Cereale di antichissime origini, amato dagli sportivi e da chi predilige un'alimentazione sana e equilibrata, l'avena è molto più versatile di quanto si pensi. Un ingrediente versatile e facile da usare, in piatti dolci e salati. Ecco una piccola guida per riconoscerla e utilizzarla in cucina nel modo corretto.
L'avena è un cereale ricco di proteine e carboidrati, un alimento molto nutriente che sempre più spesso troviamo sui banchi dei nostri supermercati. Sgusciata, in chicchi, in fiocchi o sotto forma di farina, l'avena può essere utilizzata in tantissime ricette, sia dolci sia salate, grazie al suo sapore abbastanza neutro, in alcuni casi tendente al dolce. Molta amata e conosciuta soprattutto nei paesi anglosassoni, l'avena può diventare protagonista o semplicemente arricchire insalate, minestre, burger vegetali o semplici contorni di verdure. Vediamo come.
L'avena in chicchi si distingue in perlata e decorticata: la prima necessita di un tempo di ammollo abbastanza lungo – almeno 12 ore – mentre la decorticata dovrà essere lasciata in acqua per "sole" 3 ore prima di essere bollita. Per quanto riguarda la cottura, anche in questo caso i tempi sono diversi: l'avena perlata cuoce in non meno di un'ora, mentre quella decorticata ha bisogno di circa 45 minuti. Ricordate che la proporzione tra avena e acqua è sempre di 1:3. Il miglior modo per impiegare l'avena in chicchi nelle vostre ricette è sicuramente con i legumi: perfetti, ad esempio, ceci e cicerchie, ma anche zuppe miste.
Forse la forma più conosciuta in cui possiamo trovare l'avena, i fiocchi derivano dalla lavorazione dei semi che vengono essiccati, pressati, cotti al vapore e poi tostati. I fiocchi non necessitano di cottura e possono essere utilizzati nel muesli a colazione, per preparare un classico porridge all'inglese, dei biscotti da immergere nel tè o delle sfiziose barrette croccanti con frutta secca, perfette per uno snack spezzafame.
L'avena sgusciata e cioè, privata del guscio, mantiene intatta la crusca nel chicco e può essere utilizzata sia a crudo sia cotta. A crudo è ottima per arricchire insalate miste a cui dona una piacevole nota croccante oppure in latte o yogurt, mentre cotta (lasciata in ammollo per 12 ore e poi cotta per un'ora circa) può essere utilizzata in risotti, minestre, o sfiziosissimi burger vegetariani. Prima di utilizzarla però, ricordatevi di sciacquarla più volte sotto acqua fredda così da eliminare ogni impurità.
Possiamo trovare l'avena anche in versione integrale, che si presenterà con un colore più scuro e un sapore leggermente più marcato. Ottima per minestre e zuppe di legumi, l'avena integrale ha bisogno di tempi di ammollo e cottura piuttosto lunghi: occorre sciacquarla e lasciarla in ammollo per almeno 12 ore e poi cuocerla per circa un'ora e mezza. Per ogni bicchiere di avena, vi occorreranno tre tazze di acqua: portate a bollore a fiamma alta, abbassate la fiamma e cuocete quindi per il tempo necessario, a fine cottura vedrete che l'acqua si sarà quasi del tutto asciugata. Una volta cotta, l'avena integrale può essere utilizzata in modo molto simile al riso o con verdure e legumi.
Dalla lavorazione dell'avena deriva anche una farina che può essere utilizzata insieme o in sostituzione della classica farina bianca. Ottima anche per gli intolleranti al glutine, la farina di avena si presta a ricette dolci semplici e genuine: noi vi consigliamo questi deliziosi pancakes con cioccolato e semi di chia, una ricetta senza glutine perfetta per una colazione alternativa.