Sapere da dove provengono le uova che si trovano al supermercato può fare la differenza in termini di qualità in una ricetta, ma anche di sostenibilità e benessere animale. Ecco come ricavare tutte le informazioni per fare un acquisto consapevole.
“Da dove vengono queste uova”? Per chi non si rifornisce da un contadino di fiducia oppure dal suo stesso pollaio, si tratta di un quesito fondamentale, che riguarda non solo la qualità intrinseca del prodotto, ma anche il benessere animale, nello specifico quello delle galline ovaiole. Dal 2003 la tracciabilità delle uova è obbligatoria. L’etichetta contiene una serie di codici numerici e alfabetici stampati sul guscio che, una volta decifrati, offrono informazioni fondamentali per avere una visione a 360° delle caratteristiche dell’alimento, dalla tipologia di allevamento alla provenienza, passando per la freschezza. A prima vista può sembrare complicato, ma è utile sapere che la maggior parte delle confezioni sono munite di legenda, proprio per facilitare al consumatore la comprensione. Per arrivare preparati al momento dell’acquisto, ecco di seguito una guida facile e completa.
Il primo numero della sequenza in cui ci si imbatte è una cifra da 0 a 3 che indica il metodo con cui sono state allevate le galline e deposte le uova. Ecco il significato di ciascuna:
Subito dopo, troviamo una serie di simboli che indicano sempre più nello specifico l’origine delle uova, così da sapere se sono prodotti locali o meno. Si comincia con due lettere in maiuscolo, che corrispondono al paese: IT, per esempio, si riferirà a uova italiane.
Restringendo il campo geografico, ecco che compaiono di seguito altri numeri e lettere che rappresentano:
Sul guscio è obbligatoriamente riportata anche la data di scadenza, con giorno e mese: appare sotto il codice appena “decifrato” ed è preceduta dalla parola “ENTRO”. Stessa informazione la si legge anche sulla confezione, spesso con accanto la sigla del lotto, abbreviata in L più un numero (es. L501). Facoltativa, invece, è la data di deposizione (DEP): le uova si considerano fresche fino a 28 giorni da quando vengono deposte.
Le uova in base alla loro freschezza possono essere classificate in due categorie:
Le uova fresche, inoltre, si distinguono anche per il peso e le dimensioni. Le medie e le grandi sono le più frequenti sugli scaffali. Ecco le diverse pezzature: