Disponibili da fresche in primavera, le fave vengono essiccate da tempo immemore, così da averle a disposizione anche d'inverno. Se non sai come trattarle, ecco una selezione di ricette da preparare con le fave secche.
Un prodotto disponibile in primavera che, grazie all'antica arte dell'essiccazione, ci fanno compagnia anche nelle fredde giornate invernali: parliamo di fave secche, legume molto utile da avere sempre in dispensa. Ricche di fibre, sali minerali e vitamine, le fave sono uno dei prodotti più preziosi della natura: molto versatili in cucina anche nella versione secca, possono essere utilizzate in tanti piatti diversi, molti dei quali originali del Sud Italia ma non solo.
Come trattarle prima di cucinarle? Che si tratti di fave secche con o senza buccia, hanno comunque bisogno dell'ammollo, che serve a reidratarle, partendo da acqua tiepida, in cui devi aggiungere un pizzico di bicarbonato di sodio: l'acqua deve coprire completamente i legumi. Il tempo di ammollo varia: per le fave secche con la buccia serviranno almeno 12 ore, se invece si tratta di fave secche decorticate, cioè già prive della buccia, 7-8 ore di ammollo dovrebbero bastare. Dopo l'ammollo segue la fase della cottura vera e propria: prima però è bene sciacquarle per eliminare eventuali residui di bicarbonato. Mettile in una pentola capiente, con il doppio dell'acqua rispetto al peso delle fave, e falle cuocere per 1-2 ore, aggiungendo il sale solo poco prima che siano pronte: fai raggiungere il bollore a fiamma media, poi abbassa la fiamma e fai sobbollire per il resto del tempo, eliminando man mano la schiumetta bianca che salirà in superficie.
Usare le fave secche in cucina è molto semplice: puoi realizzare con la versione secca quasi tutte le ricette che le prevedono fresche. Ottime per le zuppe e le minestre, fra cui la particolare ricetta del macco di fave, ma anche per preparazioni come puree e creme. Se ami le consistenze vellutate, con le fave secche puoi realizzare anche un pesto tipico ligure chiamato marò, ideale anche per brunch e aperitivi, o fave e cicorie, tipica ricetta pugliese preparata proprio a partire dalla versione secca delle fave. Per quanto riguarda i primi piatti ti suggeriamo la ricetta della pasta con le fave, da realizzare con il guanciale o in versione vegetariana, con la ricotta. Diversi i secondi e i contorni da preparare con le fave secche, come i falafel o le fave stufate. Ecco allora 8 ricette con le fave secche gustose e saporite, tutte da provare.
Partiamo da un piatto ideale per l'inverno, molto diffuso nella tradizione culinaria pugliese e campana: la zuppa di fave. Si tratta di una pietanza che si prepara con pochi ingredienti, anche molto economici: fave (secche o fresche), lardo e pancetta di maiale, cipolla e olio extravergine di oliva, ma puoi realizzarla in versione vegetariana eliminando lardo e pancetta. Servila ben calda e accompagnala da fettine di pane casereccio tostate.
Una ricetta di origini siciliane, nata nella zona di Agrigento e pietanza tipica della festa di San Giuseppe di Ramacca, in provincia di Catania: a pasta co' maccu, la pasta con il macco di fave. Si tratta di una sorta di crema di fave, ottenuta grazie alla cottura prolungata delle fave fino al loro completo disfacimento. Ottima da preparare con le fave secche, questa zuppa può essere servita come primo piatto o piatto unico, soprattutto se accompagnata da pasta e verdure bollite come bietole o cicoria.
Una ricetta da realizzare con le fave fresche, croccanti, ma anche con quelle secche, se ti piace una consistenza più cremosa. La pasta con le fave è un primo piatto delizioso, anche grazie all'aggiunta di guanciale croccante e del pecorino, che donano a questa ricetta un tocco speciale: ideale anche per coloro che non amano molto questo legume. Se preferisci una versione vegetariana prova la ricetta della pasta con fave e ricotta.
Una crema avvolgente e golosa da servire con crostini abbrustoliti o fette di pane casereccio tostate. La crema di fave è un piatto perfetto per i primi freddi, che viene arricchita con una manciata di pecorino, un pizzico di sale e di pepe, e qualche fogliolina di menta: il risultato sarà una portata vellutata, da completare con olio a crudo e frutta secca croccante, se ami questo tipi di consistenza. In alternativa, puoi mettere in cima una quenelle di ricotta o formaggio fresco.
Il pesto di fave, conosciuto anche come marò o pestùn, è una ricetta tipica della tradizione ligure, in particolare della zona di Levante, che solitamente si realizza con le fave fresche, ma si può preparare anche con quelle secche. Si tratta di una ricetta di origini contadine: una volta veniva usato per insaporire il pane duro, ma oggi viene usato anche come condimento per la pasta, per il risotto o per accompagnare secondi piatti, in particolare carni arrosto o alla griglia.
Una delle specialità più famose della cucina pugliese, fave e cicorie, in dialetto fae e fogghie o fae e foje, ma chiamata anche "incapriata". Si tratta di una ricetta che si prepara proprio a partire dalle fave secche, a cui viene abbinata la cicoria selvatica. La preparazione richiede pochi passaggi: le fave vengono ammollate in acqua fredda per almeno 12 ore e poi cotte a lungo, coperte con altra acqua, finché non si trasformeranno in una purea liscia e molto morbida.
Piatto tipico della cucina abruzzese, le fave stufate sono un contorno gustoso da preparare con le fave fresche o secche, cipolla tritata e guanciale. Una ricetta di origine contadina a base di ingredienti poveri e genuini che puoi realizzare anche in versione vegetariana, eliminando il guanciale e aggiungendo del peperoncino, se ami i sapori piccanti.
Una ricetta tipica della cucina mediorientale, che si può realizzare con diversi tipi di legumi: in questo caso di proponiamo i falafel di fave. Da realizzare anche con le fave secche, i falafel sono delle polpettine fritte golose e invitanti: ideali non solo come secondo vegetariano, ma anche come antipasto o come portata di un aperitivo o di un brunch salato.