Pianifica la serata in anticipo e informati bene sulle due diete. In questo modo avrai chiaro cosa acquistare e preparare: porta in tavola un menu creativo, non semplici piatti privati dei loro ingredienti di origine animale e non sottovalutare mai il dolce.
Invitare amici o parenti a cena è sempre un’occasione di convivialità da prendere al volo. Sarà capitato a tutti: tra gli ospiti che si siederanno a tavola ci sono persone che seguono una dieta vegetariana o vegana. La classica domanda “che cosa preparo?” assume così una connotazione diversa, dove diventa essenziale rispettare non solo qualche regola del galateo che fa sempre fare bella figura, ma avere anche un’attenzione in più nei confronti del cibo che si andrà a servire. Mettere a punto un menu che soddisfi tutti i commensali senza escludere nessuno non è solo una questione di cortesia, ma può trasformarsi in un momento di scoperta di nuove ricette e di ampliamento dei propri orizzonti culinari. Di seguito, ecco qualche consiglio per organizzare una serata impeccabile.
Prima di scegliere il menu, è fondamentale conoscere cosa mangia una persona vegetariana e una vegana. Il nostro suggerimento, quindi, è fissare con il giusto anticipo quando si terrà la cena, così da non ritrovarsi a fare tutto all’ultimo momento, soprattutto se sei al tuo “debutto”. Chi è vegetariano non consuma né carne né pesce, ma può includere latticini e uova nella propria alimentazione; il vegano, invece, elimina qualsiasi prodotto di origine animale, compresi latte, formaggi, uova e miele.
Questi sono i principi generali, ma niente vieta di cucirsi addosso la propria dieta, declinandola in molteplici varianti: per esempio, i latto-vegetariani rinunciano a uova e ovoprodotti, ma assumono latte e derivati, mentre gli ovo-vegetariani fanno esattamente l’opposto. È comune, inoltre, la scelta pescetariana o pesco-vegetariana, dove il pesce (crostacei, frutti di mare…) è ammesso, mentre la carne no. Insomma, la strategia migliore è quella di chiedere ai futuri ospiti quali siano le loro preferenze (senza dimenticare le eventuali allergie o intolleranze): non sentirti in imbarazzo, sarà un gesto sicuramente apprezzato ed eviterà malintesi.
Uno degli errori più frequenti è quello di riadattare ricette “per onnivori” semplicemente togliendo quegli ingredienti che non sono concessi nelle diete vegane o vegetariane, quasi a far pensare al tuo ospite che, in fondo, si stia privando di qualcosa. Niente di più sbagliato. Un menu ben congeniato deve essere ricco, equilibrato e gustoso, indipendentemente dalla presenza di carne, pesce e derivati animali. Per fortuna, negli ultimi tempi, verdure, legumi, cereali e pure la frutta (secca o fresca) e le spezie sono stati sempre di più messi al centro nel piatto, dando vita a creazioni che appassionano tutti i palati. Qualche esempio? Di hummus ormai ne esistono tantissime variazioni sul tema, che spaziano dal classico a base di ceci a quello super vitaminico di carote. Le croccanti chips di patate possono essere presentate anche in chiave chips di cavolo nero o di zucchine, puntando sulla stagionalità. Del pesto ce ne sono infinite varianti, così come di polpette “green”. Un segreto? È molto più semplice partire da una ricetta che nasce vegetariana o vegana (incluse quelle della tradizione) che non cercare di modificarne una a base di animali e derivati. Questo per dire di non avere paura di sperimentare proprio quella sera qualcosa di inedito: farai rimanere gli invitati piacevolmente sorpresi.
Se sei alle prime armi, devi sapere che molti prodotti che sembrano vegani contengono ingredienti di origine animale senza che sia immediatamente evidente. Spesso si dà per scontato che un alimento sia adatto a tutti solo perché non vede la presenza di carne, ma la realtà è più complessa. Per esempio, la maggior parte dei formaggi vengono realizzati con caglio di ruminanti e non sarebbero tecnicamente adatti alla dieta vegetariana. Alcuni prodotti da forno, in particolare quelli industriali, ma anche il pane fresco, possono essere stati preparati con latte, burro o strutto.
Hai curato le portate dall’antipasto al contorno nei minimi dettagli, lanciandoti pure in una maionese veg: offrire un sorbetto o della frutta può bastare. Invece no. Il dolce è l’ultima portata e deve lasciare gli ospiti con la sensazione di aver avuto un “buon finale”: impegnarsi meno in questo frangente potrebbe rendere vano tutto il lavoro. Non sentirti perso, perché la pasticceria vegetale, compresa quella casalinga, ha fatto passi da gigante: dalle basi come la pasta frolla ai dolci completi come mousse, semifreddi e torte al cioccolato, hai tutto il necessaire per preparare un dessert coi fiocchi.
Nonostante le buone intenzioni, ci sono alcuni dettagli che potrebbero sfuggirti, andando a inficiare il risultato. Presta particolare cura al momento della preparazione dei piatti in cucina, perché non deve esserci contaminazione tra gli alimenti: se friggi, per esempio, vietato usare lo stesso olio per le crocchette di pollo e quelle di tofu. Così anche i diversi utensili (forchette, cucchiai, mestoli) devono essere separati. Infine, non insistere nel far assaggiare la tua carbonara o il tuo tiramisù, che sono i più buoni al mondo: evita frasi come “è solo un boccone” o “tanto per una volta che vuoi che sia”, magari cercando il sostegno di altri commensali, perché rischieresti di mettere a disagio i tuoi ospiti vegetariani o vegani e di non rivederli più.