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23 Dicembre 2024 9:00

Come cucinare l’astice: i migliori consigli per esaltarlo

L'astice è un crostaceo pregiato con una polpa che va estratta con cura dal carapace: le cotture - al vapore, bollito o in forno - non sono difficili, ma è importante evitare di non rovinare la carne facendola seccare o coprendo il suo sapore.

A cura di Federica Palladini
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L’astice è un crostaceo che fa la sua comparsa sulla tavola delle grandi occasioni e nel periodo natalizio l’interesse nei suoi confronti aumenta anche al di fuori delle cucine più gourmet, proprio come capita alla più altolocata “cugina” aragosta. Che sia quello del Mediterraneo o arrivi dall'Atlantico, si tratta di una specie ittica pregiata, dai costi alti, caratterizzata da una polpa saporita, che ha bisogno di poche manipolazioni per essere esaltata ai fornelli. L’astice generalmente si trova freschissimo o congelato, anche in versione precotta, che generalmente è la più conveniente sia in termini di portafoglio sia di lavorazione. Pulire il crostaceo, infatti, è l’operazione che ha bisogno di attenzioni, per non sprecare la polpa, così come un po’ insidiosa è la cottura, dato che le carni tendono a seccarsi facilmente. Detto questo, la regola per renderlo protagonista nelle ricette di casa è less is more, meno è meglio: affidati a pochi ingredienti di qualità e a preparazioni semplici. Di seguito, ecco i nostri consigli, per realizzare pastasciutte, insalate e secondi al forno prelibati.

1. Pasta con astice

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Seguire la ricetta classica è un ottimo modo per valorizzare al meglio il crostaceo in tutta la sua eleganza: scegli una pasta lunga come spaghetti o linguine e realizza un sugo con pomodorini datterini, a cui dare corpo, se necessario, con un po’ di passata. Per ottenere un condimento gustoso, il consiglio è quello di tagliare il carapace in due, pulirlo e poi metterlo in padella con olio, aglio e prezzemolo, così da creare una specie di “fondo” saporito dove verranno aggiunti i pomodorini e poi la pasta. Ricorda di rompere le chele con un coltello o uno schiaccianoci, perché rilasciano succhi che danno ulteriore sapidità.

2. Ragù di astice

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Una variante del precedente sugo, è realizzare con l’astice un ragù di pesce, non usando quindi il carapace (che diventa ideale per fare brodi e bisque), ma riducendo subito la polpa a tocchetti e facendola rosolare in padella con olio e aglio, sfumare con vino bianco, per poi unire pomodori freschi o passata: lascia andare per 8-10 minuti, scola la pasta al dente e completa la cottura. In questo modo potrai preparare degli ottimi paccheri all’astice, un formato che si presta per i pranzi e le cene importanti.

3. Astice al naturale

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Condito con un buon olio extravergine d’oliva, succo di limone e un pizzico di sale, l’astice risulta già prelibato. “Non c’è trucco, non c’è inganno”: la cottura deve essere svolta a regola d’arte. Puoi procedere con la bollitura o al vapore, quello che conta è calcolare il giusto tempo – né poco, né troppo – a seconda del peso, per non servire le carni crude o stoppose. Per la prima opzione, regolati sugli 8-10 minuti per un astice intorno ai 600 gr, 10-12 fino a 900 gr e raggiungi i 15 minuti se supera il chilo. Per la seconda, invece, allunga le tempistiche di circa 5 minuti, usando la vaporiera o il cestello: puoi anche aggiungere prezzemolo, alloro, altre erbe o spezie per aromatizzare l’acqua.

4. Insalata di astice

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Hai bollito o cotto l’astice al vapore? Utilizzalo per comporre delle insalate, che sono tra i modi più semplici e pratici per servirlo. Poca fatica e tantissima soddisfazione, anche perché gli abbinamenti sono tra i più svariati. Puoi giocare con la croccantezza delle verdure crude: taglia a fiammiferi o a nastri zucchine e carote, annaffia il tutto con una citronette e guarnisci con foglioline di timo. Altrimenti punta su una rivisitazione dell’insalata di polpo e patate, semplicemente sostituendo l’uno con l’altro o scegliendo come condimento una salsa a base di yogurt bianco, senape e limone. L’avocado è un ingrediente con cui il crostaceo si sposa bene: basta aggiungere qualche pomodorino fresco tagliato a metà, basilico e il piatto, coloratissimo, è pronto.

5. Astice alla catalana

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In tema di insalate merita una menzione a parte probabilmente la più famosa, ovvero quella alla catalana che ha sì origini spagnole, ma è una ricetta che arriva dalla Sardegna, in particolare dalla provincia di Alghero. Elegante e raffinata, per prepararla le materie prime devono essere di ottima qualità: bastano solo pomodorini ciliegia o datterini, cipolla di Tropea, aceto, limone, sale, pepe, olio extravergine d’oliva e basilico. Il segreto è ottenere il bilanciamento perfetto dell’agrodolce, così da non coprire il gusto dell’astice.

6. Astice al forno

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Ecco un secondo piatto d’effetto. Come succede per altre pietanze, tipo il pollo che è molto magro, è importante non far seccare la polpa. Si può partire da un astice tagliato a metà e pulito a crudo oppure bollito: nel secondo caso lascialo nell’acqua non più di 5 minuti. Per conferire morbidezza e umidità, usa una marinatura a base di olio extravergine d’oliva, aglio tritato, prezzemolo, limone e poi copri con mollica di pane o pangrattato aromatizzato, per ottenere una sfiziosa gratinatura, altrimenti spennella con burro ammorbidito, limone e timo, conferendo un profumo molto invitante. Lascia in forno a 200 °C per 10-12 minuti.

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