepara una soluzione di acqua e acido citrico o aceto bianco e fai un caffè, senza mettere la polvere, e poi tampona con cura: basterà fare un altro caffè a vuoto (con sola acqua) per eliminare l’odore prima di usarla nuovamente.

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Pulizia del filtro

Il filtro è la parte centrale bucherellata, dove si inserisce il caffè macinato. Per evitare che i residui di caffè si accumulino, lava il filtro sotto acqua corrente subito dopo ogni utilizzo e asciugalo. Con il tempo i fori tenderanno a ostruirsi: liberali con uno spazzolino a setole morbide, un ago o uno spillo, altrimenti, per una pulizia più profonda, immergi il filtro in una soluzione di acqua e bicarbonato per circa 15 minuti o di acqua e aceto di vino per 30 minuti: questo procedimento aiuta a sciogliere le impurità rimaste intrappolate nei buchi.

  • Proprio qui si trova quel dettaglio nascosto a cui accennavamo qualche riga fa: si tratta, insieme, della "faccia" inferiore del filtro e della coppa dell’imbuto, dove il caffè incrostato difficilmente può essere eliminato. Per farlo bisogna smontare i due elementi, facendo una leggera pressione con un cacciavite infilandolo all’interno dell’imboccatura: non forzarlo se non si stacca, potresti farti male. Se, invece, viene via agilmente, allora rimuovi la patina scura di sporco con acqua calda e una spugnetta non abrasiva. Asciuga e rimonta il tutto.

Pulizia del raccoglitore

Il raccoglitore è la parte superiore della moka dove il caffè si concentra una volta che è pronto. Anche in questo caso si procede con sola acqua dopo ogni utilizzo. Per una pulizia approfondita – utile quando si formano macchie giallognole di caffè – opta per una soluzione di acqua e bicarbonato. Immergi un panno morbido nel liquido e strofina delicatamente tutto l’interno del contenitore, poi risciacqua con acqua abbondante e asciuga bene con un panno pulito.

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Pulizia della guarnizione

La guarnizione circolare attorno alla piastrina filtro con il passare del tempo tende ad accumulare la polvere del caffè e a rovinarsi: se vedi che è sporca, allora staccala dalla caffettiera e puliscila con un panno imbevuto di acqua, mentre se si è consumata è necessario cambiarla (il consiglio è di sostituirla una volta all’anno).

Sapone sì o no?

Quando si parla della pulizia della moka, il dibattito è acceso: meglio lavarla solo con acqua o utilizzare anche il sapone? La risposta dipende dall'approccio che si vuole adottare. Tradizionalmente, molti esperti di caffè consigliano di evitare detergenti per preservare la patina oleosa che si forma con l'uso e che può contribuire al gusto del caffè.

Tuttavia, se la moka presenta residui ostinati o accumuli di oli, è possibile utilizzare un sapone neutro, purché sia privo di profumi e venga risciacquato accuratamente. Il segreto è assicurarsi che non restino tracce di detersivo che possano alterare l'aroma del caffè e asciugare bene ogni componente per prevenire ossidazioni, soprattutto nei modelli in alluminio. Dunque, il sapone può essere un valido alleato, ma con le giuste precauzioni.

Gli errori da non fare

La moka è uno strumento delicato: è progettata appositamente per realizzare il caffè nel migliore dei modi, assicurandone un buon sapore. Ecco quali sono gli errori da evitare durante la pulizia, perché andrebbero a inficiare il gusto della bevanda.

1. Mettere la moka in lavastoviglie

Nonostante sia un elettrodomestico molto comodo e a prova di spreco quando usato correttamente, la lavastoviglie non è adatta al lavaggio della moka, in quanto è un metodo troppo aggressivo, tra calore e forza dell’acqua e l’impiego di detersivi, brillantante e sale che rovinano il materiale.

2. Usare detersivi e spugne abrasive

Anche se il lavaggio avviene a mano, uno degli errori più comuni è quello di pulire la moka con detersivi e spugnette abrasive. I detergenti e i tessuti ruvidi danneggiano la superficie della caffettiera lasciando residui o segni che alterano il gusto del caffè, solitamente acidificandolo.

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3. Non asciugare la moka dopo il lavaggio

Dopo ogni risciacquo, è importante asciugare bene la moka per evitare l’ossidazione (con conseguente ruggine) e le muffe. Ogni elemento deve essere tamponato singolarmente e solo alla fine si ricompone la caffettiera.

4. Ignorare l’impatto del calcare

I sali di calcio e di magnesio presenti nell’acqua con il riscaldamento cristallizzano, favorendo l'accumulo di calcare specialmente nella caldaia: un’acqua del rubinetto troppo dura può portare a un’eccessiva presenza che guasta il sapore del caffè. Per questo, l’uso di acqua in bottiglia o filtrata è consigliato per far durare di più la caffettiera.

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