La si trova sui banchi dell'ortofrutta da autunno inoltrato a inizio primavera: è una verdura dalle tante proprietà benefiche che si caratterizza per il suo sapore amaro. Ecco come valorizzarla in primi, secondi e contorni.
Si fa presto a dire cicoria: quando ne parliamo, infatti, ci riferiamo a una pianta di origini molto antiche, con gli Egizi e i Greci che la utilizzavano soprattutto come rimedio medicinale per depurare il fegato. Oggi possiamo dire che è apprezzata sia per le sue proprietà benefiche, sia per il suo sapore naturalmente amarognolo, il biglietto da visita vero e proprio. La cicoria appartiene alla grande famiglia delle Asteraceae, così come lo sono per esempio il tarassaco, la lattuga e il radicchio: capita spesso che quest’ultimo (con annesse tipologie) venga definita cicoria in quanto si tratta del nome volgare di differenti varietà di Cichorium intybus, ovvero la cicoria comune.
Per non fare confusione, qui non troverai ricette con il radicchio, ma con la cicoria verde (non rossa), dove troviamo tra le più note quella selvatica, che cresce in modo spontaneo nei prati o a bordo dei campi, e la cicoria catalogna, che viene coltivata e dalla quale nella varietà asparago si ricavano le puntarelle, i teneri germogli usati soprattutto nella cucina romana. La cicoria selvatica si caratterizza per foglie seghettate piccole e gambo fine, il gusto è deciso e amaro, così come quello della catalogna, che ha foglie verde scuro, lunghe e frastagliate, mentre quando sono presenti le puntarelle il colore si fa più chiaro e intenso e il cespo è ingrossato alla base.
La cicoria è una pianta dalle numerose virtù: è fonte di antiossidanti (tra cui le sostanze che danno l’amaro) e contiene vitamina C, che supporta il sistema immunitario, e vitamina A, importante per la vista e la crescita cellulare e vitamina K, essenziale per la coagulazione del sangue e la salute delle ossa. Inoltre è ricca di inulina, un prebiotico che sostiene il microbiota e aiuta a migliorare la digestione, favorendo il benessere intestinale. Per quanto riguarda i minerali, fornisce soprattutto potassio, calcio, fosforo, magnesio e ferro ed essendo composta principalmente d’acqua è una verdura depurativa e si rivela ideale per chi segue una dieta ipocalorica grazie alla presenza di fibre, che stimolano la sensazione di sazietà.
E in cucina? Il vantaggio è che si tratta di un alimento molto versatile: la cicoria si può consumare cruda in insalata, condita solo con succo di limone e sale, oppure cotta. Se si vuole stemperare la nota amara dopo averla pulita la si lascia in ammollo in acqua fredda con un cucchiaino di bicarbonato, per poi farla bollire. Nelle preparazioni classiche la si vede ripassata in padella o come ingrediente per arricchire minestre, ma è anche ottima come ripieno di torte salate e per arricchire frittate e polpette. Di seguito, ecco 10 ricette da provare subito.