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28 Aprile 2024 15:00

Come cucinare le bucce di fave: 5 idee facili e gustose

Una delle parole d'ordine in cucina è antispreco: una filosofia da applicare con qualsiasi cibo, ma che funziona benissimo con gli ortaggi di stagione, fave (con baccello) comprese.

A cura di Federica Palladini
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Le fave sono un legume tipico della primavera che si può consumare fresco oppure sec

co in tantissime ricette, dal tradizionale macco al più creativo falafel. Se le compri con la loro scorza, ovvero il baccello in cui sono contenute (tipo quello dei piselli), una volta sgranate non gettare l’involucro, perché può essere riutilizzato mettendo in atto una buona pratica antispreco, un po’ come si fa per altri ortaggi come i carciofi, di cui sono ottimi anche i gambi, o i ravanelli, dei quali si possono impiegare le foglie: i baccelli sono ricchi di fibre, ipocalorici, e con un alto potere saziante.

Come si trattano per essere cucinati? In realtà è molto semplice: il consiglio è quello di selezionare solo i più giovani, che sono più teneri, eliminare le estremità, dividerli in due e togliere i filamenti e la parte esterna coriacea con un coltello affilato, praticamente rifilando i bordi. Visto che sono amari, è preferibile farli bollire per 5 minuti prima di usarli per ingentilire il sapore e poi scolarli in acqua fredda così da bloccare la cottura e conservare il colore verde brillante. Ecco di seguito qualche idea da cui prendere ispirazione per portare in tavola le bucce delle fave.

1. Frittata di bucce di fave

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La frittata è una delle soluzioni del riciclo per eccellenza e anche questo caso non fa eccezione. Una volta che hai lavorato le bucce come suggerito in precedenza tagliale a tocchetti di un paio di centimetri e versa un filo d’olio d’oliva in una padella. Aggiungi un trito di cipolla, aspetta che imbiondisca e poi unisci le scorze, mescola e fai andare fino a quando si inteneriscono, ma senza rammollirsi. Intanto prepara in una ciotola il classico composto sbattendo le uova, aggiungendo il pecorino a piacere (che con questo legume si abbina alla perfezione), il pepe nero macinato al momento e regolando di sale, facendo attenzione che il formaggio è già sapido. Una volta pronte le bucce, incorporale in modo omogeneo alle uova, ungi ancora leggermente la padella e trasferisci l’amalgama, cuocendo il tutto come una normale frittata. Se preferisci, puoi farla anche al forno, versando il composto in una teglia foderata di carta forno.

2. Spadellata di bucce di fave

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Un modo semplice e gustoso per realizzare un contorno con le bucce di fave è quello di prepararle in padella. Anche perché le idee qui possono essere più o meno in chiave healthy. Nella variante “sana”, una volta bollite, taglia le bucce a listarelle e uniscile in una padella dove avrai fatto appassire della cipolla con l’olio. Mescola, sala leggermente, e cuoci fino a quando raggiungono una consistenza tenera. Alla fine aggiusta di sale e di pepe: se ti va, poco prima di terminare la cottura, puoi aggiungere dei pomodorini. Se cerchi un sapore più robusto, invece, l’ingrediente “magico” è il guanciale (o la pancetta), che viene messo in padella con un po’ di cipolla esattamente come nella ricetta delle fave stufate: una volta che si è colorito si uniscono le scorze e si mescola, continuando come nella prima versione.

3. Sugo con le bucce di fave

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Con le bucce di fave è anche possibile preparare un ottimo condimento per la pasta. Si procede esattamente come per gli spaghetti al sugo di melanzane e zucchine. In una padella metti un filo d’olio, dello scalogno tritato o un cipollotto a rondelle: poi aggiungi le scorze bollite e ridotte a tocchetti e falle insaporire bene, aggiustando di sale e pepe. Procedi aggiungendo la passata, mescolando il tutto e facendo cuocere per il tempo necessario che il baccello si ammorbidisca. Una volta che la pasta è al dente, uniscila direttamente in padella e amalgama il tutto, concludendo con una spolverata di pecorino, se piace.

4. Frittelle di bucce di fave

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Le frittelle sono un’idea sempre golosa e irresistibile, perché una tira l’altra. Dopo aver pulito e sciacquato le bucce di fave, mettile a bollire fino a quando non diventano molto morbide, facendo la prova infilzandole con i rebbi di una forchetta, che non dovranno trovare nessuna resistenza. Scola le bucce con una schiumarola, e saltale in padella con un po’ di olio e uno spicchio d’aglio, dando sapore. Tagliale su un tagliare con un coltello in tocchetti piccoli e trasferiscile in una ciotola. A questo punto aggiungi la farina, un uovo, del parmigiano, un pizzico di sale e mescola il tutto, formando un composto che risulterà appiccicoso. Intanto fai scaldare abbondante olio di semi in una casseruola dai bordi alti fino a raggiungere 70 °C. Preleva un cucchiaio di composto e con l’aiuto di un altro cucchiaio tuffalo nell’olio, così che si formi la frittella, che risulterà umida all’interno e croccante e dorata all’esterno. Fai perdere l’olio in eccesso su carta da cucina e prosegui in questo modo fino a esaurimento.

5. Bucce di fave fritte

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Un’altra versione usando come metodo di cottura la frittura è quella di ottenere delle specie di cotolette vegetali, come quelle di peperoni o di zucchine, perfette come antipasto. I baccelli di fave si aprono in due, si eliminano i filamenti, si rifilano i bordi, e si mettono a bollire per 5 minuti, facendoli restare tenaci. Si trasferiscono in acqua fredda per bloccare la cottura e poi si asciugano con cura con un panno. La panatura è quella classica: prima farina, poi uova e pangrattato, infine nell’olio caldo, dando una doratura uniforme. Il sale si mette alla fine, meglio se in fiocchi. A seconda dei gusti, si può anche optare per una copertura senza farina, oppure aromatizzando il pangrattato con formaggio grattugiato o erbe.

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