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6 Agosto 2024 15:00

Come cucinare in barca? Alcuni consigli utili da seguire

Cucinare in barca può essere una sfida: gli ingredienti a disposizione non sono sempre freschi, gli spazi sono ristretti e le risorse non sono illimitate. Ma questo non vuol dire accontentarsi! Devo solo ingegnarti un po’ e seguire qualche regola di base per ottimizzare quello che hai a disposizione e trasformarlo in pasti gustosi!

A cura di Martina De Angelis
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La barca può essere un modo nuovo e affascinante di passare l’estate e scoprire la costa italiana da un punto di vista completamente nuovo. E no, non parliamo delle crociere o dei tour organizzati, ma di una barca privata tutta per te. Cucinare in barca però non è facile, soprattutto se lo fai per la prima volta. Le problematiche principali che puoi trovarti ad affrontare sono la mancanza di spazio, l’attrezzatura limitata e, soprattutto, le risorse ridotte a livello di ingredienti: non tutti i giorni, infatti, farai tappa in un porto per avere alimenti freschi e inoltre anche l’acqua a disposizione per cucinare non è infinita.

Insomma, cucinare in barca vuol dire doversi adattare, ma questo non si traduce in evitare di preparare ricette sfiziose e gustose. Devi solo imparare qualche regola base per conformarti agli ambienti e alle esigenze di una cucina in barca e poi usare la fantasia per creare, con quello che hai a disposizione, piatti invitanti e soddisfacenti.

1. Le attrezzature

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Il primo elemento che devi tenere in considerazione per cucinare in barca è lo spazio: a meno che non ti trovi su una barca da 50 metri sarà limitato, il che si traduce in una cucina piccola che, anche se dovesse avere quattro fuochi, sarà sicuramente molto stretta. Questo vuol dire che non riuscirai a usare più di una, massimo due pentole contemporaneamente, motivo per cui dovrai pensare bene a quali usare.

Quelle fondamentali per cucinare in barca sono due. Una padella grande e con il bordo abbastanza alto in cui puoi fare praticamente tutto, dal mantecare paste e risotti al cuocere il sugo, fino al preparare carne, pesce e contorni. Il secondo strumento è la pentola a pressione, che in barca è la tua migliore amica: è estremamente versatile, ci puoi cucinare verdure, riso, zuppe e secondi piatti e ti fa risparmiare tempo, gas e acqua.

2. Non sprecare l’acqua

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La seconda regola fondamentale da tenere a mente è che l’acqua a disposizione non è illimitata e, per questo, devi usarla con parsimonia. Questo vuol dire ricorrere a trucchetti semplici ma efficaci come per esempio non buttare l’acqua della pasta: forse non lo sai, ma puoi riutilizzarla per cuocere tantissimi alimenti, come uova sode, patate e verdure lesse. Inoltre la puoi usare anche per lavare i piatti senza detersivo, perché gli amidi della pasta hanno delle proprietà sgrassanti. Un altro consiglio per risparmiare acqua è di non usare stoviglie usa e getta biodegradabili, che potrai raccogliere in un sacco e buttare quando ti fermerai nel porto successivo.

3. Fai scorta di scatolame

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Fondamentale per cucinare bene in barca è fare scorta di scatolame, utilissimo per più di un motivo. Per prima cosa è a lunga scadenza e quindi ti puoi permettere di comprarne in abbondanza, ma sempre considerando lo spazio che hai a disposizione per riporlo. Come seconda cosa sono tutti ingredienti piuttosto “basici” (olive, tonno, legumi, mais, ecc.) che però ti permettono di dare vita a tantissime ricette diverse usando un pizzico di fantasia, ricette che spesso richiedono una cottura minima. Ricorda anche di prevedere una scorta solida di scatolame fondamentale, tra cui olio (se lo trovi in lattina è meglio), sale, zucchero, pasta, riso, sughi pronti.

4. Preferisci il secco

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Per quando riguarda pane e spuntini, preferisci sempre ingredienti secchi rispetto a quelli morbidi: non solo sono di facile consumazione ma sono anche conservazione più lunga. Per esempio, invece del pan carré preferisci pane secco, grissini o cracker, ma anche fette biscottate e biscotti. Tutti questi alimenti hanno anche un terzo vantaggio: sono utilissimi in caso di mal di mare e aiutano molto a combattere l’eventuale nausea.

5. Limitare gli ingredienti freschi

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La regola base per acquistare gli ingredienti freschi è di concentrarsi su alimenti e bevande (il latte, per esempio) che possano durare almeno tre – quattro giorni. Passato questo tempo è probabile che ti fermerai in un porto e ne potrai approfittare per rifare scorta di cibo fresco. Scegli con cura, perché questo tipo di ingredienti si deteriora velocemente, e calcola le qualità giuste per non sprecare il cibo. Inoltre fai attenzione a quando intendi consumare gli ingredienti freschi: puoi preferire di cucinarli subito appena comprati in modo da non rischiare che si rovinino e lasciare per i giorni successivi le ricette che richiedono scatolame.

Cosa cucinare in barca?

Le parole d’ordine sono due: semplicità e fantasia. Cucinare in barca vuol dire evitare l’allestimento di banchetti pieni di portate, ma preferire piatti unici dove combinare gli ingredienti a tua disposizione nel modo più vario. Valgono un po’ le regole delle ricette da cucinare per la spiaggia, ovvero cucinare qualcosa di fresco, ma allo stesso tempo semplice e gustoso. Largo spazio, quindi, a piatti come insalate di riso e pasta fredda, ma anche cous cous da abbinare con tutto ciò che ai a disposizione, dal pesce, alle verdure, alla carne.

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Sono perfette anche preparazioni le insalatone miste, che puoi arricchire con il farro oppure che puoi comporre con tutto ciò che hai a disposizione. Anche le uova sono un ottimo elemento per le tue ricette da barca: versatili ed energetiche, ti danno tantissime possibilità, da una ricca frittata di pasta fino a invitanti omelette, passando per frittate farcite con verdure, patate o affettati.

Inoltre puoi giocare con cracker e grissini per creare degli sfiziosi antipasti. Qualche esempio? Le friselle con i pomodori, l’accoppiata immancabile tra melone e prosciutto crudo, la pizza con prosciutto e fichi o, se preferisci un gusto più esotico, un avocado toast con il salmone affumicato o l'uovo.

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