Nutrienti e versatili, i porri sono ortaggi spesso usati come sostituti della cipolla. Prima di cucinarli, però, occorre capire come pulirli e riutilizzare i loro scarti al meglio.
Ortaggi tipicamente invernali appartenenti alla famiglia delle Liliaaceae, i porri sono bulbi dalla forma cilindrica e dal sapore delicato. Molto utilizzati in cucina, i porri sono spesso usati in sostituzione, o insieme, alla cipolla per insaporire i piatti oppure vengono gustati da soli una volta cotti al forno o bolliti.
Molto versatili in cucina, in genere va usata solo la parte bianca dei porri in quanto più tenera e aromatica, mentre le lunghe foglie verdi vanno messe da parte. Inoltre, sono poveri di calorie e ricchi di sali minerali con un effetto diuretico e disintossicante, amici dell'intestino e antibiotici naturali.
Se li avete acquistati freschi e volete conoscerli meglio, imparare a pulirli e usarli in cucina, ecco una piccola guida per farlo: ma occhio a non gettare gli scarti, anche con quelli si possono fare grandi cose. Se invece non volete ancora cucinarli, conservateli in frigorifero per massimo 6 giorni, mantenendo la parte bianca per avvolta nella carta assorbente.
Pulire i porri non è per nulla difficile. Per prima cosa, procuratevi un coltello ben affilato e un tagliere, quindi procedete per fasi.
Sciacquate bene i porri sotto acqua fredda corrente per eliminare ogni residuo di terriccio.
Trasferite il porro sul tagliere ed eliminate la parte verde in alto: ma non buttatela, potete riutilizzarla per sfiziose ricette di recupero.
Eliminate quindi anche la parte inferiore, la parte con la radice.
Con la punta del coltello effettuate un taglio longitudinale e togliete le prime due foglie che si trovano all'esterno.
A questo punto potete tagliare il porro a rondelle, a mezzaluna o a listarelle, pronto per essere cucinato.
In genere i porri vengono tagliati a rondelle occorrono pochi secondi per affettarlo secondo diversi spessori. Alla fine le rondelle potranno essere aperte e divise prima di essere impiegate in cucina. Un altro taglio molto apprezzato è quello della mezza luna: basta solo tagliare il porro in due verticalmente e cominciare ad affettare in modo orizzontale.
Il porro può essere tagliato anche a striscioline, basta tagliarlo in due e cominciare a togliere tutte le foglie, le quali verranno divise in gruppi da tre o quattro foglie sovrapposte. A questo punto si può iniziare a ripiegarle e tagliarle in strisce molto sottili.
In caso di soffritto, invece, è consigliabile tritare il porro. Incidetelo verticalmente fino a ottenere quattro pezzi e infine cominciate a tagliare fette più sottili in perpendicolare prima di versare tutto in padella.
Molto spesso utilizzato con o in sostituzione di aglio e cipolla nei classici soffritti, i porri possono essere protagonisti di ogni tipo di piatto: potete scegliere un primo piatto, magari un risotto con porri e salsiccia ma anche una calda zuppa con patate o una lasagna filante con scamorza, una vera e propria coccola culinaria. Se volete impiegarli in secondi e piatti rustici, potete semplicemente stufarli in padella o usarli per una deliziosa torta salata.
Dei porri non si butta via (quasi) nulla, in particolare la parte verde che potete utilizzare per sfiziose ricette di recupero. Siamo infatti abituati a pensare che l'unica parte commestibile sia quella bianca, ma le foglie verdi sono particolarmente nutrienti e possono essere usate, sminuzzate finemente e fatte bollire, per zuppe, salse e sformati, ma anche come base per un brodo, da usare per insaporire un risotto.
Se volete divertirvi e sperimentare in cucina, potete tagliare la parte verde a listarelle e farne delle croccanti stick fritte in olio bollente, oppure utilizzarle per legare o chiudere degli involtini: vi basterà lessarle leggermente e farcirle con formaggio spalmabile ed erbe aromatiche. Un grande classico intramontabile? Una golosa frittata, ottima con le foglie verdi del porro, bollite e sminuzzate grossolanamente.