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Come leggere le etichette delle uova: tutte le informazioni a cui fare attenzione

Preparazione: 10 Min
Difficoltà: Facile
Dosi per: 2 persone
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A cura di Rossella Croce
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Un consumo consapevole passa per una comunicazione chiara e per una corretta conoscenza dei prodotti che portiamo sulle nostre tavole:  saper leggere le etichette delle uova come di altri alimenti è quindi fondamentale per una scelta informata. Al momento dell'acquisto, quanto di noi si chiedono "chissà da dove vengono queste uova"? Sapete che, in realtà, scoprirlo è facilissimo?

Dal 2003 l‘etichettatura delle uova è obbligatoria per legge e ogni uovo deve riportare un codice alfanumerico che ne indichi origine, luogo di produzione, tipologia di allevamento e data di scadenza: una vera e propria carta d'identità delle uova che molto spesso non siamo in grado di decifrare. Come fare? Ecco spiegato passo passo il significato delle etichette delle uova.

Prima cifra: tipologia di allevamento

Come vengono allevate le galline che andranno a deporre le "nostre" uova, in quali condizioni vivono e con che tipo di alimentazione? Ce lo dice il numero con cui si apre la sequenza riportata sul guscio dell'uovo, in particolare:

  • Numero "0": in questo caso l'uovo che state acquistando proviene da un allevamento biologico, le galline sono allevate all'aperto e nutrite con foraggi provenienti a loro volta da agricoltura biologica;
  • numero "1": allevamento all'aperto: le galline vivono all'aperto e depongono le uova nei pagliericci o per terra, in questo caso non viene specificato il tipo di alimentazione, che può essere biologica o meno;
  • numero "2": in questo caso parliamo di uova deposte a terra da galline libere di muoversi ma in edifici chiusi;
  • numero "3": con questo numero si indicano uova deposte al chiuso da galline allevate in gabbia e private di qualsiasi tipo di libertà.
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L'origine

Se il primo numero ci indica il come, le lettere e le cifre successive ci danno maggiori informazioni sul "dove" vengono allevate le galline e quindi deposte le uova che andremo a consumare. Le prime lettere che troviamo sul guscio indicano lo stato di provenienza: le lettere IT, per esempio, corrispondono a "Italia".

Il tre numeri centrali indicano il codice ISTAT del comune di produzione, del comune in cui materialmente si trova l'allevamento; segue poi la sigla della provincia di produzione (NA corrisponde, per esempio, alla provincia di Napoli).

Le ultime tre lettere, infine, indicano nel dettaglio il codice del nome dell'allevamento, così che si possa rintracciare direttamente il produttore in caso di problemi di tipo sanitario.

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La scadenza

Ultima importantissima informazione segnalata sia sul guscio che sulla confezione delle uova è la data oltre la quale non possiamo più consumarle: la data di scadenza. Sul guscio viene riportata la data in una riga sottostante al codice di provenienza, preceduta dalla dicitura "entro" (a volte abbreviata in Ent), viene quindi segnalato il giorno e il mese oltre il quale le uova potrebbero non essere più commestibili. In alcuni casi potreste trovare la dicitura "DEP": essa indica il giorno in cui le uova sono state deposte, che potranno essere consumate entro 28 giorni dalla data segnalata, anche se il nostro consiglio è di non andare oltre il ventesimo giorno.

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E le dimensioni?

Vi siete mai chiesti quanto pesa un uovo e perché in commercio troviamo uova molto diverse tra loro in quanto a dimensione? Le informazioni riguardanti le classi di peso delle uova sono riportate sulla confezione dove possiamo trovare:

  • S: uova piccole, il cui peso non supera i 53 grammi;
  • M: uova medie il cui peso oscilla tra i 53 grammi e i 63 grammi;
  • L: parliamo di uova "large", uova grandi dal peso variabile tra i 63 e i 73 grammi;
  • XL: non sono uova di dinosauro, semplicemente uova extra large, il cui peso supera i 73 grammi.
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Cosa vuol dire categoria A, B e C

In questo caso si tratta di un'informazione che troverete sulla confezione delle uova, quantomeno per quelle acquistate al supermercato, e non sul guscio. Le confezioni delle uova, infatti, riportano la dicitura "categoria A" "B" o "C". Cosa vuol dire esattamente? La categoria indica la freschezza dell’uovo, quindi le uova vengono classificate come:

  • Categoria A, uova fresche o extra fresche;
  • categoria B, uova di seconda qualità o conservate;
  • categoria C, uova declassate e destinate all’industria alimentare.

Raramente troverete la categoria B,  e mai la C, che è quella destinata alla trasformazione, quindi alla produzione di alimenti confezionati: in ogni modo preferite sempre la categoria A.

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