In commercio si trova facilmente pronto all'uso, ma questa lavorazione preliminare si può fare anche a casa se hai acquistato un baccalà ancora sotto sale. Si tratta di un'operazione da svolgere con cura per rendere il pesce commestibile.
Il baccalà è uno degli ingredienti più iconici della cucina regionale italiana, protagonista di ricette da Nord a Sud in particolare durante le festività. Il termine “baccalà” si riferisce al merluzzo pulito e messo sotto sale per tre settimane, una pratica che affonda le sue radici in epoche passate, quando il sale era il principale metodo di conservazione degli alimenti. Questo lo differenzia dallo stoccafisso, che invece viene essiccato all’aria, disidratato quindi per merito dell’azione del vento. Entrambe le varianti danno vita a specialità fritte, in umido, mantecate, ma richiedono un rinvenimento della materia prima differente. Nel caso del baccalà è indispensabile eliminare il sale in eccesso attraverso un processo di dissalazione e ammollo accurato, perché la sapidità è talmente elevata risulta immangiabile se non trattato con attenzione. Di seguito, ecco come si fa.
Dissalare il baccalà è un procedimento laborioso, per questo è ormai semplice trovare in commercio il pesce pronto per essere cucinato. Più che di tecnica, c’è bisogno di tempo e di pazienza, ma è alla portata di tutti. Ecco i passaggi per farlo nel modo corretto.
Un altro modo per dissalare il baccalà è lasciarlo intero. Può arrivare a pesare anche più di un chilo, con i tempi che si allungano per permettere all'acqua di penetrare nelle parti più centrali. Come procedere? Togli il primo strato di sale come fatto in precedenza e poi immergi del tutto il pesce in una bacinella. Coprilo e lascialo in ammollo per 48-72 ore, cambiando l’acqua ogni 8. Dopo le prime 24 ore, se serve per la ricetta, puoi togliere la pelle: tirandola con le mani facendo un po’ di forza, partendo dal davanti fino alla coda, si staccherà facilmente. La tecnica migliore sarebbe quella di dissalare il baccalà sotto un perenne filo d’acqua che scorre, per avere un ricambio continuativo: lo sconsigliamo, in quanto comporterebbe un notevole spreco idrico.
Usa solo acqua fredda, perché l’utilizzo di quella calda potrebbe alterare la consistenza del pesce. Quando riduci il baccalà in pezzi piccoli non superare le 36 ore o la polpa potrebbe perdere texture e sapore.
Il baccalà così trattato è pronto all’uso, ma può essere conservato: in frigorifero per 2 giorni, all’interno di un contenitore ermetico o in un piatto avvolto con pellicola alimentare, oppure in freezer sottovuoto, così da durare anche un mese.