La carne arrostita è uno dei grandi piaceri della tavola, una bontà tutta speciale e invitante che piace proprio a tutti. Spesso cucinarla, che sia sulla brace, in griglia o semplicemente in padella e sulla bistecchiera, genera una gran quantità di fumo, ma con qualche trucchetto si può ridurre il problema al minimo.
Bistecche, salsicce, hamburger e costatine: la carne cotta a puntino è una vera prelibatezza, che sia alla griglia, cotta con il barbecue o in una normale padella magari in ghisa, ideale per una cottura lenta e uniforme.
C’è solo un problema: la carne in cottura sprigiona tantissimo fumo, che non solo è dannoso per la salute ma va anche a rovinare il sapore di quello che stai cucinando, per non parlare dell’andare a scatenare l’ira dei vicini. Niente paura: esiste la soluzione per ridurlo al minimo (evitarlo del tutto è praticamente impossibile). Ti suggeriamo qualche trucchetto e accortezza che ti aiuteranno a cucinare la carne facendo meno fumo possibile, a prescindere dal tipo di cottura che andrai a utilizzare.
Sfatiamo subito un mito: la leggenda che il fumo generato dalla carne arrostita sia sinonimo di buona cottura è errata. Il fumo non viene dalla qualità della carne o da come la stai cuocendo, ma semplicemente si genera dai succhi e dai grassi che entrano in contatto con il calore. Più il calore è elevato, più si forma fumo.
Anzi, il fumo può essere potenzialmente pericoloso. Quando si parla di cottura alla brace o in griglia, infatti, esporsi a lungo al fumo oppure ingerire alimenti “contaminati” non va bene: il fumo contiene una grande quantità di idrocarburi policiclici aromatici, potenti inquinanti atmosferici, alcuni dei quali sono stati identificati come cancerogeni.
Questo vale anche per la cottura casalinga in padella, anche se ovviamente non essendoci braci le temperature sono più basse e il fumo meno intenso. In ogni caso, è meglio cercare di ridurre al minimo l’emissione di fumo durante la cottura della carne.
Fondamentale per ridurre al minimo la creazione di fumo durante la cottura della carne è scegliere la giusta padella: una bistecchiera per esempio è un ottimo strumento, meglio ancora se in ghisa o in pietra. Molte hanno anche delle hanno degli spazi sottostanti vuoti che lasciano colare il grasso in una evitando così che si fermi e produca fumo.
Attenzione anche al condimento prima della cottura: non deve essere troppo esagerato e, se vuoi far marinare la carne, preferisci prodotti delicati e poco grassi come aceto e limone, che inoltre vanno ad ammorbidirla e renderla anche più gustosa.
Altri consigli utili sono di preferire, almeno nella vita quotidiana, il consumo di carne magra in modo che eviti la dispersione di liquidi e quindi produca meno fumo, e anche di controllare spesso lo stato di cottura, per evitare che arrivi a bruciarsi e quindi a produrre ancora più fumo.
Se decidi di cucinare la carne alla griglia (che, lo ricordiamo, è diversa dal barbecue), quindi utilizzando l’antichissima tecnica della cottura alla brace, è fondamentale scegliere del carbone di buona qualità, certificato da aziende esperte del settore: un buon carbone, infatti, produce pochi scoppi e poco fumo.
Anche la fase di accensione è molto importante, e aiuta a ridurre il fumo scegliere prodotti naturali come i cubetti accendi fuoco ecologici che fanno molto meno male rispetto a quelli che contengono additivi pericolosi.
Come abbiamo spiegato la colatura di grassi e succhi sulla brace provoca inevitabilmente del fumo. Per ridurre il problema evita di infilzare il cibo, preferisci invece girarlo con l’aiuto di pinze.
Importante anche che la griglia sia sempre ben pulita: se i grassi rimangono attaccati andranno a contatto con le fiamme e si finirà per generare tantissimo fumo.